martedì 6 aprile 2004

Scontro di civiltà

Stasera dopo aver seguito il programma televisivo Excalibur dedicato al nuovo libro della Fallaci che ovviamente non ho letto, perché è uscito oggi, avrei voluto mettere subito un post, ma mi sono attardata su altri siti e così ora mi limito a poche parole, magari scriverò qualcosa di più domani, quando un'occhiata al libro l'avrò data.
Devo dire che al di là delle opinioni che non condivido in tutto, il modo di scrivere della Fallaci mi piace e forse anche il personaggio.
Ad ogni modo è innegabile che è in atto uno scontro di civiltà e che forse non è più possibile pensare di costruire una società multietnica. Non possiamo non difendere i nostri valori, che non sono quelli della cristianità, di cui personalmente non mi importa niente, ma quelli della libertà, del rispetto della personalità dei singoli individui, dell'eguaglianza senza distinzioni di sesso, razza o religione, dello stato di diritto, della laicità, tutti valori calpestati dall'Islam, anche se non tutti gli islamici sono terroristi.
Con questo non voglio dire che dobbiamo combattere con gli eserciti, sotto la bandiera americana, e mi sembra che le mie opinioni siano sempre state chiare in proposito. Peraltro la guerra all'Iraq ha dimostrato che ciò non serve a niente, anzi è assolutamente controproducente. Tuttavia non possiamo continuare a parlare di integrazione, di società multietnica, di comprensione, di dialogo, se dall'altra parte c'è tutt'altra volontà. Poi si può discutere sulle cause. Magari se in passato l'occidente non avesse sostenuto feroci dittatori e governanti incapaci che tenevano e tengono i loro popoli in condizioni di degrado, quando le entrate dovute alla vendita del petrolio avrebbe potuto consentire a tutti un alto tenore di vita, oggi le cose potrebbero essere diverse, perché il fanatismo religioso attecchisce proprio nella povertà e nell'ignoranza.

7 commenti:

  1. Marivan. C'è stato un tempo in cui ebrei, cristiani e musulmani, proprio perchè crdevano in un identico Dio vivevano insieme pacificamente. Sono convinto che una società multietnica sia possibile, purchè in un quadro di valori 'civili' condivisi. E sarebbe una società dalle mille sfaccettature e che renderebbe l'uomo migliore. Anche io ammiro (forse più giusto 'ho ammirato') la Fallaci, ma negli ultimi libri non credo stia dando il meglio di sè. Un abbraccio. Alain.

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  2. In quale territorio ed in quale periodo storico vivevano insieme pacificamente? Se mi dici "sullo stesso pianeta" sono d'accordo... perché altrimenti... sono religioni che ammettono tranquillamente (nella loro versione meno fondamentalista) "l'altro", ma espressioni di tre Civiltà assolutamente non riconducibili alla coabitazione (per di più forzata) nello stesso spazio. La società multietnica, oltre che -a mio parere- innaturale, è foriera di tensioni sociali che nella storia, pure attraversata da incendi spaventosi, ancora l'uomo non ha conosciuto. Per colpa di tutti e di nessuno, ma è comunque così: e avrebbe come prime vittime proprio le tradizioni e le civiltà singole, distrutte nella marmellata "qulturale" che certa gente, nel disperato tentativo di apparire "antirazzista", sogna. Ma è proprio così brutto ammettere, rendersi conto che siamo diversi?

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  3. E’ innegabile che gli arabi che nel medioevo conquistarono mezza Europa portarono anche progressi in ogni campo del sapere restituendo all'occidente imbarbarito i grandi pensatori dell'antichità. Forse in certi periodi, ebrei, cristiani e musulmani vissero anche in pace, benchè non si possano dimenticare le continue guerre di espansione condotte dai musulmani contro l'Europa che, iniziate nell'VIII° secolo, ebbero termine solo nel 1683 quando furono respinti sotto le mura di Vienna. Ma il punto non sta qui, quanto nel fatto che il loro sistema istituzionale è basato da sempre sulla teocrazia e questa è inconciliabile con la democrazia.

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  4. E’ innegabile che gli arabi che nel medioevo conquistarono mezza Europa portarono anche progressi in ogni campo del sapere restituendo all'occidente imbarbarito i grandi pensatori dell'antichità. Forse in certi periodi, ebrei, cristiani e musulmani vissero anche in pace, benchè non si possano dimenticare le continue guerre di espansione condotte dai musulmani contro l'Europa che iniziate nell'VIII° ebbero termine nel 1683 quando furono respinti sotto le mura di Vienna. Ma il punto non sta qui, quanto nel fatto che il loro sistema istituzionale è basato da sempre sulla teocrazia e questa è inconciliabile con la democrazia.

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  5. che portarono pensatori e la matematica (che "tornò" agli arii, visto che è di origine indiana) è vero. Ma resta il fatto che ci fu sempre scontro, da una sponda all'altra del mare. Portarono la matematica e la filosofia, ma noi continuammo a prenderli a cannonate finché non se ne andarono. Che ingrati... :-D

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  6. A mio avviso la multietnicità è ormai un fatto e non soltanto in Europa. Io ero "occidentale" e sono passata "dall'altra parte". Tantissimi altri che nascono in altri posti del mondo vengono in Italia e si sentono parte integrante dell'occidente e vedono le cose con la stessa ottica di tanta gente nata qui. E' vero che vivere tutti insieme non significa per forza stare in pace, ma bisogna cercare di andare in questa direzione, per la sopravvivenza di tutti. Bisogna rispettarsi nella diversità. Non dobbiao essere tutti uguali per forza!! Dobbiamo scegliere da che parte stare rispettando chi sceglie di stare dall'altra parte, senza per questo vederli come una minaccia, senza per questo pensare che siano nemici che vogliono distruggerci. Quello che dice la Fallaci detto da un musulmano sembrerebbe un inno al terrorismo. Perchè una signora occidentale può parlare in questi termini e scrivere anche un best seller che incita all'odio e alla violenza? L'odio è forse un bel sentimento se viene direzionato contro gli arabi o i pellerossa?

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  7. Qui sotto ho linkato un sito in cui ho lasciato un commento sui diritti all'interno della giurisprudenza islamica. L'islam non nega l'uguaglianza e lo stato di diritto, anzi. L'islam non nega la libertà.

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martedì 6 aprile 2004

Scontro di civiltà

Stasera dopo aver seguito il programma televisivo Excalibur dedicato al nuovo libro della Fallaci che ovviamente non ho letto, perché è uscito oggi, avrei voluto mettere subito un post, ma mi sono attardata su altri siti e così ora mi limito a poche parole, magari scriverò qualcosa di più domani, quando un'occhiata al libro l'avrò data.
Devo dire che al di là delle opinioni che non condivido in tutto, il modo di scrivere della Fallaci mi piace e forse anche il personaggio.
Ad ogni modo è innegabile che è in atto uno scontro di civiltà e che forse non è più possibile pensare di costruire una società multietnica. Non possiamo non difendere i nostri valori, che non sono quelli della cristianità, di cui personalmente non mi importa niente, ma quelli della libertà, del rispetto della personalità dei singoli individui, dell'eguaglianza senza distinzioni di sesso, razza o religione, dello stato di diritto, della laicità, tutti valori calpestati dall'Islam, anche se non tutti gli islamici sono terroristi.
Con questo non voglio dire che dobbiamo combattere con gli eserciti, sotto la bandiera americana, e mi sembra che le mie opinioni siano sempre state chiare in proposito. Peraltro la guerra all'Iraq ha dimostrato che ciò non serve a niente, anzi è assolutamente controproducente. Tuttavia non possiamo continuare a parlare di integrazione, di società multietnica, di comprensione, di dialogo, se dall'altra parte c'è tutt'altra volontà. Poi si può discutere sulle cause. Magari se in passato l'occidente non avesse sostenuto feroci dittatori e governanti incapaci che tenevano e tengono i loro popoli in condizioni di degrado, quando le entrate dovute alla vendita del petrolio avrebbe potuto consentire a tutti un alto tenore di vita, oggi le cose potrebbero essere diverse, perché il fanatismo religioso attecchisce proprio nella povertà e nell'ignoranza.

7 commenti:

  1. Marivan. C'è stato un tempo in cui ebrei, cristiani e musulmani, proprio perchè crdevano in un identico Dio vivevano insieme pacificamente. Sono convinto che una società multietnica sia possibile, purchè in un quadro di valori 'civili' condivisi. E sarebbe una società dalle mille sfaccettature e che renderebbe l'uomo migliore. Anche io ammiro (forse più giusto 'ho ammirato') la Fallaci, ma negli ultimi libri non credo stia dando il meglio di sè. Un abbraccio. Alain.

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  2. In quale territorio ed in quale periodo storico vivevano insieme pacificamente? Se mi dici "sullo stesso pianeta" sono d'accordo... perché altrimenti... sono religioni che ammettono tranquillamente (nella loro versione meno fondamentalista) "l'altro", ma espressioni di tre Civiltà assolutamente non riconducibili alla coabitazione (per di più forzata) nello stesso spazio. La società multietnica, oltre che -a mio parere- innaturale, è foriera di tensioni sociali che nella storia, pure attraversata da incendi spaventosi, ancora l'uomo non ha conosciuto. Per colpa di tutti e di nessuno, ma è comunque così: e avrebbe come prime vittime proprio le tradizioni e le civiltà singole, distrutte nella marmellata "qulturale" che certa gente, nel disperato tentativo di apparire "antirazzista", sogna. Ma è proprio così brutto ammettere, rendersi conto che siamo diversi?

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  3. E’ innegabile che gli arabi che nel medioevo conquistarono mezza Europa portarono anche progressi in ogni campo del sapere restituendo all'occidente imbarbarito i grandi pensatori dell'antichità. Forse in certi periodi, ebrei, cristiani e musulmani vissero anche in pace, benchè non si possano dimenticare le continue guerre di espansione condotte dai musulmani contro l'Europa che, iniziate nell'VIII° secolo, ebbero termine solo nel 1683 quando furono respinti sotto le mura di Vienna. Ma il punto non sta qui, quanto nel fatto che il loro sistema istituzionale è basato da sempre sulla teocrazia e questa è inconciliabile con la democrazia.

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  4. E’ innegabile che gli arabi che nel medioevo conquistarono mezza Europa portarono anche progressi in ogni campo del sapere restituendo all'occidente imbarbarito i grandi pensatori dell'antichità. Forse in certi periodi, ebrei, cristiani e musulmani vissero anche in pace, benchè non si possano dimenticare le continue guerre di espansione condotte dai musulmani contro l'Europa che iniziate nell'VIII° ebbero termine nel 1683 quando furono respinti sotto le mura di Vienna. Ma il punto non sta qui, quanto nel fatto che il loro sistema istituzionale è basato da sempre sulla teocrazia e questa è inconciliabile con la democrazia.

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  5. che portarono pensatori e la matematica (che "tornò" agli arii, visto che è di origine indiana) è vero. Ma resta il fatto che ci fu sempre scontro, da una sponda all'altra del mare. Portarono la matematica e la filosofia, ma noi continuammo a prenderli a cannonate finché non se ne andarono. Che ingrati... :-D

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  6. A mio avviso la multietnicità è ormai un fatto e non soltanto in Europa. Io ero "occidentale" e sono passata "dall'altra parte". Tantissimi altri che nascono in altri posti del mondo vengono in Italia e si sentono parte integrante dell'occidente e vedono le cose con la stessa ottica di tanta gente nata qui. E' vero che vivere tutti insieme non significa per forza stare in pace, ma bisogna cercare di andare in questa direzione, per la sopravvivenza di tutti. Bisogna rispettarsi nella diversità. Non dobbiao essere tutti uguali per forza!! Dobbiamo scegliere da che parte stare rispettando chi sceglie di stare dall'altra parte, senza per questo vederli come una minaccia, senza per questo pensare che siano nemici che vogliono distruggerci. Quello che dice la Fallaci detto da un musulmano sembrerebbe un inno al terrorismo. Perchè una signora occidentale può parlare in questi termini e scrivere anche un best seller che incita all'odio e alla violenza? L'odio è forse un bel sentimento se viene direzionato contro gli arabi o i pellerossa?

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  7. Qui sotto ho linkato un sito in cui ho lasciato un commento sui diritti all'interno della giurisprudenza islamica. L'islam non nega l'uguaglianza e lo stato di diritto, anzi. L'islam non nega la libertà.

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