domenica 21 dicembre 2008

LA CRISI DELLA SINISTRA - CHE FARE?

Il PD è nato dal mixage di ex-comunisti ed ex (?) democristiani. E questo la dice lunga. 


L’anomalia italiana colpisce ancora. Lo stato italiano si è formato molto tardi rispetto agli altri paesi europei. Noi dalla caduta dell’impero romano ad oggi siamo sempre stati invasi e siamo sempre stati disponibili ad accogliere l’invasore di turno. Manca ancora oggi una coscienza nazionale. E infatti quali sono stati i due grandi partiti che alla fine del secondo conflitto mondiale e fino agli anni ’90 hanno raccolto i consensi? Non a caso la DC e il PCI, che avevano come punto riferimento stati stranieri, il Vaticano e gli Usa per la prima, l’URSS per il secondo.


Quando è crollata la prima repubblica, la DC si è spalmata nei due nuovi schieramenti contrapposti, il centro- destra e il centro- sinistra. Infine l’unione tra Alleanza Nazionale (ex –fascisti) e Forza Italia, con l’appoggio esterno della Lega, nel centro – destra, l’unione tra Margherita (in larga parte ex DC) e DS (ex PCI – ex PDS) nel centro-sinistra. Ma almeno nel centro destra ci sono alcune idee comuni (che si possono sintetizzare nello slogan “Dio, patria, famiglia”), cosa c’è nel centro- sinistra non si sa.


Ora il Partito Democratico dopo la sconfitta nella campagna elettorale - risibile peraltro lo slogan “si può fare” che dopo la sconfitta si è prestato ad una serie di battute ironiche (ricordate “libero” che all’indomani delle elezioni titolava “Si può fare” FESTA!) e volete mettere la differenza con “WE CAN” (noi possiamo e si può fare hanno significati ben diversi a prescindere dai risultati) – si trova anche coinvolto in una grave crisi etica con vicende di malcostume politico che coinvolgono Parlamento, Regioni, Province e Comuni. Ma i vertici si stanno arroccando sulla difesa di indifendibili.


Quanto a Di Pietro, a prescindere dalla profonda ignoranza (è un contadino abruzzese che non si è mai acculturato – ma chi mai l’avrà laureato?), mi fa venire la bile solo a vederlo e a sentirlo parlare, non solo per le offese da brivido alla lingua italiana , ma perché non è certo un progressista, anzi, a mio parere, lui e chi lo vota fanno parte di un’Italia provinciale e retrograda che in passato poteva riconoscersi nella Democrazia Cristiana e che oggi potrebbe riconoscersi nel centro destra se non fosse che Berlusconi ha qualche pendenza con la giustizia e Di Pietro spera di rimanere l’ultimo leader credibile (?) dell’opposizione.


Poi c’è anche l’anomalia del Partito Socialista che non si sa in quanti partititi si è diviso, parte dei quali stanno con il centro destra, unico caso nel mondo.
Nel resto d’Europa ci sono due grandi coalizioni, una conservatrice, l’altra progressista, che si alternano al governo. Questo da molti anni, perché i partiti socialisti abbandonarono il marxismo e puntarono su una sinistra democratica e liberale.
In Italia ciò non è avvenuto. A suo tempo, Enrico Berlinguer, l’ultimo leader carismatico del PCI, si deve riconoscere, commise a mio parere un grande errore, quello di fare l’alleanza con la Democrazia Cristiana, invece di optare per l’alternativa di sinistra con i socialisti, mantenendo inoltre una certa ambiguità sulla questione del marxismo. Tutto questo si paga ancora e se a ciò si aggiunge la crisi morale ben evidente (ma il centro destra si astenga dalle prediche perché non sarebbe proprio il caso), credo che Berlusconi possa stare tranquillo perché continuerà a vincere le elezioni per un bel pezzo, facesse anche niente e lo facesse pure male.


E i laici e i liberalsocialisti? Pochissimi, certo. Cosa dovrebbero fare? La risposta potrebbe essere, fondare un nuovo partito di sinistra, laico e democratico, costituito da persone eticamente corrette, dotate di senso civico, un partito che riparta dalla idee di Godetti, dei fratelli Rosselli, del Partito d’Azione. Certo non è detto che un tale partito riuscirebbe a superare il quorum, perché la maggioranza in Italia è sempre stata a favore di una destra retriva.


Solo in Italia e in certi paesi musulmani chi è in qualche modo credente sente l'obbligo morale di imporre le proprie idee agli altri trasformandole in legge. Oggi abbiamo pure gli atei devoti, che pur di dimostrare un’appartenenza si servono di una religione in cui non credono.


Solo in Italia manca una coscienza nazionale e il patriottismo si limita o a manifestazioni esteriori come nelle partite di calcio o alla vuota e anacronistica retorica dei gruppi dell’estrema destra.


Solo in Italia la meritocrazia è una parolaccia e si assume solo per conoscenza anche gli incompetenti, purché amici e familiari degli amici, in quanto la nostra società è fondata sulla famiglia e sul tengo famiglia. E il clientelismo è sia di destra che di sinistra. Mi si dimostri che non è vero e che le assunzioni clientelari si fanno solo nelle amministrazioni di sinistra e che i fannulloni, come dice Brunetta, stanno tutti a sinistra. Certamente la sinistra avrebbe dovuto smettere da tempo di difendere attraverso i sindacati i vari scalda sedie, quelli che hanno solo diritti e niente doveri.


Ad ogni modo il danno è fatto.
Ma chi ormai non si riconosce più in alcun schieramento cosa può fare per dire la sua, a parte scrivere sui blog? Qualcuno ha delle idee?


 

lunedì 8 dicembre 2008

FACEBOOK

Avevo appena riaperto questo blog con l'intenzione di aggiornarlo con una certa frequenza, ma poi mi sono imbattuta in FACEBOOK   e non ho saputo resistere. Ho creato il mio profilo e ci sto perdendo troppo tempo.

Se ne sta parlando anche sugli altri media, un po' come all'inizio del fenomeno blog. Staremo a vedere.   

Vedete un po' questo articolo sull'argomento che mi sembra interessante.

martedì 4 novembre 2008

OBAMA O McCAIN?



 



Personalmente avrei preferito Hillary. Sicuramente era più preparata e meno messianica.


A questo punto spero vinca Obama per due ordini di motivi:


- di fronte alla crisi mondiale c’è necessità di un cambiamento e di ottimismo, e penso che pertanto Obama possa essere la persona giusta;


- inoltre anche se McCain è un conservatore abbastanza sui generis e sicuramente un laico, tenuto conto della sua età, del non perfetto stato di salute, e della vice-presidente che si è scelta, meglio che non vinca.


Non ho tempo di scrivere altro perché devo uscire.


Ad ogni modo l’importante è che sia finita l’era Bush.         

 

VENERABILE ITALIA?




Ma come è nata la notizia che Licio Gelli avrebbe condotto una trasmissione su Odeon o ne sarebbe stato l’opinionista principale?

Ieri sera la trasmissione dal titolo “Venerabile Italia” è andata regolarmente in onda, ma Licio Gelli vi è apparso per un brevissimo intervento in cui ha raccontato del suo incontro con Mussolini a Palazzo Venezia all’indomani del suo rientro dalla guerra di Spagna.

In studio si è svolto un dibattito sul fascismo tra lo scrittore Massimo Griffo (autore di “Balilla col cappotto”), lo storico Aldo Mola e il giornalista fiorentino Umberto Cecchi, condotto da Lucia Leonessi (che il quotidiano “La repubblica” definisce ammiratrice dichiarata del “Venerabile”).

Sono intervenuti anche Marcello Dell’Utri che avrebbe recuperato alcuni dei presunti diari di Mussolini, il filosofo Marcello Veneziani, e Giulio Andreotti che è stato intervistato sul post-fascismo.

E’ stato fatto qualche accenno al rapporto tra fascismo e massoneria, ma non più di tanto.

Forse della Massoneria e della P2 si parlerà nelle prossime puntate.  Altrimenti perché "Venerabile Italia"?

lunedì 3 novembre 2008

VENERABILE ITALIA – LA VERA STORIA DI LICIO GELLI

Stasera su Odeon TV ore 22,20

 Venerabile Italia, la vera storia di Licio Gelli: questo il titolo della nuova trasmissione di Odeon Tv di seconda serata, dedicata alla storia italiana dell'ultimo secolo attraverso la vita del controverso ex gran maestro della loggia P2. Sono previste otto puntate da un'ora ciascuna, a partire da lunedì 3 novembre, con ospiti ed intervistati illustri. Fra i temi che saranno trattati, il rapporto del fascismo con i giovani e la massoneria, la guerra civile spagnola, il peronismo argentino, il crack del Banco Ambrosiano, la fine della Guerra Fredda.

Nelle prime sette puntate Gelli interverrà da Villa Wanda, mentre l'ultima puntata, che lo vedrà per la prima volta protagonista in uno studio televisivo, analizzerà la sua attività di poeta...

E - come prevedibile - infuria la polemica.

 

A mio parere tutti possono dire la loro e magari la trasmissione sarà anche interessante.

 

Ma un’intervista a Licio Gelli passi e non è la prima, però non mi pare un’ottima idea rendere protagonista di una trasmissione un personaggio così controverso che potrebbe essere stato complice (non credo fosse l’unico burattinaio) di molte tragiche vicende, non ancora chiarite, sulle quali forse non sapremo mai la verità, il quale peraltro afferma: “Sono stato, sono e rimarrò fascista”. 

 

giovedì 23 ottobre 2008

Le inaudite dichiarazioni di Cossiga, Presidente emerito dellaRepubblica


Ecco alcune delle le esternazioni di Cossiga in un intervista al Quotidiano Nazionale di oggi , come riportata da Dagospia:

“Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro dell’Interni (…). Gli universitari? Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Le forze dell’ordine dovrebbero mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano. Non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì”.
La notizia è stata ripresa da OK Notizie di Alice ove c’è un rimando anche alla versione cartacea in cui la parola Cossiga non dice “picchiarli a sangue”, ma solo “picchiarli”; e non c’è nemmeno la parola “massacrarli”.

Ora che occupare una scuola o qualsiasi edificio pubblico o privato sia un reato nessuno lo contesta. Peraltro poiché in edifici pubblici si svolgono servizi pubblici c’è anche l’interruzione di pubblico servizio. Anche in passato l’occupazione delle scuole e delle università comportava l’intervento della Polizia e non poteva essere altrimenti. Ma che un Presidente emerito delle Repubblica ammetta di aver preso iniziative di questa gravità quando era Ministro degli Interni e consigli di prenderle oggi è di una gravità inaudita.
Non entro nel merito della riforma Gelmini, che conosco poco, magari in un altro post, dopo essermi documentata.

Vorrei solo dire che da tempo stiamo assistendo al “massacro” della scuola, per non dire della Ricerca che è sempre stata maltrattata, e la colpa è stata anche dei governi di sinistra.

A mio parere la scuola deve essere pubblica, seria e selettiva. Se qualcuno vuole mandare i propri figli alla scuola privata, confessionale o laica che sia, che se la paghi.

I licei dovrebbero essere per i capaci e meritevoli, mentre scuole meno impegnative dovrebbero preparare chi ha meno interesse per lo studio e vuole entrare presto nel mondo del lavoro. E poi cosa sono queste minilauree che non servono a niente, se non a conferire il titolo di dottore a chi altrimenti una laurea non l’avrebbe mai presa?

Quanto al maestro unico, devo dire che ho fatto le elementari con una sola maestra e non credo di essere venuta troppo male, a prescindere dal fatto che mi ha costretto a scrivere con la destra (ma questa è un’altra cosa). Tuttavia i tempi oggi sono cambiati e magari anche alle elementari si fanno tante più attività rispetto al passato e occorrono più specializzazioni.
E gli insegnati dovrebbero essere capaci e ben pagati, e non solo o nella gran parte donne che scelgono l'insegnamento perché così possono occuparsi anche della famiglia o professionisti mezzo-falliti che insegnano per arrotondare. 

Premesso ciò, e qualunque siano le mie opinioni in merito, una democrazia deve garantire il diritto alla libera espressione delle idee. Ovviamente se chi manifesta lo fa con violenza, almeno fin che c’è una parvenza di democrazia, può essere legittimamente represso. Ma se chi deve far rispettare la legalità utilizza provocatori e consiglia di utilizzarli allora non c’è più democrazia.


sabato 18 ottobre 2008

PROFEZIE



La situazione dell'Italia di oggi mi porta a richiamare uno dei primi post di questo blog, esattamente in data 30 gennaio 2003, oltre 5 anni fa:


IMMAGINI DELL'ITALIA


Ieri, in un articolo di Paolo Rumiz su "La Repubbblica", dal titolo "Noi italiani di ritorno" sul rientro in Italia di molti ex emigrati che fuggono dalla miseria argentina, mi ha impressionato la visione dell'Italia nelle parole di una di loro: "Vedo qui molti dei segnali anticipatori della crisi argentina. La gente ha perso la ricchezza del linguaggio, segno che il pensiero si inaridisce. I giovani specialmente . La TV è inguardabile. La gente legge meno che da noi, la coscienza civica diminuisce, chi è onesto resta solo. Il condono è un segnale terribile, premia chi non paga le tasse. Esattamente come in Argentina. Il collasso sociale e culturale è venuto molto prima di quello economico."




lunedì 13 ottobre 2008

Paura della crisi globale? Ecco cosa disse John Titor





Tra la fine del 2000 e l’inizio del 2001, per cinque mesi, qualcuno usando prima il nick Timetravel_0, poi il nome di John Titor , comparve su un forum (bbs.artbell.com) sostenendo di essere un soldato del 2036 inviato nel 1975 per recuperare un computer IBM 5100 portatile le cui caratteristiche particolari erano note solo alla casa costruttrice, cosa peraltro confermata da uno dei tecnici che progettò il computer ammettendo la caratteristica particolare del pc, cioè la possibilità di interpretare 2 linguaggi.


Nel breve periodo di “permanenza nel nostro tempo” raccontò di avvenimenti futuri preoccupanti che sarebbero sfociati in una guerra nucleare globale molto breve ma devastante nel 2015.



Per chi ne vuol sapere di più può visitare questi siti o digitare “John Titor” su un motore di ricerca:





 

 

Ora probabilmente si è trattato di qualcuno che si è divertito.

Sembra comunque che il sedicente viaggiatore temporale avesse discrete conoscenze scientifiche e buone capacità di analisi della società e dei suoi possibili sviluppi. Molti degli avvenimenti da lui narrati non si sono realizzati, ma qualcosa ha indovinato e del resto se la sua linea temporale fosse diversa dalla nostra, gli avvenimenti del suo mondo potrebbero essere simili a quelli del nostro al 98%, ma non uguali.

 

Ad ogni modo ecco cosa disse del 2008:

“Il 2008 è l'anno entro il quale chiunque si renderà conto che il mondo in cui pensavano di vivere è ormai finito”

 

 

 

 

giovedì 9 ottobre 2008

SPENDERE!



 Credo che in questo caso, e mi dispiace dirlo, abbia ragione Berlusconi.

 

Intendiamoci concordo con quello che sta dicendo in questo momento Travaglio su “Anno zero”, dalle ridicole serate in discoteca del premier, al giovanilismo, ai processi, all’etica, o meglio alla mancanza di etica, ecc.ecc.

 

Ma per quanto riguarda la crisi economica, e non voglio entrare nel merito delle cause, perché sarebbe troppo lungo e devo andare a vedere “Star Gate”, (ma certamente stiamo pagando l'economia malata americana), a mio parere chi ha un reddito decente, si deve imporre di non avere paura: non venda le azioni se le ha, e soprattutto spenda, che così incrementa l’economia, altrimenti è peggio per tutti.


La paura non è mai una buona consigliera. Basta dare uno sguardo alla storia per rendersi conto che è stata causa di tante tragedie.

domenica 5 ottobre 2008

MAGNIFICAT







Alla nuova Fiera di Roma è in corso  MagnifiCat, il più importante evento nazionale interamente dedicato al gatto.

 

Per saperne di più vai al sito ufficiale della manifestazione.

 

 

Nevicata su Marte

E su Marte nevica.
La sonda statunitense Phoenix ha rilevato la caduta di fiocchi di neve, osservazione senza precedenti per il pianeta rosso. La neve, originatasi a 4mila metri di altezza, ad una distanza di due miglia circa dal pianeta, si sarebbe sciolta prima di toccare il suolo.



“Non avevamo mai visto nulla di simile su Marte – ammette Jim Whiteway, uno degli scienziati coinvolti nel programma dell’università dell’Arizona – Ora cercheremo altri segnali per sapere se la neve possa raggiungere il suolo”.

Fonte: Il Sole 24 ore

Berlusconi Presidente della Repubblica ?



 Il Quirinale è occupato fino al 2013 eppure la corsa alla successione di Napolitano è già iniziata con largo anticipo. Solo pochi giorni fa Bossi ha rilanciato l'ipotesi di Berlusconi Presidente della Repubblica. Veltroni boccia l'ipotesi del Cavaliere al Colle sostenendo che: "Non garantisce la Costituzione".

Ad ogni modo la sola ipotesi di vederlo seduto su quella poltrona divide gli schieramenti.

 

Il portale Alice ha lanciato un sondaggio. I favorevoli alle ore 22.00 erano il 38,1% dei votanti, i contrari il 68,1%. Sembrerebbe strano, tenuto conto dell’alto gradimento che riscuote l’attuale presidente del consiglio e del fatto che ha stravinto le elezioni della scorsa primavera. Forse gli oppositori sono più attivi sul web dei sostenitori.

 

Sullo stesso portale è stato aperto un forum e qui gli insulti e le manifestazioni di ignoranza (nel senso di non conoscenza) provenienti da entrambi gli schieramenti si sprecano.

 

Ad ogni modo da qui al 2013 di cose ne possono accadere e quindi non mi sembra il caso di preoccuparsi. Peraltro l’ossessione per Berlusconi  mi sembra esagerata. Personalmente dormo anche se ha stravinto le elezioni.

 

Quello che leggermente mi turba è il fatto che gli Italiani lo amino e sembrino credere ai suoi miracoli. Del resto hanno amato anche Mussolini (intendiamoci, non voglio fare paragoni, per carità) per poi scoprirsi tutti o quasi antifascisti nell’aprile del 1945.

 

Quello che mi turba ancora di più è il fatto che non esista più l’opposizione (lasciamo perdere Di Pietro che dovrebbe essere multato ogni volta che apre bocca per offese alla lingua italiana).

Veltroni  è come se non ci fosse, e, anche quando sembra fare la voce grossa, è moscio, non ai livelli di Prodi (che non è possibile), ma ci va vicino.

Ci sarebbe bisogno di un leader progressista con un certo carisma ma non c’è (e probabilmente non ci sarà nemmeno nel prossimo futuro). E soprattutto ci vorrebbero delle idee. E un partito progressista moderno. Il PD certo non fa sognare. E quando penso che l’ho votato, cercando di dimenticarmi di tutti i democristiani che ci sono dentro, mi sento male. Se me l’avessero detto solo vent’anni fa non ci avrei creduto. Avrei ritenuto più probabile che avremmo avuto delle basi su Marte!

 

Ma quel che mi preoccupa di più è il clima che si respira. Non penso che Berlusconi voglia instaurare alcuna dittatura, Fini sembra San Paolo sulla via di Damasco, i leghisti poi sono folcloristici, però è quello che si sente dire in giro, non tanto dai politici di professione, quanto dalla gente comune che è preoccupante. Mi sembra che molti siano pronti per l’uomo del miracolo.

 

E poi ci sarebbe da parlare del revisionismo storico imperante. Ad ogni modo siamo passati dall’agiografia del Risorgimento e della Resistenza, alla loro completa svalutazione. Il primo, perché borghese e anticlericale, la seconda perché “comunista”. Ma su questo argomento tornerò in un altro post.

 

Il collidore del Cern si è rotto, il sole è più freddo e io ho riaperto il blog.




Dunque la fine del mondo è stata rimandata ancora una volta, però l’acceleratore di particelle LHC è bloccato a causa di una importante fuga di elio, e riprenderà le proprie attività non prima della primavera del 2009. Leggete qui.


Mi dispiace, perché mi aveva entusiasmato, ovviamente non l’improbabile fine del mondo, ma l’idea di capire qualcosa di più sull’origine dell’universo, o degli universi.

 

Si tratta di aspettare. In fondo aprile non è così lontano.

 

 

E il 24 settembre scorso su “Virgilio notizie “ è apparso questo articolo:



  

La Repubblica ne ha parlato il 3 ottobre con un articolo dal titolo : “Sole troppo pallido, rischiamo il gelo” nel quale si dice che il Sole non è mai stato così povero di macchie solari e che gli scienziati ritengono possibile “una piccola era glaciale”, come del resto già accaduto tra il 1645 e il 1715, periodo caratterizzato da un minimo di attività solare. Inoltre ci sarebbe anche preoccupazione per il calo del “vento solare” che ci difende dalle radiazioni cosmiche della galassia.

 

Sull’argomento vedi anche questo articolo  del Corriere della Sera on line.

 

 

Intanto ho colto il pretesto per riaprire il blog. Devo dire che dopo quasi un anno di assenza, avevo voglia di rientrare nella blogosfera. Dei miei tre blog terrò aggiornato (relativamente) solo questo ove tratterò di tutto un po’ .

 

martedì 9 settembre 2008

Domani la fine del mondo ?

Riapro questo blog sul quale non scrivo da tanto tempo, perché non mi posso perdere l’occasione.

Insomma la fine del mondo non è roba da poco, anche se, nel caso, di questo blog non rimarrebbe niente e quindi questo post non avrebbe senso! Del resto non rimarrebbe niente di tutto quanto è stato realizzato dall’ingegno umano nel corso di millenni, cosa ben più grave e angosciante.


Rinvio anche alla prima pagina del mio sito “Avalon e dintorni” dove ho riportato un articolo dell’AGI (Agenzia Italia) sempre sull’argomento.

Poiché non ho tempo, perché mi devo vedere lo sceneggiato su canale 5  con Gabriel Garko (mica mi posso perdere un maschio così, specialmente se domani finisse il mondo!), mi limito a riportare un articolo dal sito on line della Stampa dell’8 settembre a firma di Piero Banucci con il quale concordo e nel quale si sostiene che si tratta di immotivate paure.

L'ESPERIMENTO AL CERN FA PAURA COME LE ANTICHE LEGGENDE




Un buco nero assorbirà la Terra? Storia di un allarme e altre fandonie



Mercoledì a Ginevra 500 giornalisti di tutto il mondo vedranno animarsi l’Oracolo. La Bbc trasmetterà in diretta l’evento e tutti potremo seguirlo sul web. L’Oracolo è il più grande e potente acceleratore di particelle del mondo, occupa un tunnel lungo 27 chilometri a 100 metri di profondità sul confine tra Francia e Svizzera. L’hanno costruito i tremila fisici del Cern (Consiglio europeo ricerca nucleare) spendendo 8 miliardi di euro messi a disposizione da venti Paesi.


Il nome tecnico è Lhc, Large Hadron Collider, ma Oracolo non è una esagerazione. Questa macchina deve rispondere alle domande più profonde della fisica. Noi esistiamo perché la materia ha una massa, ma non si sa che cosa conferisca la massa alle particelle elementari. Pare che a farlo sia la «madre di tutte le particelle», il bosone di Higgs, detto anche «particella di Dio». L’Oracolo dovrà sciogliere l’enigma. E altri enigmi non meno ardui. Com’era il cosmo un miliardesimo di secondo dopo il Big Bang? Perché l’universo è fatto solo di materia e non di antimateria? Che cosa sono la materia e l’energia oscure che sembrano costituire il 95 per cento di tutto ciò che esiste?


Le risposte usciranno da due fasci di protoni che si scontreranno con la più alta energia mai generata dall’uomo. Siamo alla vigilia della rivelazione. Ma c’è chi teme sia la vigilia dell’apocalisse. Un oscuro chimico tedesco, Otto Rossler della Karls University, ha chiesto alla Corte europea dei diritti umani di fermare Lhc perché potrebbe produrre un mini-buco nero in grado di inghiottire la Terra intera. Lo stesso spauracchio agita Francesco Calogero, un fisico dell’Università di Roma. Mursia pubblica un romanzo che anticipa il disastro. L’autore è Angelo Paratico. Di lui si sa che è milanese, vive a Hong Kong e colleziona ceramiche orientali. Il suo eroe si salva con un po’ di antimateria che porta in una valigetta (!) grazie alla quale si trasferisce in un altro universo prima che la Terra sia fagocitata dal buco nero «made in Cern».


Non sorridete. Il web formicola di blog e milioni di persone sono terrorizzate. Pochi sanno che i raggi cosmici raggiungono energie un milione di volte quelle di Lhc, che i calcoli di fisici illustri come John Ellis escludono l’ipotesi buco nero, che un esperimento simile si è già fatto al Laboratorio di Brookhaven negli Stati Uniti e la Terra sopravvive. La paura della fine del mondo è sempre in agguato, i profeti di sventure non sono mai mancati e neppure gli ingenui che abboccano. La scienza stessa oggi fatica a distinguersi dalla pseudoscienza e, con l’aiuto di un giornalismo superficiale, si moltiplicano le catastrofi ipotizzabili sulla base di dati mal compresi.


Il terrore per l’Anno Mille è una invenzione dei posteri: all’epoca nessuno sapeva in quale anno si vivesse. Molti altri allarmi però sono storicamente documentati: ce ne furono più di cento a cominciare da quello che lanciò nel 992 Bernardo di Turingia. Una caratteristica delle Cassandre è la precisione con cui l’apocalisse viene prevista. Il matematico tedesco Michael Stifel l’annunciò per le 8 di mattina del 18 ottobre 1533, il fanatico religioso William Bell puntò sul 5 aprile 1761. Il primo rischiò il linciaggio, il secondo finì in manicomio. Per fortuna oggi c’è più tolleranza.


Innumerevoli sono le apocalissi previste dai Testimoni di Geova e dai Mormoni. Il sismologo Alberto Porta la calcolò per il 1919, il medico Elio Bianco per il 14 luglio 1960. Nel 1980 Jenser e Gaines, capi di una setta americana, convinsero centinaia di seguaci a chiudersi in un loro bunker ad attendere il giudizio universale. Nel 1992 il reverendo Lee Jang Lim coinvolse 150 mila fedeli coreani nell’isteria della fine del mondo e li truffò per un totale di 4 milioni di dollari (però finì in galera).


Al momento la fine del mondo più prossima è attesa per il 21 dicembre del 2012. La data discende da calcoli fatti sul calendario Maya, la catastrofe si verificherebbe per un cambiamento dell’inclinazione dell’asse della Terra rispetto al piano dell’orbita. Un argomento portato dai sostenitori dell’apocalisse Maya è che il campo magnetico della Terra è in graduale diminuzione. Cosa vera, ma è anche vero che nelle ere geologiche il campo magnetico si è invertito molte volte, l’ultima 700 mila anni fa.


Più fondato è l’allarme per l’asteroide 99942 Apophis, un corpo roccioso dal diametro di 320 metri che incrocia l’orbita della Terra. Scoperto il 19 giugno 2004, Apophis passerà molto vicino al nostro pianeta il 13 aprile 2029 (un venerdì) e nel 2036, quando si troverà ad appena 36 mila chilometri da noi, la distanza dei satelliti geostazionari. L’impatto sarebbe pari all’esplosione di 65 mila bombe nucleari come quella che distrusse Hiroshima. All’inizio la Nasa stimò la probabilità di collisione in 1 su 300. Davvero allarmante. Poi la faccenda si è ridimensionata grazie a dati più precisi e ora si parla di 1 su 45 mila. Ad ogni buon conto l’ex astronauta Rusty Schweickart progetta una task force per deviarlo.


L’anno 2000 con la sua cifra tonda ha alimentato soprattutto due paure: il collasso della civiltà per il «baco» dei computer in quanto i vecchi software, indicando la data con due sole cifre, davanti agli zeri sarebbero impazziti, e la catastrofe planetaria dovuta a un allineamento di cinque pianeti. Il baco fu prevenuto e l’allineamento ovviamente non fece danni: tutti i pianeti insieme esercitano un’attrazione che è meno di un millesimo di quella del Sole e della Luna.


Negli Anni 80 tenne banco la fine del mondo da «inverno nucleare», molto pubblicizzata dal fisico Antonino Zichichi negli incontri del Centro Majorana di Erice. Gli strateghi almanaccavano un attacco nucleare globale e il cambiamento climatico avrebbe stroncato anche i pochi sopravvissuti nei rifugi.


Apocalissi biologiche si sono temute per le epidemie della malattia di «mucca pazza» e di aviaria. Sulla prima si è esagerato. Nel secondo caso il rischio non è da sottovalutare. Ma finora la peggior pandemia rimane quella della «spagnola» del 1919. Nonostante tutto, siamo ancora qui. E fidatevi: certamente ci saremo ancora mercoledì sera.

domenica 21 dicembre 2008

LA CRISI DELLA SINISTRA - CHE FARE?

Il PD è nato dal mixage di ex-comunisti ed ex (?) democristiani. E questo la dice lunga. 


L’anomalia italiana colpisce ancora. Lo stato italiano si è formato molto tardi rispetto agli altri paesi europei. Noi dalla caduta dell’impero romano ad oggi siamo sempre stati invasi e siamo sempre stati disponibili ad accogliere l’invasore di turno. Manca ancora oggi una coscienza nazionale. E infatti quali sono stati i due grandi partiti che alla fine del secondo conflitto mondiale e fino agli anni ’90 hanno raccolto i consensi? Non a caso la DC e il PCI, che avevano come punto riferimento stati stranieri, il Vaticano e gli Usa per la prima, l’URSS per il secondo.


Quando è crollata la prima repubblica, la DC si è spalmata nei due nuovi schieramenti contrapposti, il centro- destra e il centro- sinistra. Infine l’unione tra Alleanza Nazionale (ex –fascisti) e Forza Italia, con l’appoggio esterno della Lega, nel centro – destra, l’unione tra Margherita (in larga parte ex DC) e DS (ex PCI – ex PDS) nel centro-sinistra. Ma almeno nel centro destra ci sono alcune idee comuni (che si possono sintetizzare nello slogan “Dio, patria, famiglia”), cosa c’è nel centro- sinistra non si sa.


Ora il Partito Democratico dopo la sconfitta nella campagna elettorale - risibile peraltro lo slogan “si può fare” che dopo la sconfitta si è prestato ad una serie di battute ironiche (ricordate “libero” che all’indomani delle elezioni titolava “Si può fare” FESTA!) e volete mettere la differenza con “WE CAN” (noi possiamo e si può fare hanno significati ben diversi a prescindere dai risultati) – si trova anche coinvolto in una grave crisi etica con vicende di malcostume politico che coinvolgono Parlamento, Regioni, Province e Comuni. Ma i vertici si stanno arroccando sulla difesa di indifendibili.


Quanto a Di Pietro, a prescindere dalla profonda ignoranza (è un contadino abruzzese che non si è mai acculturato – ma chi mai l’avrà laureato?), mi fa venire la bile solo a vederlo e a sentirlo parlare, non solo per le offese da brivido alla lingua italiana , ma perché non è certo un progressista, anzi, a mio parere, lui e chi lo vota fanno parte di un’Italia provinciale e retrograda che in passato poteva riconoscersi nella Democrazia Cristiana e che oggi potrebbe riconoscersi nel centro destra se non fosse che Berlusconi ha qualche pendenza con la giustizia e Di Pietro spera di rimanere l’ultimo leader credibile (?) dell’opposizione.


Poi c’è anche l’anomalia del Partito Socialista che non si sa in quanti partititi si è diviso, parte dei quali stanno con il centro destra, unico caso nel mondo.
Nel resto d’Europa ci sono due grandi coalizioni, una conservatrice, l’altra progressista, che si alternano al governo. Questo da molti anni, perché i partiti socialisti abbandonarono il marxismo e puntarono su una sinistra democratica e liberale.
In Italia ciò non è avvenuto. A suo tempo, Enrico Berlinguer, l’ultimo leader carismatico del PCI, si deve riconoscere, commise a mio parere un grande errore, quello di fare l’alleanza con la Democrazia Cristiana, invece di optare per l’alternativa di sinistra con i socialisti, mantenendo inoltre una certa ambiguità sulla questione del marxismo. Tutto questo si paga ancora e se a ciò si aggiunge la crisi morale ben evidente (ma il centro destra si astenga dalle prediche perché non sarebbe proprio il caso), credo che Berlusconi possa stare tranquillo perché continuerà a vincere le elezioni per un bel pezzo, facesse anche niente e lo facesse pure male.


E i laici e i liberalsocialisti? Pochissimi, certo. Cosa dovrebbero fare? La risposta potrebbe essere, fondare un nuovo partito di sinistra, laico e democratico, costituito da persone eticamente corrette, dotate di senso civico, un partito che riparta dalla idee di Godetti, dei fratelli Rosselli, del Partito d’Azione. Certo non è detto che un tale partito riuscirebbe a superare il quorum, perché la maggioranza in Italia è sempre stata a favore di una destra retriva.


Solo in Italia e in certi paesi musulmani chi è in qualche modo credente sente l'obbligo morale di imporre le proprie idee agli altri trasformandole in legge. Oggi abbiamo pure gli atei devoti, che pur di dimostrare un’appartenenza si servono di una religione in cui non credono.


Solo in Italia manca una coscienza nazionale e il patriottismo si limita o a manifestazioni esteriori come nelle partite di calcio o alla vuota e anacronistica retorica dei gruppi dell’estrema destra.


Solo in Italia la meritocrazia è una parolaccia e si assume solo per conoscenza anche gli incompetenti, purché amici e familiari degli amici, in quanto la nostra società è fondata sulla famiglia e sul tengo famiglia. E il clientelismo è sia di destra che di sinistra. Mi si dimostri che non è vero e che le assunzioni clientelari si fanno solo nelle amministrazioni di sinistra e che i fannulloni, come dice Brunetta, stanno tutti a sinistra. Certamente la sinistra avrebbe dovuto smettere da tempo di difendere attraverso i sindacati i vari scalda sedie, quelli che hanno solo diritti e niente doveri.


Ad ogni modo il danno è fatto.
Ma chi ormai non si riconosce più in alcun schieramento cosa può fare per dire la sua, a parte scrivere sui blog? Qualcuno ha delle idee?


 

lunedì 8 dicembre 2008

FACEBOOK

Avevo appena riaperto questo blog con l'intenzione di aggiornarlo con una certa frequenza, ma poi mi sono imbattuta in FACEBOOK   e non ho saputo resistere. Ho creato il mio profilo e ci sto perdendo troppo tempo.

Se ne sta parlando anche sugli altri media, un po' come all'inizio del fenomeno blog. Staremo a vedere.   

Vedete un po' questo articolo sull'argomento che mi sembra interessante.

martedì 4 novembre 2008

OBAMA O McCAIN?



 



Personalmente avrei preferito Hillary. Sicuramente era più preparata e meno messianica.


A questo punto spero vinca Obama per due ordini di motivi:


- di fronte alla crisi mondiale c’è necessità di un cambiamento e di ottimismo, e penso che pertanto Obama possa essere la persona giusta;


- inoltre anche se McCain è un conservatore abbastanza sui generis e sicuramente un laico, tenuto conto della sua età, del non perfetto stato di salute, e della vice-presidente che si è scelta, meglio che non vinca.


Non ho tempo di scrivere altro perché devo uscire.


Ad ogni modo l’importante è che sia finita l’era Bush.         

 

VENERABILE ITALIA?




Ma come è nata la notizia che Licio Gelli avrebbe condotto una trasmissione su Odeon o ne sarebbe stato l’opinionista principale?

Ieri sera la trasmissione dal titolo “Venerabile Italia” è andata regolarmente in onda, ma Licio Gelli vi è apparso per un brevissimo intervento in cui ha raccontato del suo incontro con Mussolini a Palazzo Venezia all’indomani del suo rientro dalla guerra di Spagna.

In studio si è svolto un dibattito sul fascismo tra lo scrittore Massimo Griffo (autore di “Balilla col cappotto”), lo storico Aldo Mola e il giornalista fiorentino Umberto Cecchi, condotto da Lucia Leonessi (che il quotidiano “La repubblica” definisce ammiratrice dichiarata del “Venerabile”).

Sono intervenuti anche Marcello Dell’Utri che avrebbe recuperato alcuni dei presunti diari di Mussolini, il filosofo Marcello Veneziani, e Giulio Andreotti che è stato intervistato sul post-fascismo.

E’ stato fatto qualche accenno al rapporto tra fascismo e massoneria, ma non più di tanto.

Forse della Massoneria e della P2 si parlerà nelle prossime puntate.  Altrimenti perché "Venerabile Italia"?

lunedì 3 novembre 2008

VENERABILE ITALIA – LA VERA STORIA DI LICIO GELLI

Stasera su Odeon TV ore 22,20

 Venerabile Italia, la vera storia di Licio Gelli: questo il titolo della nuova trasmissione di Odeon Tv di seconda serata, dedicata alla storia italiana dell'ultimo secolo attraverso la vita del controverso ex gran maestro della loggia P2. Sono previste otto puntate da un'ora ciascuna, a partire da lunedì 3 novembre, con ospiti ed intervistati illustri. Fra i temi che saranno trattati, il rapporto del fascismo con i giovani e la massoneria, la guerra civile spagnola, il peronismo argentino, il crack del Banco Ambrosiano, la fine della Guerra Fredda.

Nelle prime sette puntate Gelli interverrà da Villa Wanda, mentre l'ultima puntata, che lo vedrà per la prima volta protagonista in uno studio televisivo, analizzerà la sua attività di poeta...

E - come prevedibile - infuria la polemica.

 

A mio parere tutti possono dire la loro e magari la trasmissione sarà anche interessante.

 

Ma un’intervista a Licio Gelli passi e non è la prima, però non mi pare un’ottima idea rendere protagonista di una trasmissione un personaggio così controverso che potrebbe essere stato complice (non credo fosse l’unico burattinaio) di molte tragiche vicende, non ancora chiarite, sulle quali forse non sapremo mai la verità, il quale peraltro afferma: “Sono stato, sono e rimarrò fascista”. 

 

giovedì 23 ottobre 2008

Le inaudite dichiarazioni di Cossiga, Presidente emerito dellaRepubblica


Ecco alcune delle le esternazioni di Cossiga in un intervista al Quotidiano Nazionale di oggi , come riportata da Dagospia:

“Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro dell’Interni (…). Gli universitari? Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Le forze dell’ordine dovrebbero mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano. Non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì”.
La notizia è stata ripresa da OK Notizie di Alice ove c’è un rimando anche alla versione cartacea in cui la parola Cossiga non dice “picchiarli a sangue”, ma solo “picchiarli”; e non c’è nemmeno la parola “massacrarli”.

Ora che occupare una scuola o qualsiasi edificio pubblico o privato sia un reato nessuno lo contesta. Peraltro poiché in edifici pubblici si svolgono servizi pubblici c’è anche l’interruzione di pubblico servizio. Anche in passato l’occupazione delle scuole e delle università comportava l’intervento della Polizia e non poteva essere altrimenti. Ma che un Presidente emerito delle Repubblica ammetta di aver preso iniziative di questa gravità quando era Ministro degli Interni e consigli di prenderle oggi è di una gravità inaudita.
Non entro nel merito della riforma Gelmini, che conosco poco, magari in un altro post, dopo essermi documentata.

Vorrei solo dire che da tempo stiamo assistendo al “massacro” della scuola, per non dire della Ricerca che è sempre stata maltrattata, e la colpa è stata anche dei governi di sinistra.

A mio parere la scuola deve essere pubblica, seria e selettiva. Se qualcuno vuole mandare i propri figli alla scuola privata, confessionale o laica che sia, che se la paghi.

I licei dovrebbero essere per i capaci e meritevoli, mentre scuole meno impegnative dovrebbero preparare chi ha meno interesse per lo studio e vuole entrare presto nel mondo del lavoro. E poi cosa sono queste minilauree che non servono a niente, se non a conferire il titolo di dottore a chi altrimenti una laurea non l’avrebbe mai presa?

Quanto al maestro unico, devo dire che ho fatto le elementari con una sola maestra e non credo di essere venuta troppo male, a prescindere dal fatto che mi ha costretto a scrivere con la destra (ma questa è un’altra cosa). Tuttavia i tempi oggi sono cambiati e magari anche alle elementari si fanno tante più attività rispetto al passato e occorrono più specializzazioni.
E gli insegnati dovrebbero essere capaci e ben pagati, e non solo o nella gran parte donne che scelgono l'insegnamento perché così possono occuparsi anche della famiglia o professionisti mezzo-falliti che insegnano per arrotondare. 

Premesso ciò, e qualunque siano le mie opinioni in merito, una democrazia deve garantire il diritto alla libera espressione delle idee. Ovviamente se chi manifesta lo fa con violenza, almeno fin che c’è una parvenza di democrazia, può essere legittimamente represso. Ma se chi deve far rispettare la legalità utilizza provocatori e consiglia di utilizzarli allora non c’è più democrazia.


sabato 18 ottobre 2008

PROFEZIE



La situazione dell'Italia di oggi mi porta a richiamare uno dei primi post di questo blog, esattamente in data 30 gennaio 2003, oltre 5 anni fa:


IMMAGINI DELL'ITALIA


Ieri, in un articolo di Paolo Rumiz su "La Repubbblica", dal titolo "Noi italiani di ritorno" sul rientro in Italia di molti ex emigrati che fuggono dalla miseria argentina, mi ha impressionato la visione dell'Italia nelle parole di una di loro: "Vedo qui molti dei segnali anticipatori della crisi argentina. La gente ha perso la ricchezza del linguaggio, segno che il pensiero si inaridisce. I giovani specialmente . La TV è inguardabile. La gente legge meno che da noi, la coscienza civica diminuisce, chi è onesto resta solo. Il condono è un segnale terribile, premia chi non paga le tasse. Esattamente come in Argentina. Il collasso sociale e culturale è venuto molto prima di quello economico."




lunedì 13 ottobre 2008

Paura della crisi globale? Ecco cosa disse John Titor





Tra la fine del 2000 e l’inizio del 2001, per cinque mesi, qualcuno usando prima il nick Timetravel_0, poi il nome di John Titor , comparve su un forum (bbs.artbell.com) sostenendo di essere un soldato del 2036 inviato nel 1975 per recuperare un computer IBM 5100 portatile le cui caratteristiche particolari erano note solo alla casa costruttrice, cosa peraltro confermata da uno dei tecnici che progettò il computer ammettendo la caratteristica particolare del pc, cioè la possibilità di interpretare 2 linguaggi.


Nel breve periodo di “permanenza nel nostro tempo” raccontò di avvenimenti futuri preoccupanti che sarebbero sfociati in una guerra nucleare globale molto breve ma devastante nel 2015.



Per chi ne vuol sapere di più può visitare questi siti o digitare “John Titor” su un motore di ricerca:





 

 

Ora probabilmente si è trattato di qualcuno che si è divertito.

Sembra comunque che il sedicente viaggiatore temporale avesse discrete conoscenze scientifiche e buone capacità di analisi della società e dei suoi possibili sviluppi. Molti degli avvenimenti da lui narrati non si sono realizzati, ma qualcosa ha indovinato e del resto se la sua linea temporale fosse diversa dalla nostra, gli avvenimenti del suo mondo potrebbero essere simili a quelli del nostro al 98%, ma non uguali.

 

Ad ogni modo ecco cosa disse del 2008:

“Il 2008 è l'anno entro il quale chiunque si renderà conto che il mondo in cui pensavano di vivere è ormai finito”

 

 

 

 

giovedì 9 ottobre 2008

SPENDERE!



 Credo che in questo caso, e mi dispiace dirlo, abbia ragione Berlusconi.

 

Intendiamoci concordo con quello che sta dicendo in questo momento Travaglio su “Anno zero”, dalle ridicole serate in discoteca del premier, al giovanilismo, ai processi, all’etica, o meglio alla mancanza di etica, ecc.ecc.

 

Ma per quanto riguarda la crisi economica, e non voglio entrare nel merito delle cause, perché sarebbe troppo lungo e devo andare a vedere “Star Gate”, (ma certamente stiamo pagando l'economia malata americana), a mio parere chi ha un reddito decente, si deve imporre di non avere paura: non venda le azioni se le ha, e soprattutto spenda, che così incrementa l’economia, altrimenti è peggio per tutti.


La paura non è mai una buona consigliera. Basta dare uno sguardo alla storia per rendersi conto che è stata causa di tante tragedie.

domenica 5 ottobre 2008

MAGNIFICAT







Alla nuova Fiera di Roma è in corso  MagnifiCat, il più importante evento nazionale interamente dedicato al gatto.

 

Per saperne di più vai al sito ufficiale della manifestazione.

 

 

Nevicata su Marte

E su Marte nevica.
La sonda statunitense Phoenix ha rilevato la caduta di fiocchi di neve, osservazione senza precedenti per il pianeta rosso. La neve, originatasi a 4mila metri di altezza, ad una distanza di due miglia circa dal pianeta, si sarebbe sciolta prima di toccare il suolo.



“Non avevamo mai visto nulla di simile su Marte – ammette Jim Whiteway, uno degli scienziati coinvolti nel programma dell’università dell’Arizona – Ora cercheremo altri segnali per sapere se la neve possa raggiungere il suolo”.

Fonte: Il Sole 24 ore

Berlusconi Presidente della Repubblica ?



 Il Quirinale è occupato fino al 2013 eppure la corsa alla successione di Napolitano è già iniziata con largo anticipo. Solo pochi giorni fa Bossi ha rilanciato l'ipotesi di Berlusconi Presidente della Repubblica. Veltroni boccia l'ipotesi del Cavaliere al Colle sostenendo che: "Non garantisce la Costituzione".

Ad ogni modo la sola ipotesi di vederlo seduto su quella poltrona divide gli schieramenti.

 

Il portale Alice ha lanciato un sondaggio. I favorevoli alle ore 22.00 erano il 38,1% dei votanti, i contrari il 68,1%. Sembrerebbe strano, tenuto conto dell’alto gradimento che riscuote l’attuale presidente del consiglio e del fatto che ha stravinto le elezioni della scorsa primavera. Forse gli oppositori sono più attivi sul web dei sostenitori.

 

Sullo stesso portale è stato aperto un forum e qui gli insulti e le manifestazioni di ignoranza (nel senso di non conoscenza) provenienti da entrambi gli schieramenti si sprecano.

 

Ad ogni modo da qui al 2013 di cose ne possono accadere e quindi non mi sembra il caso di preoccuparsi. Peraltro l’ossessione per Berlusconi  mi sembra esagerata. Personalmente dormo anche se ha stravinto le elezioni.

 

Quello che leggermente mi turba è il fatto che gli Italiani lo amino e sembrino credere ai suoi miracoli. Del resto hanno amato anche Mussolini (intendiamoci, non voglio fare paragoni, per carità) per poi scoprirsi tutti o quasi antifascisti nell’aprile del 1945.

 

Quello che mi turba ancora di più è il fatto che non esista più l’opposizione (lasciamo perdere Di Pietro che dovrebbe essere multato ogni volta che apre bocca per offese alla lingua italiana).

Veltroni  è come se non ci fosse, e, anche quando sembra fare la voce grossa, è moscio, non ai livelli di Prodi (che non è possibile), ma ci va vicino.

Ci sarebbe bisogno di un leader progressista con un certo carisma ma non c’è (e probabilmente non ci sarà nemmeno nel prossimo futuro). E soprattutto ci vorrebbero delle idee. E un partito progressista moderno. Il PD certo non fa sognare. E quando penso che l’ho votato, cercando di dimenticarmi di tutti i democristiani che ci sono dentro, mi sento male. Se me l’avessero detto solo vent’anni fa non ci avrei creduto. Avrei ritenuto più probabile che avremmo avuto delle basi su Marte!

 

Ma quel che mi preoccupa di più è il clima che si respira. Non penso che Berlusconi voglia instaurare alcuna dittatura, Fini sembra San Paolo sulla via di Damasco, i leghisti poi sono folcloristici, però è quello che si sente dire in giro, non tanto dai politici di professione, quanto dalla gente comune che è preoccupante. Mi sembra che molti siano pronti per l’uomo del miracolo.

 

E poi ci sarebbe da parlare del revisionismo storico imperante. Ad ogni modo siamo passati dall’agiografia del Risorgimento e della Resistenza, alla loro completa svalutazione. Il primo, perché borghese e anticlericale, la seconda perché “comunista”. Ma su questo argomento tornerò in un altro post.

 

Il collidore del Cern si è rotto, il sole è più freddo e io ho riaperto il blog.




Dunque la fine del mondo è stata rimandata ancora una volta, però l’acceleratore di particelle LHC è bloccato a causa di una importante fuga di elio, e riprenderà le proprie attività non prima della primavera del 2009. Leggete qui.


Mi dispiace, perché mi aveva entusiasmato, ovviamente non l’improbabile fine del mondo, ma l’idea di capire qualcosa di più sull’origine dell’universo, o degli universi.

 

Si tratta di aspettare. In fondo aprile non è così lontano.

 

 

E il 24 settembre scorso su “Virgilio notizie “ è apparso questo articolo:



  

La Repubblica ne ha parlato il 3 ottobre con un articolo dal titolo : “Sole troppo pallido, rischiamo il gelo” nel quale si dice che il Sole non è mai stato così povero di macchie solari e che gli scienziati ritengono possibile “una piccola era glaciale”, come del resto già accaduto tra il 1645 e il 1715, periodo caratterizzato da un minimo di attività solare. Inoltre ci sarebbe anche preoccupazione per il calo del “vento solare” che ci difende dalle radiazioni cosmiche della galassia.

 

Sull’argomento vedi anche questo articolo  del Corriere della Sera on line.

 

 

Intanto ho colto il pretesto per riaprire il blog. Devo dire che dopo quasi un anno di assenza, avevo voglia di rientrare nella blogosfera. Dei miei tre blog terrò aggiornato (relativamente) solo questo ove tratterò di tutto un po’ .

 

martedì 9 settembre 2008

Domani la fine del mondo ?

Riapro questo blog sul quale non scrivo da tanto tempo, perché non mi posso perdere l’occasione.

Insomma la fine del mondo non è roba da poco, anche se, nel caso, di questo blog non rimarrebbe niente e quindi questo post non avrebbe senso! Del resto non rimarrebbe niente di tutto quanto è stato realizzato dall’ingegno umano nel corso di millenni, cosa ben più grave e angosciante.


Rinvio anche alla prima pagina del mio sito “Avalon e dintorni” dove ho riportato un articolo dell’AGI (Agenzia Italia) sempre sull’argomento.

Poiché non ho tempo, perché mi devo vedere lo sceneggiato su canale 5  con Gabriel Garko (mica mi posso perdere un maschio così, specialmente se domani finisse il mondo!), mi limito a riportare un articolo dal sito on line della Stampa dell’8 settembre a firma di Piero Banucci con il quale concordo e nel quale si sostiene che si tratta di immotivate paure.

L'ESPERIMENTO AL CERN FA PAURA COME LE ANTICHE LEGGENDE




Un buco nero assorbirà la Terra? Storia di un allarme e altre fandonie



Mercoledì a Ginevra 500 giornalisti di tutto il mondo vedranno animarsi l’Oracolo. La Bbc trasmetterà in diretta l’evento e tutti potremo seguirlo sul web. L’Oracolo è il più grande e potente acceleratore di particelle del mondo, occupa un tunnel lungo 27 chilometri a 100 metri di profondità sul confine tra Francia e Svizzera. L’hanno costruito i tremila fisici del Cern (Consiglio europeo ricerca nucleare) spendendo 8 miliardi di euro messi a disposizione da venti Paesi.


Il nome tecnico è Lhc, Large Hadron Collider, ma Oracolo non è una esagerazione. Questa macchina deve rispondere alle domande più profonde della fisica. Noi esistiamo perché la materia ha una massa, ma non si sa che cosa conferisca la massa alle particelle elementari. Pare che a farlo sia la «madre di tutte le particelle», il bosone di Higgs, detto anche «particella di Dio». L’Oracolo dovrà sciogliere l’enigma. E altri enigmi non meno ardui. Com’era il cosmo un miliardesimo di secondo dopo il Big Bang? Perché l’universo è fatto solo di materia e non di antimateria? Che cosa sono la materia e l’energia oscure che sembrano costituire il 95 per cento di tutto ciò che esiste?


Le risposte usciranno da due fasci di protoni che si scontreranno con la più alta energia mai generata dall’uomo. Siamo alla vigilia della rivelazione. Ma c’è chi teme sia la vigilia dell’apocalisse. Un oscuro chimico tedesco, Otto Rossler della Karls University, ha chiesto alla Corte europea dei diritti umani di fermare Lhc perché potrebbe produrre un mini-buco nero in grado di inghiottire la Terra intera. Lo stesso spauracchio agita Francesco Calogero, un fisico dell’Università di Roma. Mursia pubblica un romanzo che anticipa il disastro. L’autore è Angelo Paratico. Di lui si sa che è milanese, vive a Hong Kong e colleziona ceramiche orientali. Il suo eroe si salva con un po’ di antimateria che porta in una valigetta (!) grazie alla quale si trasferisce in un altro universo prima che la Terra sia fagocitata dal buco nero «made in Cern».


Non sorridete. Il web formicola di blog e milioni di persone sono terrorizzate. Pochi sanno che i raggi cosmici raggiungono energie un milione di volte quelle di Lhc, che i calcoli di fisici illustri come John Ellis escludono l’ipotesi buco nero, che un esperimento simile si è già fatto al Laboratorio di Brookhaven negli Stati Uniti e la Terra sopravvive. La paura della fine del mondo è sempre in agguato, i profeti di sventure non sono mai mancati e neppure gli ingenui che abboccano. La scienza stessa oggi fatica a distinguersi dalla pseudoscienza e, con l’aiuto di un giornalismo superficiale, si moltiplicano le catastrofi ipotizzabili sulla base di dati mal compresi.


Il terrore per l’Anno Mille è una invenzione dei posteri: all’epoca nessuno sapeva in quale anno si vivesse. Molti altri allarmi però sono storicamente documentati: ce ne furono più di cento a cominciare da quello che lanciò nel 992 Bernardo di Turingia. Una caratteristica delle Cassandre è la precisione con cui l’apocalisse viene prevista. Il matematico tedesco Michael Stifel l’annunciò per le 8 di mattina del 18 ottobre 1533, il fanatico religioso William Bell puntò sul 5 aprile 1761. Il primo rischiò il linciaggio, il secondo finì in manicomio. Per fortuna oggi c’è più tolleranza.


Innumerevoli sono le apocalissi previste dai Testimoni di Geova e dai Mormoni. Il sismologo Alberto Porta la calcolò per il 1919, il medico Elio Bianco per il 14 luglio 1960. Nel 1980 Jenser e Gaines, capi di una setta americana, convinsero centinaia di seguaci a chiudersi in un loro bunker ad attendere il giudizio universale. Nel 1992 il reverendo Lee Jang Lim coinvolse 150 mila fedeli coreani nell’isteria della fine del mondo e li truffò per un totale di 4 milioni di dollari (però finì in galera).


Al momento la fine del mondo più prossima è attesa per il 21 dicembre del 2012. La data discende da calcoli fatti sul calendario Maya, la catastrofe si verificherebbe per un cambiamento dell’inclinazione dell’asse della Terra rispetto al piano dell’orbita. Un argomento portato dai sostenitori dell’apocalisse Maya è che il campo magnetico della Terra è in graduale diminuzione. Cosa vera, ma è anche vero che nelle ere geologiche il campo magnetico si è invertito molte volte, l’ultima 700 mila anni fa.


Più fondato è l’allarme per l’asteroide 99942 Apophis, un corpo roccioso dal diametro di 320 metri che incrocia l’orbita della Terra. Scoperto il 19 giugno 2004, Apophis passerà molto vicino al nostro pianeta il 13 aprile 2029 (un venerdì) e nel 2036, quando si troverà ad appena 36 mila chilometri da noi, la distanza dei satelliti geostazionari. L’impatto sarebbe pari all’esplosione di 65 mila bombe nucleari come quella che distrusse Hiroshima. All’inizio la Nasa stimò la probabilità di collisione in 1 su 300. Davvero allarmante. Poi la faccenda si è ridimensionata grazie a dati più precisi e ora si parla di 1 su 45 mila. Ad ogni buon conto l’ex astronauta Rusty Schweickart progetta una task force per deviarlo.


L’anno 2000 con la sua cifra tonda ha alimentato soprattutto due paure: il collasso della civiltà per il «baco» dei computer in quanto i vecchi software, indicando la data con due sole cifre, davanti agli zeri sarebbero impazziti, e la catastrofe planetaria dovuta a un allineamento di cinque pianeti. Il baco fu prevenuto e l’allineamento ovviamente non fece danni: tutti i pianeti insieme esercitano un’attrazione che è meno di un millesimo di quella del Sole e della Luna.


Negli Anni 80 tenne banco la fine del mondo da «inverno nucleare», molto pubblicizzata dal fisico Antonino Zichichi negli incontri del Centro Majorana di Erice. Gli strateghi almanaccavano un attacco nucleare globale e il cambiamento climatico avrebbe stroncato anche i pochi sopravvissuti nei rifugi.


Apocalissi biologiche si sono temute per le epidemie della malattia di «mucca pazza» e di aviaria. Sulla prima si è esagerato. Nel secondo caso il rischio non è da sottovalutare. Ma finora la peggior pandemia rimane quella della «spagnola» del 1919. Nonostante tutto, siamo ancora qui. E fidatevi: certamente ci saremo ancora mercoledì sera.