Sta montando una tale
paura di Grillo che se c'è qualcosa che accomuna tutti gli altri è il tentativo
di screditarlo. Infatti porterà via voti a tutti, i politologi si arrovelleranno
poi su quale percentuale per ciascuno.
Berlusconi lo addita come
un pericoloso comunista, gli altri gli danno del fascista, ma non è né l'uno né
l'altro.
A mio parere si può dire
di tutto del programma del M5S, in particolare che è vago e confuso, ma non vedo
quali proposte si rifarebbero al fascismo. Chi accusa dovrebbe portare le
prove.
Più che un programma è una
lista di cose, alcune condivisibili, altre un po' velleitarie, altre
sicuramente criticabili, altre già realizzate almeno a livello legislativo e in
ordine alle quali si tratterebbe solo di controllare che vengano applicate,
perché talvolta si fanno anche buone leggi che però vengono presto dimenticate,
così che poi bisogna farne altre per dire di applicare le prime. Ad esempio il "politometro", che non
c'è nel programma, ma di cui Grillo parla ultimamente, esiste già; sarà importante invece controllare, almeno a livello locale, che gli enti lo applichino (vedere
nella sezione trasparenza dei siti dei Comuni dove devono apparire le
dichiarazioni reddituali e patrimoniali delle cariche elettive e di governo,
all'inizio e alla fine del mandato e ogni anno per tutta la durata del mandato
- art. 41-bis Dlgs 267/2000). E comunque mi sembra che anche i programmi degli
altri non siano meno vaghi, e poi una cosa sono i programmi, altra
l'applicazione pratica.
Il M5S raccoglie la
protesta di tanti cittadini che provengono sia dalla destra che dalla sinistra,
protesta che altri non hanno saputo incanalare quando c'era ancora il tempo. Si
tratta di un movimento non ideologico, ma del resto dove sono oggi le
ideologie, quando non ci sono neanche le idee?
Non è escluso che un
movimento di protesta che non ha dei riferimenti precisi possa degenerare, ma, per
il momento, come sostiene lo stesso Grillo, è stato un contenitore per la
rabbia di tanti che avrebbe potuto anche esprimersi in maniera violenta, cosa
che non è detto non accada in futuro se la situazione non dovesse migliorare o,
peggio, se si aggravasse.
Eventualmente il rischio è
che arrivino in Parlamento persone non preparate, ma del resto quanti ne hanno
mandate a scaldare i banchi gli altri partiti? Abbiamo sentito interventi di
parlamentari che non sapevano parlare nemmeno l'italiano. E anche quelli
preparati hanno dimostrato di esserlo più che altro a mettere le mani in tasca
nostra, in un modo o nell'altro. Si spera che i "pentastellati" siano
almeno onesti e animati da spirito di servizio e soprattutto che lo rimangano.
Certo di dubbi ne ho tanti
e condivido le perplessità di molti, ma mi pare comunque ridicola la
demonizzazione del M5S. Mi sembra infatti
che tra i sostenitori ci siano più che altro persone che credono in un modo
pulito di fare politica, che vogliono ridare dignità alla politica che è
servizio e non un mestiere per fare i propri interessi. Vedo pertanto nel M5S non
l'antipolitica, come qualcuno sostiene, ma la politica nel senso più nobile del
termine.
Con questo non mi sono
dimenticata di certe dichiarazioni estemporanee Grillo (il punto G della Salsi,
l'iran, ecc.), ma d'altra parte non vedo alternative, se non l'astensione.
Berlusconi e Monti non li prendo neanche in considerazione, Giannino, troppo
liberista, e comunque si è un po' screditato, quanto al PD deve prendersi un
po' di paura. Se avesse chiesto le elezioni l'anno scorso quando è caduto il
governo Berlusconi o se avesse mandato avanti Renzi, le cose sarebbero state
diverse, ma non l'ha fatto.
Credo che molti, come me,
voteranno il M5S più che altro per dare un segnale, quindi un voto dato con il
cervello e non con la pancia, un voto necessario per dare una scossa a un
sistema che non conosce più l'etica.
Quanto a Grillo, che
peraltro non è candidato, non ha smesso la sua natura di comico e credo si diverta
ad assumere certi atteggiamenti o a dire cose come "Arrendetevi, siete
circondati". E' evidente che sta facendo dell'ironia, anche se qualcuno
non lo capisce o non lo vuol capire.
Grillo, salvatore della
Patria?
Spero vivamente di no, perché
ne abbiamo avuti altri in precedenza e la Patria semmai l'hanno affossata.
Grillo ha semplicemente
saputo canalizzare la protesta che montava mentre altri non hanno saputo o
potuto farlo. Ha creato intorno a sé e al movimento un certo entusiasmo che non
è un disvalore.
All'interno del movimento non
c'è democrazia? Forse, ma pensate che ci sia negli altri partiti?
Non sappiamo chi
eventualmente sarebbe il Presidente del Consiglio, considerato che Grillo non
si è candidato? Ma, a prescindere dal fatto che il M5S non sarà certo il primo
partito, bene che vada sarà il secondo, ma potrebbe anche essere il terzo o il
quarto, la nostra Costituzione prevede ancora, anche se molti non lo ricordano,
che il Presidente del Consiglio sia scelto dal Presidente della Repubblica
ovviamente nel partito che ha ottenuto il maggior numero di consensi. Certo,
nel caso, ve l'immaginate le facce se lunedì si venisse a sapere che il
Presidente del Consiglio è persona non nota, un cittadino qualsiasi?
Ritengo comunque positivo
l'ingresso in Parlamento di un nutrito gruppo di esponenti del M5S che spero
sappiano fare opera di controllo che poi è una delle funzioni principali
dell'opposizione.
Spero anche che lo spauracchio
Grillo risulti salutare e che magari all'interno dei partiti qualcuno cominci a
riflettere e a rendersi conto che è necessario un profondo rinnovamento.