E dal 1990, anche il gatto
ha la sua festa, che ricorre il 17 febbraio.
Perché questa data?
Il mese di febbraio è
posto sotto il segno zodiacale dell’Acquario a cui appartengono gli spiriti
liberi, intuitivi ed anticonformisti, caratteristiche che si addicono
perfettamente al nostro amico gatto.
La scelta del giorno
17 è invece bivalente. Nel bacino del
Mediterraneo, soprattutto presso i popoli di origine Latina (Spagna, Francia e
Italia), questo numero è considerato sfortunato perché in numeri romani il 17
si scrive “XVII” che anagrammato diviene “VIXI” cioè “sono vissuto, sono
morto”, ma il gatto con le sue sette vite può dire di aver vissuto, ma di non
essere morto e d’avere esorcizzato così la morte. E forse si è anche voluto
sottolineare la superiorità felina davanti alle comuni credenze popolari. Nel
Nord Europa, invece, questo numero ha un valore positivo che significa, tra
l’altro, “vivere una vita per sette volte”. E pertanto è il numero perfetto per
il gatto.
E dal 1990, anche il gatto
ha la sua festa, che ricorre il 17 febbraio.
Perché questa data?
Il mese di febbraio è
posto sotto il segno zodiacale dell’Acquario a cui appartengono gli spiriti
liberi, intuitivi ed anticonformisti, caratteristiche che si addicono
perfettamente al nostro amico gatto.
La scelta del giorno
17 è invece bivalente. Nel bacino del
Mediterraneo, soprattutto presso i popoli di origine Latina (Spagna, Francia e
Italia), questo numero è considerato sfortunato perché in numeri romani il 17
si scrive “XVII” che anagrammato diviene “VIXI” cioè “sono vissuto, sono
morto”, ma il gatto con le sue sette vite può dire di aver vissuto, ma di non
essere morto e d’avere esorcizzato così la morte. E forse si è anche voluto
sottolineare la superiorità felina davanti alle comuni credenze popolari. Nel
Nord Europa, invece, questo numero ha un valore positivo che significa, tra
l’altro, “vivere una vita per sette volte”. E pertanto è il numero perfetto per
il gatto.
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