martedì 31 gennaio 2012

Addio Splinder

Poiché domani Splinder chiuderà i battenti, questo è il mio ultimo post e anche il primo e l'ultimo del 2012.

Come altri blogger hanno affermato c'è anche un po' di tristezza per la dismissione di una piattaforma, peraltro tutta italiana,  che per un decennio ha ospitato centinaia di migliaia di blog.

Stiamo emigrando forzatamente verso altri lidi; alcuni di noi ricominceranno su nuove basi e con strumenti più moderni, ma resta una certa amarezza come tutte le volte che qualcosa finisce, specialmente se si pensa che forse, solo con un po’ di fantasia, si poteva tentare la strada del rinnovamento.

Con una certa difficoltà, e dopo diversi tentativi andati a vuoto, sono riuscita finalmente nel trasloco di dei miei blog di Splinder, approdando a Blogspot e a Wordpress.

Per chiudere un po' di storia di questo che è stato il mio primo blog, nato nel gennaio 2003, esattamente nove anni fa, con il titolo "Liberamente”, poi diventato, dopo diverse vicissitudini, ”Liberamente 2″. 

L'ho aperto senza un preciso progetto, più che altro per curiosità, perché ovunque si cominciava a parlare di blog e non si poteva non averne uno, così come oggi non si può non avere un profilo su Facebook!

Poi nel corso di quel primo anno di attività nella blogosfera, con il precipitare degli eventi in Iraq,  “Liberamente” divenne un blog d’attualità politica con qualche incursione su temi di varia umanità, da internet, alla letteratura, al cinema, ai comportamenti umani, alla filosofia. Tutto sommato, devo dire che almeno nei primi tre anni ha rappresentato una bella esperienza e mi ha permesso di entrare in contatto con tante persone anche se solo virtualmente, senza contare che in successione ne ho aperti altri due  “La Città di Is”, dedicato ai misteri della storia e dell'archeologia, all'esplorazione dello spazio e all'ufologia, e  “Minimalia”, dal diario personale alla raccolta di notizie curiose.

Purtroppo dopo i primi anni di entusiasmo e, in particolare, dopo l'avvento di Facebook, gli aggiornamenti sono diventati sempre più sporadici fino al punto che mi ero quasi dimenticata di avere un blog, anzi dei blog.
Negli ultimi tempi però mi era venuta l’idea di ricominciare, magari con un  taglio diverso, anche perché Facebook è troppo dispersivo e non permette di ritrovare immediatamente quanto si è scritto, anche dopo l'inserimento del "timeline" o diario, senza contare che non è fatto per approfondire gli argomenti, quanto per colloquiare, e ha una connotazione estemporanea e talvolta giocosa, non che il blog debba essere serioso e prolisso, che altrimenti non ti legge nessuno.

Forse non mi sarei decisa mai se non avessi ricevuto comunicazione che Splinder avrebbe chiuso e che c’era tempo fino al 31 gennaio per salvare i blog ospitati; allora  ho pensato che non potevo perdere tutto quello che avevo scritto negli anni, perché, anche se il valore letterario e giornalistico è discutibile, si tratta sempre della storia di un periodo (vista da me).

Mi è sempre piaciuto commentare o almeno annotare gli avvenimenti, da quelli più personali a quelli di portata generale. Ovviamente in passato utilizzavo la carta. Oggi ho ancora un’agenda cartacea, ma non ci scrivo quasi più. Penso con terrore a cosa accadrebbe se mi si guastasse all’improvviso uno dei miei due computer o anche se solo perdessi il cellulare (non che non si possa perdere un’agenda cartacea). Cerco di salvare i documenti più importanti  su memorie esterne, ma spesso non ricordo dove ho messo quello o quell’altro “file”. Ora per fortuna ho scoperto “Evernote”  e l’ho scaricato dappertutto in modo da avere sempre a disposizione le note più importanti. Purtroppo però tutte queste piattaforme sono soggette a variazioni e, come nel caso di Splinder, possono chiudere e allora i problemi di trasloco non sono indifferenti. 

Certo che negli ultimi anni il mondo è cambiato notevolmente. Ma cosa succederebbe se improvvisamente, come del resto è stato ipotizzato, per attività solari eccezionali, o per altri motivi, si verificasse un black-out generale? La nostra civiltà tecnologicamente avanzata sta  diventando sempre più vulnerabile.

martedì 31 gennaio 2012

Addio Splinder

Poiché domani Splinder chiuderà i battenti, questo è il mio ultimo post e anche il primo e l'ultimo del 2012.

Come altri blogger hanno affermato c'è anche un po' di tristezza per la dismissione di una piattaforma, peraltro tutta italiana,  che per un decennio ha ospitato centinaia di migliaia di blog.

Stiamo emigrando forzatamente verso altri lidi; alcuni di noi ricominceranno su nuove basi e con strumenti più moderni, ma resta una certa amarezza come tutte le volte che qualcosa finisce, specialmente se si pensa che forse, solo con un po’ di fantasia, si poteva tentare la strada del rinnovamento.

Con una certa difficoltà, e dopo diversi tentativi andati a vuoto, sono riuscita finalmente nel trasloco di dei miei blog di Splinder, approdando a Blogspot e a Wordpress.

Per chiudere un po' di storia di questo che è stato il mio primo blog, nato nel gennaio 2003, esattamente nove anni fa, con il titolo "Liberamente”, poi diventato, dopo diverse vicissitudini, ”Liberamente 2″. 

L'ho aperto senza un preciso progetto, più che altro per curiosità, perché ovunque si cominciava a parlare di blog e non si poteva non averne uno, così come oggi non si può non avere un profilo su Facebook!

Poi nel corso di quel primo anno di attività nella blogosfera, con il precipitare degli eventi in Iraq,  “Liberamente” divenne un blog d’attualità politica con qualche incursione su temi di varia umanità, da internet, alla letteratura, al cinema, ai comportamenti umani, alla filosofia. Tutto sommato, devo dire che almeno nei primi tre anni ha rappresentato una bella esperienza e mi ha permesso di entrare in contatto con tante persone anche se solo virtualmente, senza contare che in successione ne ho aperti altri due  “La Città di Is”, dedicato ai misteri della storia e dell'archeologia, all'esplorazione dello spazio e all'ufologia, e  “Minimalia”, dal diario personale alla raccolta di notizie curiose.

Purtroppo dopo i primi anni di entusiasmo e, in particolare, dopo l'avvento di Facebook, gli aggiornamenti sono diventati sempre più sporadici fino al punto che mi ero quasi dimenticata di avere un blog, anzi dei blog.
Negli ultimi tempi però mi era venuta l’idea di ricominciare, magari con un  taglio diverso, anche perché Facebook è troppo dispersivo e non permette di ritrovare immediatamente quanto si è scritto, anche dopo l'inserimento del "timeline" o diario, senza contare che non è fatto per approfondire gli argomenti, quanto per colloquiare, e ha una connotazione estemporanea e talvolta giocosa, non che il blog debba essere serioso e prolisso, che altrimenti non ti legge nessuno.

Forse non mi sarei decisa mai se non avessi ricevuto comunicazione che Splinder avrebbe chiuso e che c’era tempo fino al 31 gennaio per salvare i blog ospitati; allora  ho pensato che non potevo perdere tutto quello che avevo scritto negli anni, perché, anche se il valore letterario e giornalistico è discutibile, si tratta sempre della storia di un periodo (vista da me).

Mi è sempre piaciuto commentare o almeno annotare gli avvenimenti, da quelli più personali a quelli di portata generale. Ovviamente in passato utilizzavo la carta. Oggi ho ancora un’agenda cartacea, ma non ci scrivo quasi più. Penso con terrore a cosa accadrebbe se mi si guastasse all’improvviso uno dei miei due computer o anche se solo perdessi il cellulare (non che non si possa perdere un’agenda cartacea). Cerco di salvare i documenti più importanti  su memorie esterne, ma spesso non ricordo dove ho messo quello o quell’altro “file”. Ora per fortuna ho scoperto “Evernote”  e l’ho scaricato dappertutto in modo da avere sempre a disposizione le note più importanti. Purtroppo però tutte queste piattaforme sono soggette a variazioni e, come nel caso di Splinder, possono chiudere e allora i problemi di trasloco non sono indifferenti. 

Certo che negli ultimi anni il mondo è cambiato notevolmente. Ma cosa succederebbe se improvvisamente, come del resto è stato ipotizzato, per attività solari eccezionali, o per altri motivi, si verificasse un black-out generale? La nostra civiltà tecnologicamente avanzata sta  diventando sempre più vulnerabile.