mercoledì 23 giugno 2004

Le cause delle sconfitte: sempre esterne - Miracoli

Sono diversi giorni che non scrivo niente, perché sono stata altrimenti occupata e la sera troppo stanca per aggiornare il blog.
Dunque cosa è successo in questi giorni, a prescindere dalla situazione in Iraq di cui stasera non ho tempo di parlare.

Sconfitte
Berlusconi ha perso le elezioni europee e amministrative, ma poi non di tanto. Del resto l’opposizione continua ad essere priva di leader e soprattutto di idee. Certo votare per Prodi che non ci fa fare una grande figura in Europa (e finalmente sta chiudendo il mandato), che non ha alcun carisma, cui si adatta bene il soprannome mortadella e che comunque è un democristiano “doc” e si vede anche dalla faccia non è esaltante. Manca un partito della sinistra democratica, laica, progressista, alle europee si è presentato un coacervo di soggetti mal assortiti nell’Ulivo che hanno subito ricominciato a litigare dopo il voto.
Così lo zoccolo duro della sinistra ha votato Rifondazione e Comunisti Italiani, i progressisti laici forse sono rimasti a casa o hanno votato Ulivo “obtorto collo” o i radicali nonostante il filoamericanismo viscerale. Solo i cattocomunismi hanno potuto votare con convinzione. Del resto l’ulivo è un simbolo chiesastico. E comunque sarebbe l’ora di farla finita con tutte queste botaniche uscite dalla crisi della cosiddetta prima Repubblica a cominciare dalla Margherita che raccoglie i voti degli ex – DC che non sono passati alla destra. Peraltro i cattolici di sinistra mi sono sempre stati cordialmente antipatici, anche più di quelli di destra.
Ad ogni modo il premier sconfitto è un po’ incazzato e denuncia brogli a danno di Forza Italia, perché nei seggi la sinistra disporrebbe “di un esercito di professionisti” che gli avrebbero annullato migliaia di voti, mentre “i nostri sono dei dilettanti e vengono fatti fessi”!
Per la mia esperienza a livello locale mi sembra che oggi un esercito di rappresentanti di lista, per quanto fessi, li abbia proprio la destra o per lo meno ne mandi in campo tanti nelle zone cosiddette rosse.
Ad ogni modo chi perde deve sempre trovare della cause esterne.
A livello locale ci saranno probabilmente ricorsi sia da parte della destra che della sinistra a causa di qualche manciata di voti mal attribuiti da qualche distratto presidente di seggio (4 su 101 seggi) che non credo possano cambiare molto la situazione di chi è stato “trombato”.
Situazione analoga nel calcio. Ci hanno cacciato dagli "europei" e la nazione in lutto se la prende con il  "due a due" tra svedesi e danesi, forse concordato tra le due squadre. Può essere. Resta il fatto che la squadra sembra avere mal giocato e se avessimo vinto la partita con la Danimarca non ci avrebbero eliminato.

Miracoli!
Infine una nota di colore che comunque dimostra il livello non troppo alto della nostra classe dirigente.
A Genova, alcuni giorni fa una donna, presunta veggente, probabilmente isterica, avrebbe visto comparire il volto di Padre Pio sulla statua del Cristo degli Abissi, che in attesa di essere ricollocata nella sua destinazione originaria, la baia di San Fruttuoso, si trovava in mostra in una saletta della Regione Liguria. Non siamo nel profondo Sud, eppure si verifica un caso di isteria collettiva: lo vedono anche altri, la gente sviene, anche perché la saletta è piccola e ci fa caldo. Accorre il vescovo, e passi, anche se la chiesa in certi casi dovrebbe comunque essere più cauta, ma, cosa ancora più grave, il presidente della regione Sandro Biasotti si sente in dovere di dichiarare: ''Credo che la mia presenza per un' ora nella sala dove la statua è esposta fosse doverosa trattandosi della sede della Regione Liguria investita di un avvenimento riconosciuto comunque dalla stragrande maggioranza dei presenti, compreso il sottoscritto''.!

sabato 12 giugno 2004

PRO-MEMORIA ELETTORALE



L'avete ricevuto tutti l'sms della Presidenza del Consiglio dei Ministri?

E ricordatevi di farvi rifare la tessera elettorale che avete perso! E POI NON INCAZZATEVI SE ALL'UFFICIO ELETTORALE C'E' LA FILA. LA TESSERA L'AVETE PERSA VOI!

Anche se non li voterò, il manifesto è carino



venerdì 11 giugno 2004

Divagazioni sul voto e altro

Settimana terribile. Il mio computer è continuamente assediato dai virus e ultimamente non riuscivo più ad aggiornare Norton (ma serve a qualcosa?). Finalmente, di consiglio in consiglio, di forum in forum, sono riuscita a capire come farlo ripartire, senza chiamare il tecnico. Devo dire che non è semplice districarsi tra le istruzioni fornite dai ragazzini in merito, magari saltano dei passaggi che per loro sono scontati, ma non per quelli della mia generazione. Poi è scoppiato il caldo ed io dopo due giorni già non lo sopporto più, tenuto conto che per me la temperatura ideale è di 21 gradi. Inoltre sono molto impegnata con il mio lavoro che comprende, tra l’altro, le attività preparatorie delle elezioni e questa settimana si stanno raggiungendo punte massime di tensione, anche perché la Prefettura ci manda i materiali con lentezza esasperante. E il peggio deve ancora venire, un “tour de force” da sabato 12 a lunedì 14, comprendente anche la notte tra domenica e lunedì. Poi vado in ferie, almeno una settimana, mare o terme, perché mi devo riposare e ristrutturare (ad una certa età bisogna fare il tagliando!)
E, a proposito di elezioni, non so per chi votare. Pazienza per le elezioni provinciali di cui mi importa il giusto, mi dispiace però per le elezioni europee. Purtroppo non esiste il partito per il quale voterei con convinzione: un partito liberaldemocratico, laico, progressista, europeista, ma anche nazionalista, né filoamericano né antiamericano, neutralista, che non vuol dire pacifista ad oltranza, ma sempre attento agli interessi nazionali nell’ambito dell’Unione Europea, un partito che si ponga come obiettivi la tutela dei diritti civili, la salvaguardia dell’ambiente, ma anche il benessere sociale, e che ritenga valori fondamentali per la crescita del paese, la cultura, la scuola, la ricerca.
Voterei i radicali per la laicità e l’impegno in favore dei diritti civili, ma li sento troppo svisceratamente filoamericani, ultimamente parlano addirittura di Stati Uniti d’Europa e d’America, come se tra le due sponde dell’Atlantico non ci fossero interessi divergenti. Ho persino fatto un pensierino sul partitino di Sgarbi, che dà garanzie in ordine alla laicità e all’attenzione ai valori culturali, ma sulla politica estera mi sembra che siamo sulla linea filoamericana dei radicali. Quanto al centro-sinistra se non riesce ad esprimere altro leader che Prodi non merita il voto. Prodi proprio non lo sopporto, democristiano era e democristiano rimane, non ha carisma, e anche come Presidente della Commissione Europea non ha ricevuto a livello internazionale giudizi molto lusinghieri e un voto per uno qualsiasi dei partiti ulivisti è un voto al democristiano Prodi. Peraltro mi risulta che alcuni esponenti della Margherita siedono nel Parlamento europeo nel gruppo del PPE (Partito Popolare Europeo) dove stanno anche Forza Italia e UDC. Lascio perdere i partiti minori come l’anacronistica Rifondazione.
Ad ogni modo non ho nessuna convinzione e probabilmente deciderò all’ultimo momento, sulla soglia del seggio.
Qualcuno mi dà un consiglio in merito? Secondo voi quale partito si può aggiudicare la palma del meno peggio?

domenica 6 giugno 2004

Sbarco in Normandia - E Berlusconi resta a casa



Dopo la visita al suo fedelissimo, Bush è ripartito alla volta della Normandia dove si terranno le celebrazioni in memoria del D-Day alla presenza di oltre 20 capi di stato e di governo, tra cui - per la prima volta - anche del cancelliere tedesco, Gerhard Schroeder. Le celebrazioni saranno anche occasione per colloqui importanti che rappresentano il vero motivo del viaggio del Presidente USA in Europa che sembra essere già stato coronato da successo con il si francese alla risoluzione ONU sull’Iraq che sarà annunciato nei prossimi giorni, probabilmente al G8 di Sea Island.
Berlusconi invece non ha ricevuto l’invito. Ora nessuno avrebbe potuto dire niente se alle celebrazioni per i sessant’anni dello sbarco alleato in Normandia anche la Germania non fosse stata invitata, ma invece la presenza di Schroeder rende particolarmente offensivo il mancato invito.
Sembra che ci siano state molte trattative diplomatiche e che il nostro abbia sollecitato l’intervento di Bush e di Putin, ma non c’è stato niente da fare e lui se l’è presa con le “feluche”.
Ma ci sarà pure un motivo per cui riceviamo sempre il solito trattamento? Certo avrà anche contato il fatto che Berlusconi non sta simpatico a Chirac, ma gli avversari seri si trattano con rispetto. Sarà un caso, ma i nostri governanti, e non mi riferisco solo a Berlusconi, sono sempre considerati un tantino meno degni degli altri. Questa è una cosa molto spiacevole anche perché, se è vero che i popoli hanno i governanti che si meritano, le riflessioni che si possono fare in merito non sono esaltanti.

giovedì 3 giugno 2004

La visita di Bush

La visita di Bush è assolutamente inopportuna in questo momento.
E’ giusto ricordare che 60 anni fa l’esercito americano insieme a quelli dei paesi alleati (non bisogna dimenticarlo) liberò l’Europa dal nazismo, ma questo non era il momento più opportuno per una visita nel nostro paese del presidente degli Stati Uniti la cui politica non è approvata dalla gran parte dell’opinione pubblica. Peraltro mi piacerebbe sapere quanto costeranno allo Stato le necessarie misure di sicurezza.
Ritengo pertanto giusto manifestare contro, ovviamente in maniera pacifica.
Non mi sono sembrate invece opportune le manifestazioni di protesta svoltesi ieri nell’ambito della festa della Repubblica.
Non mi piace quella sinistra che ritiene di dover lasciare i concetti di patria e nazione alla destra in genere e, in particolare, a leaders post (?)-fascisti, ministri col fazzoletto verde e nemici di Roma capitale.
Quanto a Bush, in un'intervista al settimanale francese "Paris Match", si mette nei panni degli iracheni e fa una clamorosa ammissione: capisce che possano prendere le armi contro le forze di occupazione. “I kamizaze sono tutti terroristi ma altri combattenti non lo sono “- afferma il presidente americano. “Non sopportano di essere occupati. Né io né nessun altro vorremmo essere al loro posto. Io stesso non sopporterei che il mio paese fosse occupato”.
Ma allora i “liberatori” sono occupanti per ammissione stessa del capo delle forze di occupazione?

mercoledì 23 giugno 2004

Le cause delle sconfitte: sempre esterne - Miracoli

Sono diversi giorni che non scrivo niente, perché sono stata altrimenti occupata e la sera troppo stanca per aggiornare il blog.
Dunque cosa è successo in questi giorni, a prescindere dalla situazione in Iraq di cui stasera non ho tempo di parlare.

Sconfitte
Berlusconi ha perso le elezioni europee e amministrative, ma poi non di tanto. Del resto l’opposizione continua ad essere priva di leader e soprattutto di idee. Certo votare per Prodi che non ci fa fare una grande figura in Europa (e finalmente sta chiudendo il mandato), che non ha alcun carisma, cui si adatta bene il soprannome mortadella e che comunque è un democristiano “doc” e si vede anche dalla faccia non è esaltante. Manca un partito della sinistra democratica, laica, progressista, alle europee si è presentato un coacervo di soggetti mal assortiti nell’Ulivo che hanno subito ricominciato a litigare dopo il voto.
Così lo zoccolo duro della sinistra ha votato Rifondazione e Comunisti Italiani, i progressisti laici forse sono rimasti a casa o hanno votato Ulivo “obtorto collo” o i radicali nonostante il filoamericanismo viscerale. Solo i cattocomunismi hanno potuto votare con convinzione. Del resto l’ulivo è un simbolo chiesastico. E comunque sarebbe l’ora di farla finita con tutte queste botaniche uscite dalla crisi della cosiddetta prima Repubblica a cominciare dalla Margherita che raccoglie i voti degli ex – DC che non sono passati alla destra. Peraltro i cattolici di sinistra mi sono sempre stati cordialmente antipatici, anche più di quelli di destra.
Ad ogni modo il premier sconfitto è un po’ incazzato e denuncia brogli a danno di Forza Italia, perché nei seggi la sinistra disporrebbe “di un esercito di professionisti” che gli avrebbero annullato migliaia di voti, mentre “i nostri sono dei dilettanti e vengono fatti fessi”!
Per la mia esperienza a livello locale mi sembra che oggi un esercito di rappresentanti di lista, per quanto fessi, li abbia proprio la destra o per lo meno ne mandi in campo tanti nelle zone cosiddette rosse.
Ad ogni modo chi perde deve sempre trovare della cause esterne.
A livello locale ci saranno probabilmente ricorsi sia da parte della destra che della sinistra a causa di qualche manciata di voti mal attribuiti da qualche distratto presidente di seggio (4 su 101 seggi) che non credo possano cambiare molto la situazione di chi è stato “trombato”.
Situazione analoga nel calcio. Ci hanno cacciato dagli "europei" e la nazione in lutto se la prende con il  "due a due" tra svedesi e danesi, forse concordato tra le due squadre. Può essere. Resta il fatto che la squadra sembra avere mal giocato e se avessimo vinto la partita con la Danimarca non ci avrebbero eliminato.

Miracoli!
Infine una nota di colore che comunque dimostra il livello non troppo alto della nostra classe dirigente.
A Genova, alcuni giorni fa una donna, presunta veggente, probabilmente isterica, avrebbe visto comparire il volto di Padre Pio sulla statua del Cristo degli Abissi, che in attesa di essere ricollocata nella sua destinazione originaria, la baia di San Fruttuoso, si trovava in mostra in una saletta della Regione Liguria. Non siamo nel profondo Sud, eppure si verifica un caso di isteria collettiva: lo vedono anche altri, la gente sviene, anche perché la saletta è piccola e ci fa caldo. Accorre il vescovo, e passi, anche se la chiesa in certi casi dovrebbe comunque essere più cauta, ma, cosa ancora più grave, il presidente della regione Sandro Biasotti si sente in dovere di dichiarare: ''Credo che la mia presenza per un' ora nella sala dove la statua è esposta fosse doverosa trattandosi della sede della Regione Liguria investita di un avvenimento riconosciuto comunque dalla stragrande maggioranza dei presenti, compreso il sottoscritto''.!

sabato 12 giugno 2004

PRO-MEMORIA ELETTORALE



L'avete ricevuto tutti l'sms della Presidenza del Consiglio dei Ministri?

E ricordatevi di farvi rifare la tessera elettorale che avete perso! E POI NON INCAZZATEVI SE ALL'UFFICIO ELETTORALE C'E' LA FILA. LA TESSERA L'AVETE PERSA VOI!

Anche se non li voterò, il manifesto è carino



venerdì 11 giugno 2004

Divagazioni sul voto e altro

Settimana terribile. Il mio computer è continuamente assediato dai virus e ultimamente non riuscivo più ad aggiornare Norton (ma serve a qualcosa?). Finalmente, di consiglio in consiglio, di forum in forum, sono riuscita a capire come farlo ripartire, senza chiamare il tecnico. Devo dire che non è semplice districarsi tra le istruzioni fornite dai ragazzini in merito, magari saltano dei passaggi che per loro sono scontati, ma non per quelli della mia generazione. Poi è scoppiato il caldo ed io dopo due giorni già non lo sopporto più, tenuto conto che per me la temperatura ideale è di 21 gradi. Inoltre sono molto impegnata con il mio lavoro che comprende, tra l’altro, le attività preparatorie delle elezioni e questa settimana si stanno raggiungendo punte massime di tensione, anche perché la Prefettura ci manda i materiali con lentezza esasperante. E il peggio deve ancora venire, un “tour de force” da sabato 12 a lunedì 14, comprendente anche la notte tra domenica e lunedì. Poi vado in ferie, almeno una settimana, mare o terme, perché mi devo riposare e ristrutturare (ad una certa età bisogna fare il tagliando!)
E, a proposito di elezioni, non so per chi votare. Pazienza per le elezioni provinciali di cui mi importa il giusto, mi dispiace però per le elezioni europee. Purtroppo non esiste il partito per il quale voterei con convinzione: un partito liberaldemocratico, laico, progressista, europeista, ma anche nazionalista, né filoamericano né antiamericano, neutralista, che non vuol dire pacifista ad oltranza, ma sempre attento agli interessi nazionali nell’ambito dell’Unione Europea, un partito che si ponga come obiettivi la tutela dei diritti civili, la salvaguardia dell’ambiente, ma anche il benessere sociale, e che ritenga valori fondamentali per la crescita del paese, la cultura, la scuola, la ricerca.
Voterei i radicali per la laicità e l’impegno in favore dei diritti civili, ma li sento troppo svisceratamente filoamericani, ultimamente parlano addirittura di Stati Uniti d’Europa e d’America, come se tra le due sponde dell’Atlantico non ci fossero interessi divergenti. Ho persino fatto un pensierino sul partitino di Sgarbi, che dà garanzie in ordine alla laicità e all’attenzione ai valori culturali, ma sulla politica estera mi sembra che siamo sulla linea filoamericana dei radicali. Quanto al centro-sinistra se non riesce ad esprimere altro leader che Prodi non merita il voto. Prodi proprio non lo sopporto, democristiano era e democristiano rimane, non ha carisma, e anche come Presidente della Commissione Europea non ha ricevuto a livello internazionale giudizi molto lusinghieri e un voto per uno qualsiasi dei partiti ulivisti è un voto al democristiano Prodi. Peraltro mi risulta che alcuni esponenti della Margherita siedono nel Parlamento europeo nel gruppo del PPE (Partito Popolare Europeo) dove stanno anche Forza Italia e UDC. Lascio perdere i partiti minori come l’anacronistica Rifondazione.
Ad ogni modo non ho nessuna convinzione e probabilmente deciderò all’ultimo momento, sulla soglia del seggio.
Qualcuno mi dà un consiglio in merito? Secondo voi quale partito si può aggiudicare la palma del meno peggio?

domenica 6 giugno 2004

Sbarco in Normandia - E Berlusconi resta a casa



Dopo la visita al suo fedelissimo, Bush è ripartito alla volta della Normandia dove si terranno le celebrazioni in memoria del D-Day alla presenza di oltre 20 capi di stato e di governo, tra cui - per la prima volta - anche del cancelliere tedesco, Gerhard Schroeder. Le celebrazioni saranno anche occasione per colloqui importanti che rappresentano il vero motivo del viaggio del Presidente USA in Europa che sembra essere già stato coronato da successo con il si francese alla risoluzione ONU sull’Iraq che sarà annunciato nei prossimi giorni, probabilmente al G8 di Sea Island.
Berlusconi invece non ha ricevuto l’invito. Ora nessuno avrebbe potuto dire niente se alle celebrazioni per i sessant’anni dello sbarco alleato in Normandia anche la Germania non fosse stata invitata, ma invece la presenza di Schroeder rende particolarmente offensivo il mancato invito.
Sembra che ci siano state molte trattative diplomatiche e che il nostro abbia sollecitato l’intervento di Bush e di Putin, ma non c’è stato niente da fare e lui se l’è presa con le “feluche”.
Ma ci sarà pure un motivo per cui riceviamo sempre il solito trattamento? Certo avrà anche contato il fatto che Berlusconi non sta simpatico a Chirac, ma gli avversari seri si trattano con rispetto. Sarà un caso, ma i nostri governanti, e non mi riferisco solo a Berlusconi, sono sempre considerati un tantino meno degni degli altri. Questa è una cosa molto spiacevole anche perché, se è vero che i popoli hanno i governanti che si meritano, le riflessioni che si possono fare in merito non sono esaltanti.

giovedì 3 giugno 2004

La visita di Bush

La visita di Bush è assolutamente inopportuna in questo momento.
E’ giusto ricordare che 60 anni fa l’esercito americano insieme a quelli dei paesi alleati (non bisogna dimenticarlo) liberò l’Europa dal nazismo, ma questo non era il momento più opportuno per una visita nel nostro paese del presidente degli Stati Uniti la cui politica non è approvata dalla gran parte dell’opinione pubblica. Peraltro mi piacerebbe sapere quanto costeranno allo Stato le necessarie misure di sicurezza.
Ritengo pertanto giusto manifestare contro, ovviamente in maniera pacifica.
Non mi sono sembrate invece opportune le manifestazioni di protesta svoltesi ieri nell’ambito della festa della Repubblica.
Non mi piace quella sinistra che ritiene di dover lasciare i concetti di patria e nazione alla destra in genere e, in particolare, a leaders post (?)-fascisti, ministri col fazzoletto verde e nemici di Roma capitale.
Quanto a Bush, in un'intervista al settimanale francese "Paris Match", si mette nei panni degli iracheni e fa una clamorosa ammissione: capisce che possano prendere le armi contro le forze di occupazione. “I kamizaze sono tutti terroristi ma altri combattenti non lo sono “- afferma il presidente americano. “Non sopportano di essere occupati. Né io né nessun altro vorremmo essere al loro posto. Io stesso non sopporterei che il mio paese fosse occupato”.
Ma allora i “liberatori” sono occupanti per ammissione stessa del capo delle forze di occupazione?