Cosa sta facendo Fini, a cosa mira? Prima propone il voto agli extracomunitari, poi, durante la recente visita in Israele, all'uscita dal museo dell'olocausto con la kippah in testa liquida il fascismo e il duce, addirittura afferma che il fascismo è il male assoluto. Ma se solo pochi anni fa definiva Mussolini il più grande statista del novecento? Una virata di questo tipo non è credibile. Se il personaggio fosse sincero dovrebbe essere in una crisi personale e morale spaventosa. In realtà sta facendo sfoggio del più vieto opportunismo. Perderà un po' di voti della sua base, cosa da poco se l'obiettivo è soffiare il posto a Berlusconi presentandosi quale leader di una destra moderna e rispettabile che ha tagliato i ponti con il fascismo, almeno nell'esteriorità e nelle dichiarazioni ufficiali, la sostanza poi è un'altra cosa. Il fascismo nella sua accezione storica non si potrà mai ripresentare, ma ci sono altri tipi di fascismo o comunque di governo autoritario purtroppo ancora possibili.
E sembra ci sia ancora una propensione degli italiani per l'autoritarismo. Non si può infatti disconoscere che in Italia, fascismo, clericalismo, comunismo, abbiano avuto più seguaci che il liberalismo. Viene in mente la battuta di Flaiano sui fascisti che si dividerebbero in due categorie: i fascisti e gli antifascisti. Lo scrittore sosteneva infatti una predisposizione naturale degli italiani per il fascismo(non per niente lo hanno inventato): un fascismo caratteriale che ci contraddistinguerebbe.
Ma se la sinistra teme che a realizzare un governo autoritario di questo tipo, possa essere Berlusconi, a mio parere, con tutto quello che se ne può dire, il personaggio non è pericoloso in questo senso. Fini si.
Intanto la Mussolini, che non ha gradito la liquidazione del fascismo e del nonno, esce da Alleanza Nazionale, accusa Fini di tradimento e afferma ''Fini e' il male assoluto in An: dal partito non ha avuto una cambiale in bianco, ma va avanti da solo. In An - conclude - sono anestetizzati e narcotizzati''.
Ma il vicepremier torna sulla scelta fatta e afferma: " Sin dal '93 valori come l'antifascismo, inteso come difesa della libertà , sono condivisi da tutti anche dalla destra, nel '93 abbiamo reciso in modo netto i legami col passato". Molti di noi dovevano essere distratti, perché non ce ne eravamo accorti.
Ad ogni modo, considerato che Fini ha anche definito il 25 aprile una data fondante della storia repubblicana, perché segna la nascita della democrazia, se alle celebrazioni ufficiali che ricordano quella data negli ultimi anni è stata notata l'assenza di Berlusconi che, associando la Resistenza al comunismo, viene colto da allergia, sicuramente l'anno prossimo si potrà contare sulla presenza del vice-premier.
Va bene l'opportunismo, ma questa sembra follia, la follia del nuovo millennio?