domenica 8 giugno 2003

"Perché a te il passaporto?"

 "Come si fa a vivere in un posto dove c'è un solo giornale e un solo partito?" mi dice a voce bassa una giovane dottoressa passeggiando sulla spiaggia di Guanabo "E dove la televisione trasmette solo salsa e i discorsi del Leader Maximo? Come si fa a mettere in carcere 78 intellettuali colpevoli solo di cercare un'apertura, uno spiraglio? E fucilare tre persone solo perché cercano di scappare? Ma perché tutti vogliamo scappare da Cuba? Per te è facile espatriare, basta chiedere un passaporto. Per me resta un sogno proibito. Anche se avessi i soldi per il biglietto non mi darebbero il permesso, perché la mia specializzazione è considerata "strategica". Il mio capo è stato invitato dall'Ospedale di Careggi a un corso di altissima specializzazione, con una borsa di studio pagata dall'italia. A sua moglie, pure medico, non hanno dato il permesso, perché non avevano figli da lasciare qui. Non gliel'hanno mica negato ufficialmente. Qui a Cuba c'è tutto un modo obliquo di perdere le carte, di far ritardare i permessi. Fatto sta che a due coniugi non danno mai contemporaneamente il permesso di espatrio, se non hanno figli da lasciare in ostaggio.

Io non vorrei mai lasciare Cuba per sempre. Ma qui ti viene la claustrofobia. Capisci perché c'è tutta questa corsa a sposare lo straniero, anche se è vecchio e brutto? Qualsiasi cosa pur di andarsene.

E poi cosa credi, che a Cuba non ci sia razzismo? C'è, c'è. La vedi questa pelle nera? Non hai idea di quante umiliazioni mi costi." 


Preso per par condicio da: : http://kubakuba.splinder.it/  
Postato da Aless e Lux

5 commenti:

  1. Cose note, ma fanno ulteriormente riflettere che il cosidetto "socialismo realizzato" è affondato soprattutto per sua stessa mano. A quando il naufragio di Cuba?

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  2. Ho visto il tuo sito... tranne la musica di Enya, che non mastico...

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  3. mmmmmmmmmmm.................mi fa male leggere questo, ma capisco .... e ritengo giusto pubblicare.Ciao con affetto

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  4. Purtroppo occorre prendere atto che Cuba è una dittatura soffocante, anche se sotto alcuni aspetti, la scuola, la salute pubblica, il regime ha ottenuto dei successi.
    La rivoluzione cubana fu un esperimento originale che avrebbe potuto avere sviluppi interessanti, forse se solo la collocazione geografica del paese fosse stata diversa. Ma purtroppo, situata a pochi chilometri dagli Stati Uniti, la Cuba di Castro fu vissuta come pericolo dal potente vicino che ebbe modo di considerare "filocomuniste" le riforme del nuovo regime che all'inizio comunista non era. Questo spinse Cuba ad allearsi con l'Unione Sovietica e a importare sul proprio suolo il "comunismo reale". Anche dopo la fine della guerra fredda le cose non sono migliorate. Cuba si sente accerchiata e reagisce nel modo peggiore.

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domenica 8 giugno 2003

"Perché a te il passaporto?"

 "Come si fa a vivere in un posto dove c'è un solo giornale e un solo partito?" mi dice a voce bassa una giovane dottoressa passeggiando sulla spiaggia di Guanabo "E dove la televisione trasmette solo salsa e i discorsi del Leader Maximo? Come si fa a mettere in carcere 78 intellettuali colpevoli solo di cercare un'apertura, uno spiraglio? E fucilare tre persone solo perché cercano di scappare? Ma perché tutti vogliamo scappare da Cuba? Per te è facile espatriare, basta chiedere un passaporto. Per me resta un sogno proibito. Anche se avessi i soldi per il biglietto non mi darebbero il permesso, perché la mia specializzazione è considerata "strategica". Il mio capo è stato invitato dall'Ospedale di Careggi a un corso di altissima specializzazione, con una borsa di studio pagata dall'italia. A sua moglie, pure medico, non hanno dato il permesso, perché non avevano figli da lasciare qui. Non gliel'hanno mica negato ufficialmente. Qui a Cuba c'è tutto un modo obliquo di perdere le carte, di far ritardare i permessi. Fatto sta che a due coniugi non danno mai contemporaneamente il permesso di espatrio, se non hanno figli da lasciare in ostaggio.

Io non vorrei mai lasciare Cuba per sempre. Ma qui ti viene la claustrofobia. Capisci perché c'è tutta questa corsa a sposare lo straniero, anche se è vecchio e brutto? Qualsiasi cosa pur di andarsene.

E poi cosa credi, che a Cuba non ci sia razzismo? C'è, c'è. La vedi questa pelle nera? Non hai idea di quante umiliazioni mi costi." 


Preso per par condicio da: : http://kubakuba.splinder.it/  
Postato da Aless e Lux

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  1. Cose note, ma fanno ulteriormente riflettere che il cosidetto "socialismo realizzato" è affondato soprattutto per sua stessa mano. A quando il naufragio di Cuba?

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  2. Ho visto il tuo sito... tranne la musica di Enya, che non mastico...

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  3. mmmmmmmmmmm.................mi fa male leggere questo, ma capisco .... e ritengo giusto pubblicare.Ciao con affetto

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  4. Purtroppo occorre prendere atto che Cuba è una dittatura soffocante, anche se sotto alcuni aspetti, la scuola, la salute pubblica, il regime ha ottenuto dei successi.
    La rivoluzione cubana fu un esperimento originale che avrebbe potuto avere sviluppi interessanti, forse se solo la collocazione geografica del paese fosse stata diversa. Ma purtroppo, situata a pochi chilometri dagli Stati Uniti, la Cuba di Castro fu vissuta come pericolo dal potente vicino che ebbe modo di considerare "filocomuniste" le riforme del nuovo regime che all'inizio comunista non era. Questo spinse Cuba ad allearsi con l'Unione Sovietica e a importare sul proprio suolo il "comunismo reale". Anche dopo la fine della guerra fredda le cose non sono migliorate. Cuba si sente accerchiata e reagisce nel modo peggiore.

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