sabato 21 giugno 2003

Fa sempre più caldo


L’estate dovrebbe cominciare il 21 giugno, ma quest’anno è arrivata con un mese di anticipo.

Per i prossimi giorni si prevede che le temperature raggiungeranno i 40 gradi.

L’anno 2002 è stato il secondo anno più caldo mai registrato (dopo il 1998) e il 2003 sembra intenzionato a superarlo.



Le cronache ricordano un clima particolarmente caldo tra il IX° e il XII° secolo, anche se allora non si registravano le temperature : in Inghilterra si coltiva la vite; i Vichinghi colonizzano la Groenlandia (terra verde) e raggiungono l’America.

Tuttavia gli esperti non hanno dubbi che il riscaldamento del pianeta verificatosi negli ultimi anni sia stato provocato dalle attività umane e in particolare dalle emissioni di gas serra. Non ci sono più dubbi che il pianeta è malato.

Un modo per evitare il disastro c’è: tagliare le emissioni di anidride carbonica investendo sull’energia solare.

Ma a cinque anni dalla firma del Protocollo di Kyoto, che avrebbe dovuto impegnare i Paesi industrializzati e quelli in economia di transizione (cioè l’Est europeo), responsabili di oltre il 70 per cento delle emissioni di gas serra, a ridurle del 5,2 per cento entro il 2012, siamo ancora al semplice e tormentato elenco delle buone intenzioni.

Gli Usa responsabili da soli del 25% dei gas nocivi rifiutano di ratificare il documento, mentre Australia e Russia ci stanno ancora pensando. Ma anche i Paesi che hanno già sottoscritto il protocollo sono lontani dagli impegni presi. Pertanto, se nulla cambierà, secondo l’International energy agency, entro il 2012, le emissioni potrebbero aumentare del 45 per cento.

E proprio in questi giorni si è letto sui giornali che il governo americano avrebbe fatto falsificare ( e ci risiamo con le falsificazioni) un documento sulle conseguenze delle emissioni di gas serra.

Ma rischiare la catastrofe ambientale per ragioni economiche ha un senso? Chi governa non si ricorda mai che di pianeti in cui vivere ne abbiamo uno solo?

2 commenti:

  1. Concordo con le tue preoccupazioni: la liberalizzazione selvaggia del mercato apporta numerose storture, non ultime quelle ecologiche e sociali. Tutto, riguardo al profitto facile ed immediato, passa in secondo piano. In sostanza si traducono in operazioni di corto respiro. Pensiamo ad esempio alla sicurezza degli aerei: oggi si cerca, con indubbie ragioni la sicurezza contro il terrorismo, ma si pensa molto meno alla sicurezza strutturale del mezzo, con il risultato che quello che non fa il terrorismo lo potrebbe fare la voluta e "conveniente" sciatteria. E' vero che, guardando indietro nel nostro passato, ci sono stati sempre notevoli mutamenti del clima, ad es. in alcuni periodi dell'antica Roma, l'inverno il Tevere ghiacciava, mentre l'allora lussureggiante Nordafrica era anche il granaio dell'Impero. Tuttavia penso anch'io che i mutamenti attuali non siano solo ciclici, ma siano anche il frutto avvelenato del distorto sviluppo industriale prima e tecnologico poi, del Nord del mondo.
    Ciao
    COG

    RispondiElimina
  2. COG, forse mi puoi aiutare, mi potresti rintracciare un libro musicale alla Nazionale di Firenze?
    ciao Aless

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sabato 21 giugno 2003

Fa sempre più caldo


L’estate dovrebbe cominciare il 21 giugno, ma quest’anno è arrivata con un mese di anticipo.

Per i prossimi giorni si prevede che le temperature raggiungeranno i 40 gradi.

L’anno 2002 è stato il secondo anno più caldo mai registrato (dopo il 1998) e il 2003 sembra intenzionato a superarlo.



Le cronache ricordano un clima particolarmente caldo tra il IX° e il XII° secolo, anche se allora non si registravano le temperature : in Inghilterra si coltiva la vite; i Vichinghi colonizzano la Groenlandia (terra verde) e raggiungono l’America.

Tuttavia gli esperti non hanno dubbi che il riscaldamento del pianeta verificatosi negli ultimi anni sia stato provocato dalle attività umane e in particolare dalle emissioni di gas serra. Non ci sono più dubbi che il pianeta è malato.

Un modo per evitare il disastro c’è: tagliare le emissioni di anidride carbonica investendo sull’energia solare.

Ma a cinque anni dalla firma del Protocollo di Kyoto, che avrebbe dovuto impegnare i Paesi industrializzati e quelli in economia di transizione (cioè l’Est europeo), responsabili di oltre il 70 per cento delle emissioni di gas serra, a ridurle del 5,2 per cento entro il 2012, siamo ancora al semplice e tormentato elenco delle buone intenzioni.

Gli Usa responsabili da soli del 25% dei gas nocivi rifiutano di ratificare il documento, mentre Australia e Russia ci stanno ancora pensando. Ma anche i Paesi che hanno già sottoscritto il protocollo sono lontani dagli impegni presi. Pertanto, se nulla cambierà, secondo l’International energy agency, entro il 2012, le emissioni potrebbero aumentare del 45 per cento.

E proprio in questi giorni si è letto sui giornali che il governo americano avrebbe fatto falsificare ( e ci risiamo con le falsificazioni) un documento sulle conseguenze delle emissioni di gas serra.

Ma rischiare la catastrofe ambientale per ragioni economiche ha un senso? Chi governa non si ricorda mai che di pianeti in cui vivere ne abbiamo uno solo?

2 commenti:

  1. Concordo con le tue preoccupazioni: la liberalizzazione selvaggia del mercato apporta numerose storture, non ultime quelle ecologiche e sociali. Tutto, riguardo al profitto facile ed immediato, passa in secondo piano. In sostanza si traducono in operazioni di corto respiro. Pensiamo ad esempio alla sicurezza degli aerei: oggi si cerca, con indubbie ragioni la sicurezza contro il terrorismo, ma si pensa molto meno alla sicurezza strutturale del mezzo, con il risultato che quello che non fa il terrorismo lo potrebbe fare la voluta e "conveniente" sciatteria. E' vero che, guardando indietro nel nostro passato, ci sono stati sempre notevoli mutamenti del clima, ad es. in alcuni periodi dell'antica Roma, l'inverno il Tevere ghiacciava, mentre l'allora lussureggiante Nordafrica era anche il granaio dell'Impero. Tuttavia penso anch'io che i mutamenti attuali non siano solo ciclici, ma siano anche il frutto avvelenato del distorto sviluppo industriale prima e tecnologico poi, del Nord del mondo.
    Ciao
    COG

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  2. COG, forse mi puoi aiutare, mi potresti rintracciare un libro musicale alla Nazionale di Firenze?
    ciao Aless

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