mercoledì 9 aprile 2003

La caduta di Bagdad




Bagdad è caduta prima di quanto si potesse pensare fino a qualche giorno fa, il regime di Saddam Hussein è finito.
La famosa guardia repubblicana non ha combattuto e si è praticamente dissolta. Non si sa se Saddam Hussein sia vivo o morto. Ma è probabile che sia stato lasciato fuggire. La fuga di Saddam e la dissoluzione di quanto restava dell'esercito iracheno, e soprattutto della famosa e temuta guardia repubblicana che avrebbe reso la battaglia di Bagdad una carneficina anche per il super tecnologico esercito americano, sono state oggetto di accordo tra le parti? Sono corsi dollari e diversi lasciapassare, per il rais e per i suoi fedelissimi?
Ancora non sappiamo, però è probabile.
Una dittatura è caduta e questo è solo il casuale effetto positivo di una guerra che  è  stata fatta per ben altri motivi, e mi dispiace per chi è in buona fede e crede che sia stata fatta per la libertà  del popolo iracheno che, incapace di governarsi (questo è vero, perché i fatti hanno dimostrato che manca qualsiasi forma di opposizione organizzata, se si escludono i Curdi, e questo è un altro discorso) passa da una dittatura ad un protettorato militare americano.
Quello che preoccupa è che la guerra all'Iraq è solo un episodio di un progetto ben più ampio che l'attuale leadership americana ha cominciato a realizzare, quello di costruire la "pax americana", che non è quanto di meglio ci si possa augurare per il futuro assetto del mondo.
Francia, Germania e Russia sono un po' contrariate perché oltre a perdere un bel po' di soldi a causa dei contratti con Saddam ormai divenuti carta straccia (e non è poco), a non avere ovviamente alcuna parte nella ricostruzione del paese, temono, giustamente, la "pax americana". 
Ma almeno all'amico Silvio, anche se non belligerante e assai poco visibile durante questa guerra, Bush riterrà  di dover concedere qualcosa nella ricostruzione?

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mercoledì 9 aprile 2003

La caduta di Bagdad




Bagdad è caduta prima di quanto si potesse pensare fino a qualche giorno fa, il regime di Saddam Hussein è finito.
La famosa guardia repubblicana non ha combattuto e si è praticamente dissolta. Non si sa se Saddam Hussein sia vivo o morto. Ma è probabile che sia stato lasciato fuggire. La fuga di Saddam e la dissoluzione di quanto restava dell'esercito iracheno, e soprattutto della famosa e temuta guardia repubblicana che avrebbe reso la battaglia di Bagdad una carneficina anche per il super tecnologico esercito americano, sono state oggetto di accordo tra le parti? Sono corsi dollari e diversi lasciapassare, per il rais e per i suoi fedelissimi?
Ancora non sappiamo, però è probabile.
Una dittatura è caduta e questo è solo il casuale effetto positivo di una guerra che  è  stata fatta per ben altri motivi, e mi dispiace per chi è in buona fede e crede che sia stata fatta per la libertà  del popolo iracheno che, incapace di governarsi (questo è vero, perché i fatti hanno dimostrato che manca qualsiasi forma di opposizione organizzata, se si escludono i Curdi, e questo è un altro discorso) passa da una dittatura ad un protettorato militare americano.
Quello che preoccupa è che la guerra all'Iraq è solo un episodio di un progetto ben più ampio che l'attuale leadership americana ha cominciato a realizzare, quello di costruire la "pax americana", che non è quanto di meglio ci si possa augurare per il futuro assetto del mondo.
Francia, Germania e Russia sono un po' contrariate perché oltre a perdere un bel po' di soldi a causa dei contratti con Saddam ormai divenuti carta straccia (e non è poco), a non avere ovviamente alcuna parte nella ricostruzione del paese, temono, giustamente, la "pax americana". 
Ma almeno all'amico Silvio, anche se non belligerante e assai poco visibile durante questa guerra, Bush riterrà  di dover concedere qualcosa nella ricostruzione?

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