martedì 8 aprile 2003

APPELLO



Migliaia di persone, fra cui Noam Chomsky e Arundhati Roy hanno diffuso e firmato questo appello:

“Credo nella pace e la giustizia.
Credo nella democrazia e nell'autonomia. Non credo che gli Stati Uniti né nessun altro paese debbano ignorare la volontà popolare e indebolire la legge internazionale, cercando di ottenere con la prepotenza e la corruzione voti nel Consiglio di Sicurezza.
Credo nell'internazionalismo. Mi oppongo a che qualunque nazione crei un network sempre più ampio di basi militari accumulando un immenso arsenale bellico senza uguali nel mondo.
Credo nell'equità. Non credo che gli USA né nessun altro paese debbano cercare di costruire un impero. Non credo che gli USA debbano controllare le riserve petrolifere del Medio Oriente in nome delle multinazionali americane e come una leva per ottenere il controllo politico su altri paesi.
Credo nella libertà. Mi oppongo ai regimi brutali in Iraq e in altri paesi ma anche alla nuova dottrina della 'guerra preventiva' che è garanzia di un conflitto permanente e molto pericoloso, ed è la ragione per cui gli Stati Uniti sono adesso considerati in tutto il mondo la maggiore minaccia per la pace. Sono a favore di una politica estera democratica che appoggi l'opposizione popolare all'imperialismo, alla dittatura e al fondamentalismo politico in tutte le sue forme. 

Credo nella solidarietà. Sono schierato/a a fianco di tutti i poveri e gli esclusi. Nonostante la massiccia disinformazione milioni di persone si oppongono ad una guerra ingiusta, illegale, immorale, e io voglio unire la mia voce alla loro. Sono schierato/a a fianco di tutti i leader religiosi e morali e i lavoratori di tutto il mondo, e con la stragrande maggioranza dei popoli di tutto il mondo.
Credo nella diversità. Sono a favore della fine del razzismo nei confronti degli immigrati e le persone di colore. Sono a favore della fine della repressione nel mio paese e all'estero.
Credo nella pace. Mi oppongo a questa guerra e alle condizioni, le mentalità e le istituzioni che alimentano e nutrono la guerra e l'ingiustizia.
Credo nella sostenibilità. Sono contro la distruzione delle foreste, della terra, dell'acqua, delle risorse ambientali e della biodiversità da cui dipende tutta la vita.
Credo nella giustizia. Sono contro le istituzioni economiche, politiche e culturali che promuovono una mentalità competitiva, contro le enormi disuguaglianze nella ricchezza e nel potere, contro il dominio delle multinazionali che arriva al punto da creare gli sweatshop e lavoratori-schiavi, contro il razzismo e le gerarchie sessuali e di genere.
Sono a favore di politiche che dirottino i fondi impiegati nelle spese militari e belliche verso la fornitura di servizi sanitari, istruzione, abitazioni e lavoro.
Sono a favore di un mondo le cui istituzioni politiche, economiche e sociali promuovano la solidarietà, favoriscano l'equità, massimizzino la partecipazione, celebrino la diversità e incoraggino la vera democrazia.
Credo nella pace e della giustizia e, inoltre, m'impegno a lottare per la pace e la giustizia.
Se un milione o più di nuove persone capiranno e firmeranno questa dichiarazione, avrà sicuramente delle ripercussioni nel breve e nel lungo periodo, contribuendo ad ampliare il nostro movimento e a conferirvi un tono positivo. Pensiamo quindi che sia un approccio che valga la pena di considerare. In ogni caso, dobbiamo organizzarci, organizzarci, organizzarci.... soprattutto coinvolgendo chi ancora non è organizzato". 



Firma l'appello qui.

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martedì 8 aprile 2003

APPELLO



Migliaia di persone, fra cui Noam Chomsky e Arundhati Roy hanno diffuso e firmato questo appello:

“Credo nella pace e la giustizia.
Credo nella democrazia e nell'autonomia. Non credo che gli Stati Uniti né nessun altro paese debbano ignorare la volontà popolare e indebolire la legge internazionale, cercando di ottenere con la prepotenza e la corruzione voti nel Consiglio di Sicurezza.
Credo nell'internazionalismo. Mi oppongo a che qualunque nazione crei un network sempre più ampio di basi militari accumulando un immenso arsenale bellico senza uguali nel mondo.
Credo nell'equità. Non credo che gli USA né nessun altro paese debbano cercare di costruire un impero. Non credo che gli USA debbano controllare le riserve petrolifere del Medio Oriente in nome delle multinazionali americane e come una leva per ottenere il controllo politico su altri paesi.
Credo nella libertà. Mi oppongo ai regimi brutali in Iraq e in altri paesi ma anche alla nuova dottrina della 'guerra preventiva' che è garanzia di un conflitto permanente e molto pericoloso, ed è la ragione per cui gli Stati Uniti sono adesso considerati in tutto il mondo la maggiore minaccia per la pace. Sono a favore di una politica estera democratica che appoggi l'opposizione popolare all'imperialismo, alla dittatura e al fondamentalismo politico in tutte le sue forme. 

Credo nella solidarietà. Sono schierato/a a fianco di tutti i poveri e gli esclusi. Nonostante la massiccia disinformazione milioni di persone si oppongono ad una guerra ingiusta, illegale, immorale, e io voglio unire la mia voce alla loro. Sono schierato/a a fianco di tutti i leader religiosi e morali e i lavoratori di tutto il mondo, e con la stragrande maggioranza dei popoli di tutto il mondo.
Credo nella diversità. Sono a favore della fine del razzismo nei confronti degli immigrati e le persone di colore. Sono a favore della fine della repressione nel mio paese e all'estero.
Credo nella pace. Mi oppongo a questa guerra e alle condizioni, le mentalità e le istituzioni che alimentano e nutrono la guerra e l'ingiustizia.
Credo nella sostenibilità. Sono contro la distruzione delle foreste, della terra, dell'acqua, delle risorse ambientali e della biodiversità da cui dipende tutta la vita.
Credo nella giustizia. Sono contro le istituzioni economiche, politiche e culturali che promuovono una mentalità competitiva, contro le enormi disuguaglianze nella ricchezza e nel potere, contro il dominio delle multinazionali che arriva al punto da creare gli sweatshop e lavoratori-schiavi, contro il razzismo e le gerarchie sessuali e di genere.
Sono a favore di politiche che dirottino i fondi impiegati nelle spese militari e belliche verso la fornitura di servizi sanitari, istruzione, abitazioni e lavoro.
Sono a favore di un mondo le cui istituzioni politiche, economiche e sociali promuovano la solidarietà, favoriscano l'equità, massimizzino la partecipazione, celebrino la diversità e incoraggino la vera democrazia.
Credo nella pace e della giustizia e, inoltre, m'impegno a lottare per la pace e la giustizia.
Se un milione o più di nuove persone capiranno e firmeranno questa dichiarazione, avrà sicuramente delle ripercussioni nel breve e nel lungo periodo, contribuendo ad ampliare il nostro movimento e a conferirvi un tono positivo. Pensiamo quindi che sia un approccio che valga la pena di considerare. In ogni caso, dobbiamo organizzarci, organizzarci, organizzarci.... soprattutto coinvolgendo chi ancora non è organizzato". 



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