venerdì 25 aprile 2003

25 APRILE


Partecipiamo alla seconda guerra mondiale quando i tedeschi sembrano vincere su tutti i fronti e Mussolini che, benché alleato di Hitler, aspetta gli eventi, decide che è giunto il momento di intervenire, perché ha bisogno di un milione di morti per sedere al tavolo della pace (per fortuna, altrimenti ce lo saremmo tenuto ben più di un ventennio e con lui anche il re che lo aveva chiamato al governo rifiutandosi di firmare uno stato d’assedio che le circostanze rendevano più che legittimo). Poi le cose vanno diversamente e quando tutto è perduto il re tratta l’armistizio e scappa nel Sud con tutto il governo, l’esercito si squaglia ingloriosamente con poche valorose eccezioni. Una figura ignominiosa. L’unico riscatto viene dalla guerra partigiana, in cui ci sono state anche zone d’ombra, azioni e personaggi discutibili, fascisti saltati dalla parte opposta all’ultimo momento, ma anche tante persone, di diversa fede politica, perché, quantunque i comunisti fossero i più organizzati, ci furono anche liberali, monarchici, cattolici, che combatterono e morirono per la libertà e la dignità del proprio paese. E ora qualcuno, che è anche il Presidente del Consiglio in carica, ma purtroppo non è solo lui a pensarla così, viene a dire che la colpa di tante rappresaglie nei confronti dei civili fu dei partigiani e non dei tedeschi. Posso anche valutare l’idea che alcune decisioni siano state discutibili, ma di fronte all’occupazione da parte di un esercito straniero qualsiasi azione rivolta contro di esso, con tutte le conseguenze che può avere, è guerra e come tale va considerata e non ha niente a che vedere con l’azione di chi mette una bomba in un luogo pubblico frequentato da civili, che si chiama terrorismo. Oppure con assoluta mancanza di dignità nazionale si sarebbe dovuto aspettare che facessero tutto gli americani?
Io che sono nata alcuni anni dopo la fine di quel conflitto ritengo dover rendere onore, anche dopo sessanta anni dagli eventi, a chi ha rischiato o ha perso la propria vita anche per permettere a chi sarebbe venuto dopo di non vergognarsi troppo della storia passata del proprio paese. 


14 commenti:

  1. Il rispetto va a coloro che combatterono CONTRO il regime fascista sin dall'inizio. Purtroppo molti hanno cambiato bandiera SOLO quando hanno visto che tutto andava in pezzi. Io non mi sono mai schierato da nessuna delle due parti perchè è nella mia natura essere sempre contro, ma ritengo non degno chi si schiera solo a cose fatte. Inoltre per mia natura ritengo che celebrare (da ogni pare ed in ogni caso) chi ha combattuto sia solo di stimolo a nuove azioni di guerra. Rispetto per i morti ma nessuna gloria, nel bene e/o nel male TUTTI hanno causato vittime e sofferenze, non mi sento di celebrare nessuno, ne in questa ne in altre occasioni.

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  2. Io si. Anche perché ci sono casi, pochi, in cui combattere è giusto o per lo meno necessario. Certo non tutti hanno il coraggio di farlo e forse anch'io non lo avrei, ma anche per questo rispetto chi ce l'ha.
    Mi pare tuttavia di aver detto chiaramente che ci furono anche i partigiani dell'ultimo momento, magari fascistissimi fino a pochi giorni prima e certo questi non li rispetto, tuttavia non ritengo che a causa di qualche o anche molti voltagabbana, si debba screditare tutta la Resistenza.

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  3. Dipende dalle motivazioni e dai risultati. Rispetto come ho già detto la Resistenza di chi ha saputo combattere contro un ideale. Non accetto chi si è accodato per goderne i benefici.

    RispondiElimina
  4. Frizzle_fry chi sei? Non ce l'hai un blog?
    Continui a ribattere lo stesso concetto con il quale ho detto di essere d'accordo, ma forse ciò che vuoi dire è che comunque per te la Resistenza è stata più negativa che positiva. Io penso il contrario. E poi non si combatte contro un ideale, ma per un ideale. Oppure si può combattere contro l'ideale altrui, ma appunto per far prevalere il proprio. O si è trattato di un lapsus freudiano?

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  5. Sono solo una persona che ha le sue idee. Penso contro e (problema di molti) non sono schierato, o meglio sto sempre dalla parte di chi le prende. Non ce l'ho con la resistenza, forse non potrei parlare se avessero perso. Cerco sempre di guardare le cose nell'insieme e non nel dettaglio. Io non guardo al passato ne con orgoglio ne con vergogna ma solo come esperienza per il nostro presente. Gli ideali sono il motore per aizzare le masse. Forse (io non c'ero) una volta erano onesti. Ma ora. Sono solo una montantura. Anche la Religione non è altro che un ideale con cui spingere le masse. Gli ideali sono finiti adesso c'è solo l'economa. Non è un male o un bene, è un cambiamento.

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  6. Maria Paola, tu sai meglio di tutti noi che gli ideali non esistono più,nè quelli della Resistenza nè tanto meno quelli dei cosidetti pacifisti.
    Concordo con chi dice che non si può onorare coloro che comunque schierati hanno tutti causato vittime e sofferenze.
    Non sarebbe il caso avere una visione più ampia della vita e non farsi spingere da problematiche dettate dal particolare?
    Postato da Lux

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  7. Purtroppo ogni movimento porta dietro di se una scia di errori e dolore, ma questo non ne sminuisce , e non deve sminuire , i valori reali. La resistenza ha dei pregi insiti innegabili, di libertà, di ribellione al sopruso, mai dimenticarlo . Mi mette il terrore questo qualunquismo ,su fatti e periodi storici da parte di giovani d'oggi,"..tutti erano cattivi... ci sono sbagli da tutte le parti ecc..ecc.., Non dimenticate che fu una reazione ad un cancro che stava divorando la società, questo sia ben chiaro. Il cancro era il fascismo ,la resistenza la cura.Non esistono altre spiegazioni .

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  8. Certo una guerra porta con sè dolori e orrore, ma in certi casi è necessaria. Combattere fascismo e nazismo era necessario, anzi vitale. Che poi anche la guerra partigiana abbia avuto le sue zone d'ombra non è un motivo per negativizzarla in blocco.
    Ritengo aberrante sostenere che non bisogna onorare coloro che, comunque schierati, causarono vittime e sofferenze, detto magari da qualcuno che ha visto favorevolmente l'intervento americano in Iraq e che crede che valga la pena ricevere un pò di bombe in testa per ottenere la libertà (sarei anche d'accordo se fosse vero).
    Se il movimento partigiano ha causato lutti, i bombardamenti americani nella seconda guerra mondiale ne causarono sicuramente di più, eppure allora furono necessari.
    Oppure solo gli americani hanno il diritto e il dovere di combattere e tutti gli altri devono aspettare che sia loro "donata" la democrazia o altrimenti tenersi la dittatura?
    Forse è vero che gli ideali non esistono più, forse non li hanno i pacifisti, nè i guerrafondai, se vogliamo usare queste categorie, ma per fortuna c'è ancora qualcuno che crede che si debba almeno ricordare chi ha combattuto per la libertà, anche malgrado gli errori commessi.
    Contro il fascismo e il nazismo era necessario schierarsi e forse, di fronte ad analoghe aberrazioni,
    ci si schiererebbe anche oggi, almeno spero, come spero che non ce ne sia mai la necessità.
    Lux, nel momento in cui sostieni che schierarsi significa farsi spingere da problematiche dettate dal particolare, non pensi comunque che ti stai schierando? Per altrettante problematiche particolari?

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  9. Quelli che noi oggi definiamo partigiani e che onoriamo durante QUEL perido storic erano chiamati TERRORISTI perchè combattevano una stato. Celebrare i partigiani e condannare i movimenti guerriglieri di oggi mi sembra un enorme controsenso. Certo OGGI ci appare tutto chiaro perchè guardiamo al passato. Ma se domani avremo uno stato libero in Palestina o in Cecenia anche loro celebreranno i LORO partigiani che oggi però noi chiamiamo Terroristi. Chi può arrogarsi il diritto di definire i Partigiani buoni e quelli cattivi? Qel simpatico ragazzo che scorrazzo per mezzo sudamerica e che ora è sulle magliette di miglialia di persone non era forse un combattente che si opponeve a dei governi "legittimi" (parlo del CHE) e il tanto ammirato subcomandante Marcos non è un terrorista ?? Gran parte dei partigiani italiani non combattevano per una democrazia ma per l'avvento del comunismo in Italia o ce ne siamo dimenticati ?
    Gagarin parli del cancro che affliggeva il mondo, ma non mi sento che la "democrazia" all'americana sia un male minore, è semplicemente più subdolo.

    RispondiElimina
  10. La storia è sempre scritta dai vincitori. Pertanto è vero che quelli che oggi sono terroristi domani, in un futuro stato palestinese o ceceno, potrebbero essere celebrati come eroi. Certamente i partigiani, per i tedeschi e i fascisti, erano banditi e tali sarebbero rimasti se disgraziatamente i primi avessero vinto. Tuttavia, a mio parere, qualunque siano gli sviluppi storici, non è un terrorista chi combatte con qualunque mezzo un esercito occupante o un governo che si è installato al potere non con libere elezioni, ma con un colpo di stato, o che, pur avendo vinto le elezioni, ha successivamente esautorato le istituzioni democratiche e sovvertito la costituzione, sempre che nell’azione non coinvolga la popolazione civile, magari mettendo una bomba su un autobus o in un locale pubblico, perché in tal caso resta un terrorista. Non mi risulta che i partigiani abbiano mai fatto azioni del genere, anche se talvolta le loro azioni hanno determinato rappresaglie sulla popolazione civile da parte di tedeschi e fascisti , ma questo purtroppo fa parte della guerra. Non so poi quanto fossero legittimi i governi contro cui combatteva Che Guevara. Dubito che fossero stati eletti.
    Quanto al fatto che tra i partigiani c’era chi combatteva per il comunismo e non per la democrazia, è un’altra questione di cui non si può certo parlare in poche righe. Tuttavia io credo ancora che si possa distinguere tra fascismo e nazismo da una parte e comunismo dall’altra. Infatti se i primi sono stati condannati dalla storia, non solo come realizzazione pratica, ma anche come ideologia, il comunismo lo è stato nella sua realizzazione pratica, in certi casi aberrante, non nell’ideologia in sé.

    RispondiElimina
  11. Concordo pienamente e proprio quello che dici che mi fa PAURA, adesso in IRAQ metteranno un VERO governo democratico scelto dalla gente LIBERAMENTE, come stanno facendo in Argentina. Questa è infatti la nuova democrazia. Metti due o tre fantocci a fare campagna elettorale, costringi la gente a eleggere LIBERAMENTE chi gradiscono e poi il gioco è fatto. Per tua conoscenza i partigiani hanno fatto porcate che NESSUN libro di storia oserà mai raccontare, ma che sono (in)degne se non peggiori di quanto fatto dagli stessi nazisti. Ma il motivo è solo uno, l'uomo è bestia qualsiasi colore e idologia abbia. riguardo al comunismo .... beh riterrei ogni commento superfluo, ha fatto 4 volte più vittime del nazismo.... ma per carità l'ideologia era GIUSTA .... solo un appunto; a me di essere massacrato con la mia famiglia da nazisti o da comunisti, da neoliberisti o da islamici poco importa... è il fatto in se di essere massacrato che mi da un po fastidio. Ah un ultima notazione gli Stati Uniti sono nati con un colpo di stato nei confronti dell'inghilterra e non avevano nemmeno il diritto di nascita "legittimo" almeno per i popoli nativi (non sono stai i Cheyenne a organizzare il colpo di stato).

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  12. Frizzle_fry,
    mi sembra di aver capito che sei contro tutto e tutti. E posso anche concordare, almeno in parte, ad esempio, sui governi LIBERAMENTE eletti.
    Se il comunismo abbia fatto più morti del nazismo, non lo so. E’ certo però che è stato il nazismo a teorizzare e realizzare il genocidio di un popolo.
    Se poi si vuole fare la contabilità dei morti, quanti ne ha fatti il cristianesimo, tra guerre di religione, inquisizione, conquiste mascherate da missioni per imporre la vera religione a chi non ne sentiva proprio il bisogno?
    Il comunismo è stato in anni passati una speranza per molti, così come lo è stato il cristianesimo, almeno alle sue origini. Entrambi, in forme diverse, o su piani diversi, si ponevano l’obiettivo del riscatto dell’uomo, qualunque fosse la sua nascita e la sua condizione sociale.
    Poi le realizzazioni pratiche sono state altra cosa, come sempre accade quando i principi vengono fatti propri dal potere.
    I partigiani hanno fatto cose indegne. Può darsi. Sicuramente ci sono state vendette private, ruberie e probabilmente anche episodi di scontri tra appartenenti a formazioni diverse.
    Però ci sono momenti della storia in cui bisogna schierarsi e altri in cui la lotta politica impone di passare sotto silenzio certi episodi.
    E la natura umana è purtroppo quella che è.

    RispondiElimina
  13. Le idee sono sempre bene accette, le ideologie invece (religiose, politiche, o di qualsiasi altra natura) servono solo a convincere molti che è giusto fare gli interessi di pochi a scapito di altri. Non esiste nessuna democrazia e nessun sistema totalitario che potrà mai funzionare. L'essere contro serve solo a svegliare le coscienze. Nulla si deve passare sotto silenzio è su questo che si basano PROPRIO quei sistemi che anche tu critichi. Piangiamo tutti gli stermini nazisti e nessuno si chiede come sia possibile che una nazione nata dalle ceneri (non voglio essere ironico) dello sterminio possa avere un governo FASCISTA (parlo di Israele). Se mi devo schierare... come diceva Bud Spencer:"Io sto con gli ippopotami".

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  14. Condivido in pieno. COG

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venerdì 25 aprile 2003

25 APRILE


Partecipiamo alla seconda guerra mondiale quando i tedeschi sembrano vincere su tutti i fronti e Mussolini che, benché alleato di Hitler, aspetta gli eventi, decide che è giunto il momento di intervenire, perché ha bisogno di un milione di morti per sedere al tavolo della pace (per fortuna, altrimenti ce lo saremmo tenuto ben più di un ventennio e con lui anche il re che lo aveva chiamato al governo rifiutandosi di firmare uno stato d’assedio che le circostanze rendevano più che legittimo). Poi le cose vanno diversamente e quando tutto è perduto il re tratta l’armistizio e scappa nel Sud con tutto il governo, l’esercito si squaglia ingloriosamente con poche valorose eccezioni. Una figura ignominiosa. L’unico riscatto viene dalla guerra partigiana, in cui ci sono state anche zone d’ombra, azioni e personaggi discutibili, fascisti saltati dalla parte opposta all’ultimo momento, ma anche tante persone, di diversa fede politica, perché, quantunque i comunisti fossero i più organizzati, ci furono anche liberali, monarchici, cattolici, che combatterono e morirono per la libertà e la dignità del proprio paese. E ora qualcuno, che è anche il Presidente del Consiglio in carica, ma purtroppo non è solo lui a pensarla così, viene a dire che la colpa di tante rappresaglie nei confronti dei civili fu dei partigiani e non dei tedeschi. Posso anche valutare l’idea che alcune decisioni siano state discutibili, ma di fronte all’occupazione da parte di un esercito straniero qualsiasi azione rivolta contro di esso, con tutte le conseguenze che può avere, è guerra e come tale va considerata e non ha niente a che vedere con l’azione di chi mette una bomba in un luogo pubblico frequentato da civili, che si chiama terrorismo. Oppure con assoluta mancanza di dignità nazionale si sarebbe dovuto aspettare che facessero tutto gli americani?
Io che sono nata alcuni anni dopo la fine di quel conflitto ritengo dover rendere onore, anche dopo sessanta anni dagli eventi, a chi ha rischiato o ha perso la propria vita anche per permettere a chi sarebbe venuto dopo di non vergognarsi troppo della storia passata del proprio paese. 


14 commenti:

  1. Il rispetto va a coloro che combatterono CONTRO il regime fascista sin dall'inizio. Purtroppo molti hanno cambiato bandiera SOLO quando hanno visto che tutto andava in pezzi. Io non mi sono mai schierato da nessuna delle due parti perchè è nella mia natura essere sempre contro, ma ritengo non degno chi si schiera solo a cose fatte. Inoltre per mia natura ritengo che celebrare (da ogni pare ed in ogni caso) chi ha combattuto sia solo di stimolo a nuove azioni di guerra. Rispetto per i morti ma nessuna gloria, nel bene e/o nel male TUTTI hanno causato vittime e sofferenze, non mi sento di celebrare nessuno, ne in questa ne in altre occasioni.

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  2. Io si. Anche perché ci sono casi, pochi, in cui combattere è giusto o per lo meno necessario. Certo non tutti hanno il coraggio di farlo e forse anch'io non lo avrei, ma anche per questo rispetto chi ce l'ha.
    Mi pare tuttavia di aver detto chiaramente che ci furono anche i partigiani dell'ultimo momento, magari fascistissimi fino a pochi giorni prima e certo questi non li rispetto, tuttavia non ritengo che a causa di qualche o anche molti voltagabbana, si debba screditare tutta la Resistenza.

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  3. Dipende dalle motivazioni e dai risultati. Rispetto come ho già detto la Resistenza di chi ha saputo combattere contro un ideale. Non accetto chi si è accodato per goderne i benefici.

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  4. Frizzle_fry chi sei? Non ce l'hai un blog?
    Continui a ribattere lo stesso concetto con il quale ho detto di essere d'accordo, ma forse ciò che vuoi dire è che comunque per te la Resistenza è stata più negativa che positiva. Io penso il contrario. E poi non si combatte contro un ideale, ma per un ideale. Oppure si può combattere contro l'ideale altrui, ma appunto per far prevalere il proprio. O si è trattato di un lapsus freudiano?

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  5. Sono solo una persona che ha le sue idee. Penso contro e (problema di molti) non sono schierato, o meglio sto sempre dalla parte di chi le prende. Non ce l'ho con la resistenza, forse non potrei parlare se avessero perso. Cerco sempre di guardare le cose nell'insieme e non nel dettaglio. Io non guardo al passato ne con orgoglio ne con vergogna ma solo come esperienza per il nostro presente. Gli ideali sono il motore per aizzare le masse. Forse (io non c'ero) una volta erano onesti. Ma ora. Sono solo una montantura. Anche la Religione non è altro che un ideale con cui spingere le masse. Gli ideali sono finiti adesso c'è solo l'economa. Non è un male o un bene, è un cambiamento.

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  6. Maria Paola, tu sai meglio di tutti noi che gli ideali non esistono più,nè quelli della Resistenza nè tanto meno quelli dei cosidetti pacifisti.
    Concordo con chi dice che non si può onorare coloro che comunque schierati hanno tutti causato vittime e sofferenze.
    Non sarebbe il caso avere una visione più ampia della vita e non farsi spingere da problematiche dettate dal particolare?
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  7. Purtroppo ogni movimento porta dietro di se una scia di errori e dolore, ma questo non ne sminuisce , e non deve sminuire , i valori reali. La resistenza ha dei pregi insiti innegabili, di libertà, di ribellione al sopruso, mai dimenticarlo . Mi mette il terrore questo qualunquismo ,su fatti e periodi storici da parte di giovani d'oggi,"..tutti erano cattivi... ci sono sbagli da tutte le parti ecc..ecc.., Non dimenticate che fu una reazione ad un cancro che stava divorando la società, questo sia ben chiaro. Il cancro era il fascismo ,la resistenza la cura.Non esistono altre spiegazioni .

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  8. Certo una guerra porta con sè dolori e orrore, ma in certi casi è necessaria. Combattere fascismo e nazismo era necessario, anzi vitale. Che poi anche la guerra partigiana abbia avuto le sue zone d'ombra non è un motivo per negativizzarla in blocco.
    Ritengo aberrante sostenere che non bisogna onorare coloro che, comunque schierati, causarono vittime e sofferenze, detto magari da qualcuno che ha visto favorevolmente l'intervento americano in Iraq e che crede che valga la pena ricevere un pò di bombe in testa per ottenere la libertà (sarei anche d'accordo se fosse vero).
    Se il movimento partigiano ha causato lutti, i bombardamenti americani nella seconda guerra mondiale ne causarono sicuramente di più, eppure allora furono necessari.
    Oppure solo gli americani hanno il diritto e il dovere di combattere e tutti gli altri devono aspettare che sia loro "donata" la democrazia o altrimenti tenersi la dittatura?
    Forse è vero che gli ideali non esistono più, forse non li hanno i pacifisti, nè i guerrafondai, se vogliamo usare queste categorie, ma per fortuna c'è ancora qualcuno che crede che si debba almeno ricordare chi ha combattuto per la libertà, anche malgrado gli errori commessi.
    Contro il fascismo e il nazismo era necessario schierarsi e forse, di fronte ad analoghe aberrazioni,
    ci si schiererebbe anche oggi, almeno spero, come spero che non ce ne sia mai la necessità.
    Lux, nel momento in cui sostieni che schierarsi significa farsi spingere da problematiche dettate dal particolare, non pensi comunque che ti stai schierando? Per altrettante problematiche particolari?

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  9. Quelli che noi oggi definiamo partigiani e che onoriamo durante QUEL perido storic erano chiamati TERRORISTI perchè combattevano una stato. Celebrare i partigiani e condannare i movimenti guerriglieri di oggi mi sembra un enorme controsenso. Certo OGGI ci appare tutto chiaro perchè guardiamo al passato. Ma se domani avremo uno stato libero in Palestina o in Cecenia anche loro celebreranno i LORO partigiani che oggi però noi chiamiamo Terroristi. Chi può arrogarsi il diritto di definire i Partigiani buoni e quelli cattivi? Qel simpatico ragazzo che scorrazzo per mezzo sudamerica e che ora è sulle magliette di miglialia di persone non era forse un combattente che si opponeve a dei governi "legittimi" (parlo del CHE) e il tanto ammirato subcomandante Marcos non è un terrorista ?? Gran parte dei partigiani italiani non combattevano per una democrazia ma per l'avvento del comunismo in Italia o ce ne siamo dimenticati ?
    Gagarin parli del cancro che affliggeva il mondo, ma non mi sento che la "democrazia" all'americana sia un male minore, è semplicemente più subdolo.

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  10. La storia è sempre scritta dai vincitori. Pertanto è vero che quelli che oggi sono terroristi domani, in un futuro stato palestinese o ceceno, potrebbero essere celebrati come eroi. Certamente i partigiani, per i tedeschi e i fascisti, erano banditi e tali sarebbero rimasti se disgraziatamente i primi avessero vinto. Tuttavia, a mio parere, qualunque siano gli sviluppi storici, non è un terrorista chi combatte con qualunque mezzo un esercito occupante o un governo che si è installato al potere non con libere elezioni, ma con un colpo di stato, o che, pur avendo vinto le elezioni, ha successivamente esautorato le istituzioni democratiche e sovvertito la costituzione, sempre che nell’azione non coinvolga la popolazione civile, magari mettendo una bomba su un autobus o in un locale pubblico, perché in tal caso resta un terrorista. Non mi risulta che i partigiani abbiano mai fatto azioni del genere, anche se talvolta le loro azioni hanno determinato rappresaglie sulla popolazione civile da parte di tedeschi e fascisti , ma questo purtroppo fa parte della guerra. Non so poi quanto fossero legittimi i governi contro cui combatteva Che Guevara. Dubito che fossero stati eletti.
    Quanto al fatto che tra i partigiani c’era chi combatteva per il comunismo e non per la democrazia, è un’altra questione di cui non si può certo parlare in poche righe. Tuttavia io credo ancora che si possa distinguere tra fascismo e nazismo da una parte e comunismo dall’altra. Infatti se i primi sono stati condannati dalla storia, non solo come realizzazione pratica, ma anche come ideologia, il comunismo lo è stato nella sua realizzazione pratica, in certi casi aberrante, non nell’ideologia in sé.

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  11. Concordo pienamente e proprio quello che dici che mi fa PAURA, adesso in IRAQ metteranno un VERO governo democratico scelto dalla gente LIBERAMENTE, come stanno facendo in Argentina. Questa è infatti la nuova democrazia. Metti due o tre fantocci a fare campagna elettorale, costringi la gente a eleggere LIBERAMENTE chi gradiscono e poi il gioco è fatto. Per tua conoscenza i partigiani hanno fatto porcate che NESSUN libro di storia oserà mai raccontare, ma che sono (in)degne se non peggiori di quanto fatto dagli stessi nazisti. Ma il motivo è solo uno, l'uomo è bestia qualsiasi colore e idologia abbia. riguardo al comunismo .... beh riterrei ogni commento superfluo, ha fatto 4 volte più vittime del nazismo.... ma per carità l'ideologia era GIUSTA .... solo un appunto; a me di essere massacrato con la mia famiglia da nazisti o da comunisti, da neoliberisti o da islamici poco importa... è il fatto in se di essere massacrato che mi da un po fastidio. Ah un ultima notazione gli Stati Uniti sono nati con un colpo di stato nei confronti dell'inghilterra e non avevano nemmeno il diritto di nascita "legittimo" almeno per i popoli nativi (non sono stai i Cheyenne a organizzare il colpo di stato).

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  12. Frizzle_fry,
    mi sembra di aver capito che sei contro tutto e tutti. E posso anche concordare, almeno in parte, ad esempio, sui governi LIBERAMENTE eletti.
    Se il comunismo abbia fatto più morti del nazismo, non lo so. E’ certo però che è stato il nazismo a teorizzare e realizzare il genocidio di un popolo.
    Se poi si vuole fare la contabilità dei morti, quanti ne ha fatti il cristianesimo, tra guerre di religione, inquisizione, conquiste mascherate da missioni per imporre la vera religione a chi non ne sentiva proprio il bisogno?
    Il comunismo è stato in anni passati una speranza per molti, così come lo è stato il cristianesimo, almeno alle sue origini. Entrambi, in forme diverse, o su piani diversi, si ponevano l’obiettivo del riscatto dell’uomo, qualunque fosse la sua nascita e la sua condizione sociale.
    Poi le realizzazioni pratiche sono state altra cosa, come sempre accade quando i principi vengono fatti propri dal potere.
    I partigiani hanno fatto cose indegne. Può darsi. Sicuramente ci sono state vendette private, ruberie e probabilmente anche episodi di scontri tra appartenenti a formazioni diverse.
    Però ci sono momenti della storia in cui bisogna schierarsi e altri in cui la lotta politica impone di passare sotto silenzio certi episodi.
    E la natura umana è purtroppo quella che è.

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  13. Le idee sono sempre bene accette, le ideologie invece (religiose, politiche, o di qualsiasi altra natura) servono solo a convincere molti che è giusto fare gli interessi di pochi a scapito di altri. Non esiste nessuna democrazia e nessun sistema totalitario che potrà mai funzionare. L'essere contro serve solo a svegliare le coscienze. Nulla si deve passare sotto silenzio è su questo che si basano PROPRIO quei sistemi che anche tu critichi. Piangiamo tutti gli stermini nazisti e nessuno si chiede come sia possibile che una nazione nata dalle ceneri (non voglio essere ironico) dello sterminio possa avere un governo FASCISTA (parlo di Israele). Se mi devo schierare... come diceva Bud Spencer:"Io sto con gli ippopotami".

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