martedì 20 maggio 2003
Ricordare perché non accada più
Sono trascorsi sei mesi dall'affondamento del "Prestige" che ha determinato enormi danni alle coste della Galizia.
2 commenti:
- frizzle_fry21 maggio 2003 alle ore 01:36
bella la foto, bella l'idea, bello il ricordare, peccato che fino a quando vivremo schiavi del petrolio sappiamo che queste cose succederanno. Non sono un ecologista sfegatato, ma non capisco perchè non ci siano ancora centrali che producono elettricità con l'idrogeno. O meglio lo so ed è: INTERESSI. P.S. avendo la mia metà residente a Porto (sud della Galizia) conosco la Galizia e questo fatto mi ha colpito particolarmente.
RispondiElimina Navigando su Internet ho trovato questa immagine, una delle tante. Sui blog spagnoli ce ne sono moltissime. Certo ricordare non è sufficiente e non impedirà che accada di nuovo, ma è sempre meno di niente.
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Ho letto che in Irlanda è stata inaugurato qualche mese fa un distributore a idrogeno e che altri saranno aperti in futuro. Anche questo è poco, ma è sempre meglio di niente.
Certo le grandi potenze e in particolare gli USA non sono molto sensibili a tutto ciò. Gli USA peraltro non hanno nemmeno firmato il protocollo di Tokio e non intendono farlo. Quindi c'è poco da sperare se non in una sempre maggiore attenzione a questi temi da parte delle opinioni pubbliche.
bella la foto, bella l'idea, bello il ricordare, peccato che fino a quando vivremo schiavi del petrolio sappiamo che queste cose succederanno. Non sono un ecologista sfegatato, ma non capisco perchè non ci siano ancora centrali che producono elettricità con l'idrogeno. O meglio lo so ed è: INTERESSI. P.S. avendo la mia metà residente a Porto (sud della Galizia) conosco la Galizia e questo fatto mi ha colpito particolarmente.
RispondiEliminaNavigando su Internet ho trovato questa immagine, una delle tante. Sui blog spagnoli ce ne sono moltissime. Certo ricordare non è sufficiente e non impedirà che accada di nuovo, ma è sempre meno di niente.
RispondiEliminaHo letto che in Irlanda è stata inaugurato qualche mese fa un distributore a idrogeno e che altri saranno aperti in futuro. Anche questo è poco, ma è sempre meglio di niente.
Certo le grandi potenze e in particolare gli USA non sono molto sensibili a tutto ciò. Gli USA peraltro non hanno nemmeno firmato il protocollo di Tokio e non intendono farlo. Quindi c'è poco da sperare se non in una sempre maggiore attenzione a questi temi da parte delle opinioni pubbliche.