mercoledì 5 marzo 2003

Bandiere della pace sui campanili

Le bandiere della pace sventolano sui campanili delle Chiese.
Ciò non dovrebbe far meraviglia. Tuttavia di fronte alla storia, passata e recente della Chiesa, questo impegno è almeno inusuale. Infatti, anche volendo tralasciare le guerre cui la Chiesa nel passato ha fornito il proprio avallo quando non le ha addirittura scatenate, anche sorvolando sul silenzio del papato durante la seconda guerrra mondiale, non si può dimenticare che in altre occasioni, anche recenti, la voce della Chiesa non è mai andata al di là di un generico richiamo ai valori della pace e della fratellanza tra gli uomini. Mai si era impegnata in maniera così forte e diretta come di fronte a questa crisi irachena.
Ora, poichè, è indubbio che anche alle ragioni della pace siano sottesi non solo valori ideali, ma altresì intereressi economici, ci si potrebbe domandare se, per caso, il Vaticano non abbia degli ottimi contratti con Saddam Hussein.
Oppure non sarà che questo Papa, il quale non brilla certo per progressismo, soprattutto in materia di morale personale, sente più vicini i valori dell'ISLAM di quelli della civiltà occidentale?

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mercoledì 5 marzo 2003

Bandiere della pace sui campanili

Le bandiere della pace sventolano sui campanili delle Chiese.
Ciò non dovrebbe far meraviglia. Tuttavia di fronte alla storia, passata e recente della Chiesa, questo impegno è almeno inusuale. Infatti, anche volendo tralasciare le guerre cui la Chiesa nel passato ha fornito il proprio avallo quando non le ha addirittura scatenate, anche sorvolando sul silenzio del papato durante la seconda guerrra mondiale, non si può dimenticare che in altre occasioni, anche recenti, la voce della Chiesa non è mai andata al di là di un generico richiamo ai valori della pace e della fratellanza tra gli uomini. Mai si era impegnata in maniera così forte e diretta come di fronte a questa crisi irachena.
Ora, poichè, è indubbio che anche alle ragioni della pace siano sottesi non solo valori ideali, ma altresì intereressi economici, ci si potrebbe domandare se, per caso, il Vaticano non abbia degli ottimi contratti con Saddam Hussein.
Oppure non sarà che questo Papa, il quale non brilla certo per progressismo, soprattutto in materia di morale personale, sente più vicini i valori dell'ISLAM di quelli della civiltà occidentale?

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