venerdì 26 marzo 2004

Palestina – Israele: terrorismi a confronto

Non si capisce cosa intenda fare Sharon e se creda davvero che si possa arrivare ad una soluzione sterminando i dirigenti islamisti con lanci di missili. E’ evidente che la politica degli omicidi mirati da lui inaugurata non serve a niente. Inoltre uno Stato che si pone sullo stesso piano dei terroristi compiendo azioni analoghe non è giustificabile sul piano etico e commette un grave errore politico.
Ahmed Yassin è stato responsabile della morte di centinaia di israeliani. E’ stato lui a seminare a Gaza e Cisgiordania quella cultura della morte da cui sono emersi i terroristi suicidi, ma ucciderlo ha peggiorato la situazione. E non si può pensare che non siano state considerate le conseguenze di questo atto, è cioè un’”escalation” della guerra e del terrore, perché è logico aspettarsi una risposta terroristica sanguinosa. Repressione significa solo catastrofe. E allora? Perché gli israeliani continuano a dare fiducia ad un leader che dopo tre anni di governo presenta un bilancio assolutamente fallimentare:fine d’ogni dialogo con i palestinesi, attentati spaventosi, crisi economica, rovina dell’immagine di Israele nel mondo.

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venerdì 26 marzo 2004

Palestina – Israele: terrorismi a confronto

Non si capisce cosa intenda fare Sharon e se creda davvero che si possa arrivare ad una soluzione sterminando i dirigenti islamisti con lanci di missili. E’ evidente che la politica degli omicidi mirati da lui inaugurata non serve a niente. Inoltre uno Stato che si pone sullo stesso piano dei terroristi compiendo azioni analoghe non è giustificabile sul piano etico e commette un grave errore politico.
Ahmed Yassin è stato responsabile della morte di centinaia di israeliani. E’ stato lui a seminare a Gaza e Cisgiordania quella cultura della morte da cui sono emersi i terroristi suicidi, ma ucciderlo ha peggiorato la situazione. E non si può pensare che non siano state considerate le conseguenze di questo atto, è cioè un’”escalation” della guerra e del terrore, perché è logico aspettarsi una risposta terroristica sanguinosa. Repressione significa solo catastrofe. E allora? Perché gli israeliani continuano a dare fiducia ad un leader che dopo tre anni di governo presenta un bilancio assolutamente fallimentare:fine d’ogni dialogo con i palestinesi, attentati spaventosi, crisi economica, rovina dell’immagine di Israele nel mondo.

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