venerdì 12 marzo 2004

Gli attentati di Madrid - Ancora incertezze sugli autori



Circa 2 milioni le persone si sono radunate nella Plaza Colon, nel centro di Madrid, per partecipare al corteo contro le stragi di ieri a Madrid. La grande manifestazione che nella capitale e in tutte le principali città spagnole ha commemorato le vittime della strage di Madrid è stata una vera e propria chiamata a raccolta non solo del popolo spagnolo, ma anche di quello europeo.
Come ha detto la vice presidente della Commissione europea Loyola De Palacio, "oggi insieme alla Spagna piange tutta l'Europa". Le bandiere dell'Europa sono a mezz'asta dopo gli attentati che hanno sconvolto Madrid. E' la giornata peggiore nella storia della Ue, l'11 marzo andrà ricordato come il nostro 11 settembre. Sotto attacco non c'è solo la Spagna, ma un'idea di democrazia e di convivenza civile comune a tutti i popoli dell'Unione.
La paternità dell' attentato è stata rivendicata dalle sedicenti brigate Abu Hafs Al-Misri con un comunicato recapitato alla redazione londinese del quotidiano arabo Al-Quds Al-Arab, che ne ha diffuso nell'edizione di oggi il testo integrale.
Ma, a due giorni dalle elezioni politiche, il governo spagnolo continua a difendere le sue iniziali accuse all'Eta, anche se la polizia spagnola avrebbe concluso che l'esplosivo e i detonatori utilizzati nei devastanti attentati non sarebbero quelli abitualmente usati dall'organizzazione.
L’Eta intanto ha negato ogni responsabilità nella strage con una telefonata ricevuta alle 18 dal giornale separatista basco Gara.
Secondo una fonte dell’intelligence USA "Gli attacchi multipli, le esplosioni multiple in luoghi differenti in un ristretto limite di tempo” fanno pensare alla rete terroristica di Osama bin Laden. "Ma l'Eta - ha notato - ha minacciato per lungo tempo i turisti e ha già colpito i treni in passato. Di solito mandano degli avvertimenti in anticipo..." A Madrid, però, ciò non e' avvenuto.
Sembrerebbe non doversi escludere niente, nemmeno eventuali collegamenti tra l'Eta e organizzazioni terroristiche internazionali.
Peraltro indipendentemente da chi abbia compiuto questi attentati, resta il fatto che l'organizzazione ETA si è posta già da tempo al di fuori da qualsiasi logica politica. Negli oltre 3.400 atti di terrorismo compiuti dall'ETA dal 1968 ad oggi sono morte oltre 800 persone ed altre 2.300 sono state ferite. Nei Paesi Baschi in Spagna e in altre regioni del paese i terroristi dell'ETA diffondono terrore e paura, anche se altrettanto criticabile è la posizione dello Stato spagnolo. Un rapporto dell'ONU lamenta infatti che nelle prigioni spagnole gli oltre 500 detenuti appartenenti all'ETA sono in balia dell'arbitrarietà della polizia e dal 1977 ad oggi sette detenuti baschi sono morti in conseguenza alle torture subite.
Ma l’insistenza del governo spagnolo sull’ETA potrebbe essere dettata da motivi elettorali nel tentativo di indebolire i partiti autonomistici.
Inoltre attribuire la paternità degli attentati al terrorismo basco è, pur nella tragedia, una soluzione assai più "rassicurante" per la Spagna, ma anche per i paesi europei e occidentali. Infatti se c'è Al Qaeda dietro questo bombe, vuol dire che sono arrivati in Europa. E sarà difficilissimo difendersi. Non ci sarebbe più sicurezza per nessuno. Inoltre  sarebbe un’altra sconfessione della teoria accredita dagli USA e dai suoi alleati, tra cui la Spagna, per la quale la guerra in Iraq era necessaria anche per debellare il terrorismo e garantire la pace mondiale.

2 commenti:

  1. Prima punizione elettorale per uno dei bugiardi.
    Era stata Al-Qaeda, come abbiamo visto e come pensavamo, a compiere la prima orrenda strage su territorio europeo ed alla Spagna ed ai colpiti da questo orrendo crimine (tra l'altro tutta gente umile che andava al lavoro) deve andare tutta la nostra solidarietà e compartecipazione. Tutto ciò non toglie che nel dolore profondo ed intenso per le vittime vi sia un minimo di soddisfazione perchè il governo bugiardo spagnolo sia stato affossato alle elezioni. Il 90% degli spagnoli erano contro alla guerra in Irak, che non ha risolto niente, ma ha aggravato la pericolosità dello scellerato terrorismo fondamentalista islamico, nonostante questo il governo spagnolo aveva appoggiato Bush. E poi ha spudoratamente mentito dando subito tutta la colpa all'Eta. Il partito di Aznar è stato solennemente bocciato dagli spagnoli: aspettiamo che altri elettorati la facciano pagare agli altri bugiardi (Bush, Blair, Silvio Berlusconi, ecc.).

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  2. Giusto! Dopo lo scriteriato intervento in Irak il mondo è meno sicuro ed il terrorismo fondamentalista islamico si è rafforzato. E' per colpa del protagonismo e del servilismo di Silvio Berlusconi verso Bush che ora anche noi qui in Italia siamo in grave pericolo. E' per colpa di questo omuncolo che i nostri soldati sono caduti in Irak.

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venerdì 12 marzo 2004

Gli attentati di Madrid - Ancora incertezze sugli autori



Circa 2 milioni le persone si sono radunate nella Plaza Colon, nel centro di Madrid, per partecipare al corteo contro le stragi di ieri a Madrid. La grande manifestazione che nella capitale e in tutte le principali città spagnole ha commemorato le vittime della strage di Madrid è stata una vera e propria chiamata a raccolta non solo del popolo spagnolo, ma anche di quello europeo.
Come ha detto la vice presidente della Commissione europea Loyola De Palacio, "oggi insieme alla Spagna piange tutta l'Europa". Le bandiere dell'Europa sono a mezz'asta dopo gli attentati che hanno sconvolto Madrid. E' la giornata peggiore nella storia della Ue, l'11 marzo andrà ricordato come il nostro 11 settembre. Sotto attacco non c'è solo la Spagna, ma un'idea di democrazia e di convivenza civile comune a tutti i popoli dell'Unione.
La paternità dell' attentato è stata rivendicata dalle sedicenti brigate Abu Hafs Al-Misri con un comunicato recapitato alla redazione londinese del quotidiano arabo Al-Quds Al-Arab, che ne ha diffuso nell'edizione di oggi il testo integrale.
Ma, a due giorni dalle elezioni politiche, il governo spagnolo continua a difendere le sue iniziali accuse all'Eta, anche se la polizia spagnola avrebbe concluso che l'esplosivo e i detonatori utilizzati nei devastanti attentati non sarebbero quelli abitualmente usati dall'organizzazione.
L’Eta intanto ha negato ogni responsabilità nella strage con una telefonata ricevuta alle 18 dal giornale separatista basco Gara.
Secondo una fonte dell’intelligence USA "Gli attacchi multipli, le esplosioni multiple in luoghi differenti in un ristretto limite di tempo” fanno pensare alla rete terroristica di Osama bin Laden. "Ma l'Eta - ha notato - ha minacciato per lungo tempo i turisti e ha già colpito i treni in passato. Di solito mandano degli avvertimenti in anticipo..." A Madrid, però, ciò non e' avvenuto.
Sembrerebbe non doversi escludere niente, nemmeno eventuali collegamenti tra l'Eta e organizzazioni terroristiche internazionali.
Peraltro indipendentemente da chi abbia compiuto questi attentati, resta il fatto che l'organizzazione ETA si è posta già da tempo al di fuori da qualsiasi logica politica. Negli oltre 3.400 atti di terrorismo compiuti dall'ETA dal 1968 ad oggi sono morte oltre 800 persone ed altre 2.300 sono state ferite. Nei Paesi Baschi in Spagna e in altre regioni del paese i terroristi dell'ETA diffondono terrore e paura, anche se altrettanto criticabile è la posizione dello Stato spagnolo. Un rapporto dell'ONU lamenta infatti che nelle prigioni spagnole gli oltre 500 detenuti appartenenti all'ETA sono in balia dell'arbitrarietà della polizia e dal 1977 ad oggi sette detenuti baschi sono morti in conseguenza alle torture subite.
Ma l’insistenza del governo spagnolo sull’ETA potrebbe essere dettata da motivi elettorali nel tentativo di indebolire i partiti autonomistici.
Inoltre attribuire la paternità degli attentati al terrorismo basco è, pur nella tragedia, una soluzione assai più "rassicurante" per la Spagna, ma anche per i paesi europei e occidentali. Infatti se c'è Al Qaeda dietro questo bombe, vuol dire che sono arrivati in Europa. E sarà difficilissimo difendersi. Non ci sarebbe più sicurezza per nessuno. Inoltre  sarebbe un’altra sconfessione della teoria accredita dagli USA e dai suoi alleati, tra cui la Spagna, per la quale la guerra in Iraq era necessaria anche per debellare il terrorismo e garantire la pace mondiale.

2 commenti:

  1. Prima punizione elettorale per uno dei bugiardi.
    Era stata Al-Qaeda, come abbiamo visto e come pensavamo, a compiere la prima orrenda strage su territorio europeo ed alla Spagna ed ai colpiti da questo orrendo crimine (tra l'altro tutta gente umile che andava al lavoro) deve andare tutta la nostra solidarietà e compartecipazione. Tutto ciò non toglie che nel dolore profondo ed intenso per le vittime vi sia un minimo di soddisfazione perchè il governo bugiardo spagnolo sia stato affossato alle elezioni. Il 90% degli spagnoli erano contro alla guerra in Irak, che non ha risolto niente, ma ha aggravato la pericolosità dello scellerato terrorismo fondamentalista islamico, nonostante questo il governo spagnolo aveva appoggiato Bush. E poi ha spudoratamente mentito dando subito tutta la colpa all'Eta. Il partito di Aznar è stato solennemente bocciato dagli spagnoli: aspettiamo che altri elettorati la facciano pagare agli altri bugiardi (Bush, Blair, Silvio Berlusconi, ecc.).

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  2. Giusto! Dopo lo scriteriato intervento in Irak il mondo è meno sicuro ed il terrorismo fondamentalista islamico si è rafforzato. E' per colpa del protagonismo e del servilismo di Silvio Berlusconi verso Bush che ora anche noi qui in Italia siamo in grave pericolo. E' per colpa di questo omuncolo che i nostri soldati sono caduti in Irak.

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