mercoledì 5 maggio 2004

Guerre (democratiche) e pratiche connesse

Brevemente,perché non sto scrivendo dal mio computer, che è stato colpito da SASSER (Dio stramaledica gli inventori dei virus, o worms che dir si voglia, i quali danneggeranno pure Bill Gates, ma li rompono anche a me).

Ritornando alle torture dei militari Usa sui detenuti iracheni, sembra che non si tratti di episodi isolati da addebitare alla perversione di alcuni singoli ma di un comportamento diffuso. E sembra che in diversi casi abbiano comportato anche la morte di coloro che a quelle pratiche sono stati sottoposti. Ad ogni modo quello che più mi ha fatto schifo, al di là  delle violenze, ovviamente esecrabili, è l'umiliazione dei prigionieri, l'utilizzo dei loro corpi in simulazioni di pratiche oscene e simili nefandezze.  Perversione e arroganza insieme. Qualcosa che va al di là del tentativo di estorcere confessioni.

Bush si dichiara inorridito e le massime autorità politiche e militari condannano gli abusi ma non manca chi denuncia che queste pratiche sono abituali, anche nei paesi più avanzati. E comunque guerre, sommosse e rivoluzioni, hanno sempre comportato eccessi e violenze che vanno al di là della pura pratica bellica.  Ciò è pur vero, ma quando un paese si definisce l'impero del bene e poi non controlla il comportamento dei propri soldati o addirittura li incoraggia in pratiche orrende, come sembra sia accaduto, queste giustificazioni sono inaccettabili.

Ma qualcuno pensava davvero che la guerra condotta dall'impero del bene e dai suoi alleati per portare la democrazia al popolo iracheno fosse veramente tale? Chi ci credeva dovrebbe ricredersi, ma sono certa che non lo farà , anche perché ipocritamente fingeva solo di crederci e continuerà a farlo.

Quello che mi fa più schifo è l' ipocrisia che negli ultimi tempi ha raggiunto livelli veramente rivoltanti.

Peraltro ci sarebbe anche da domandarsi come mai quegli episodi che non sono certo di ieri (peraltro sembra siano accaduti anche in Afghanistan, ovviamente) siano stati denunciati solo ora. Qualcuno si è improvvisamente  schifato e ha parlato, oppure di certi comportamenti già  si sapeva, ma sarebbero stati passati sotto silenzio se la guerra di Bush non fosse finita in un'empasse tanto che anche negli USA si comincia a desiderare da più parti di levarsi dalle scatole Bush e l'impegno disastroso in Iraq, mentre gli alleati non vedono l'ora di fuggire con la strana eccezione dell'Italia di Berlusconi che si fregia del titolo di miglior alleato (vassallo).

Una volta le potenze facevano la loro politica di potenza e mandavano i propri soldati dove ritenevano utile per i loro interessi. E si sapeva che la guerra era la guerra con tutto quello che una guerra comporta.

Oggi l'iperpotenza americana ha inventato la guerra per portare la democrazia a tutto il mondo, democrazia che sarebbe la naturale condizione cui gli uomini aspirano insieme con il corollario del libero mercato.

L'URSS invadeva i paesi satelliti con la scusa di essere stata chiamata dai partiti fratelli in pericolo, gli USA stanno facendo di peggio. Prima occupano un paese e poi cercano di instaurare un governo fantoccio che avalli l'occupazione e la trasformi in liberazione. Ma sembra che in Iraq non siano tornati i conti.

Intanto i filo americani di casa nostra, come i filosovietici di una volta, non vedono e non sentono e una giustificazione alla loro patria di elezione la trovano sempre.



Nessun commento:

Posta un commento

mercoledì 5 maggio 2004

Guerre (democratiche) e pratiche connesse

Brevemente,perché non sto scrivendo dal mio computer, che è stato colpito da SASSER (Dio stramaledica gli inventori dei virus, o worms che dir si voglia, i quali danneggeranno pure Bill Gates, ma li rompono anche a me).

Ritornando alle torture dei militari Usa sui detenuti iracheni, sembra che non si tratti di episodi isolati da addebitare alla perversione di alcuni singoli ma di un comportamento diffuso. E sembra che in diversi casi abbiano comportato anche la morte di coloro che a quelle pratiche sono stati sottoposti. Ad ogni modo quello che più mi ha fatto schifo, al di là  delle violenze, ovviamente esecrabili, è l'umiliazione dei prigionieri, l'utilizzo dei loro corpi in simulazioni di pratiche oscene e simili nefandezze.  Perversione e arroganza insieme. Qualcosa che va al di là del tentativo di estorcere confessioni.

Bush si dichiara inorridito e le massime autorità politiche e militari condannano gli abusi ma non manca chi denuncia che queste pratiche sono abituali, anche nei paesi più avanzati. E comunque guerre, sommosse e rivoluzioni, hanno sempre comportato eccessi e violenze che vanno al di là della pura pratica bellica.  Ciò è pur vero, ma quando un paese si definisce l'impero del bene e poi non controlla il comportamento dei propri soldati o addirittura li incoraggia in pratiche orrende, come sembra sia accaduto, queste giustificazioni sono inaccettabili.

Ma qualcuno pensava davvero che la guerra condotta dall'impero del bene e dai suoi alleati per portare la democrazia al popolo iracheno fosse veramente tale? Chi ci credeva dovrebbe ricredersi, ma sono certa che non lo farà , anche perché ipocritamente fingeva solo di crederci e continuerà a farlo.

Quello che mi fa più schifo è l' ipocrisia che negli ultimi tempi ha raggiunto livelli veramente rivoltanti.

Peraltro ci sarebbe anche da domandarsi come mai quegli episodi che non sono certo di ieri (peraltro sembra siano accaduti anche in Afghanistan, ovviamente) siano stati denunciati solo ora. Qualcuno si è improvvisamente  schifato e ha parlato, oppure di certi comportamenti già  si sapeva, ma sarebbero stati passati sotto silenzio se la guerra di Bush non fosse finita in un'empasse tanto che anche negli USA si comincia a desiderare da più parti di levarsi dalle scatole Bush e l'impegno disastroso in Iraq, mentre gli alleati non vedono l'ora di fuggire con la strana eccezione dell'Italia di Berlusconi che si fregia del titolo di miglior alleato (vassallo).

Una volta le potenze facevano la loro politica di potenza e mandavano i propri soldati dove ritenevano utile per i loro interessi. E si sapeva che la guerra era la guerra con tutto quello che una guerra comporta.

Oggi l'iperpotenza americana ha inventato la guerra per portare la democrazia a tutto il mondo, democrazia che sarebbe la naturale condizione cui gli uomini aspirano insieme con il corollario del libero mercato.

L'URSS invadeva i paesi satelliti con la scusa di essere stata chiamata dai partiti fratelli in pericolo, gli USA stanno facendo di peggio. Prima occupano un paese e poi cercano di instaurare un governo fantoccio che avalli l'occupazione e la trasformi in liberazione. Ma sembra che in Iraq non siano tornati i conti.

Intanto i filo americani di casa nostra, come i filosovietici di una volta, non vedono e non sentono e una giustificazione alla loro patria di elezione la trovano sempre.



Nessun commento:

Posta un commento