venerdì 21 novembre 2003

Scontro di civiltà

Per la seconda volta in meno di una settimana, i terroristi hanno scelto Istanbul per colpire gli odiati nemici: sei giorni fa il bersaglio era la comunità  ebraica in preghiera, ieri diplomatici e impiegati britannici.
I morti nei due attacchi kamikaze di ieri davanti al consolato britannico e davanti alla sede della banca Hsbc (Hong Kong ad Shanghai Banking Corporation) che ha il suo quartier generale a Londra sono almeno 27 e 450 i feriti, e tra le vittime vi sono anche il console britannico Roger Short e il suo vice. La strage e' stata rivendicata da al Qaeda e dal Fronte islamico dei combattenti del Grande Oriente (Ibda-C).
Ma a prescindere dall'orrore, sgomento e indignazione, per i nuovi attentati, c'è anche una valutazione da fare. La Turchia è un paese islamico, che però vuole salvare la sua laicità  e vuole essere un Paese moderato che guarda al futuro come membro dell'Ue. Sembra pertanto che il terrorismo voglia punire l'Islam moderato che cerca il dialogo con la nostra civiltà e la nostra cultura a differenza dell'Islam integralista che ci vuole distruggere e la Turchia rischia di essere la frontiera di uno scontro tra civiltà  (ammesso che l'Islam integralista si possa chiamare civiltà ).

Continuo a pensare che la guerra all'Iraq voluta dagli USA e dalla Gran Bretagna, con i loro leader a loro volta in qualche modo fondamentalisti, abbia peggiorato la situazione. Se veramente tra gli scopi dei due leader c'erano anche la pace e la democrazia in medio oriente e con esse la fine del terrorismo i risultati sono stati assolutamente opposti. Il fallimento è evidente. Del resto non è sufficiente saper fare tecnicamente la guerra se prima non se ne sono valutate le conseguenze e non si aveva un progetto per il dopoguerra.
Ma al di là  di qualsiasi considerazione su quella guerra e al di là dell'essere pacifisti o meno non si può non prendere atto che il fondamentalismo ci ha dichiarato guerra.
Scriveva mercoledì sulla Repubblica, nella rubrica "L'Amaca", Michele Serra:
"E' stata dichiarata una guerra, da una minoranza di esaltati, una guerra mondiale agli impuri. E' una guerra di sterminio, ed è una guerra che si fonda sull'idea di indegnità , di non umanità dei non eletti: identicamente al nazismo. Pacifisti o bellicisti che siano, gli impuri si organizzino per tempo"
E speriamo che questa volta non si avverino le previsioni di Nostradamus, o di chi lo ha interpretato, circa una guerra mondiale tra Islam e Occidente della durata di ben ventisette anni.

2 commenti:

  1. Il nodo e' proprio questo mia cara.La democrazia in Islam non la desidera nessuno tranne qalche pazzo occidentale come Bush che come un "ubriaco texano" vuole sempre sparare all'uscita della birreria della pazzia.Una cosa giusta che approvo l'hai sottolineata tu dicendo:"Del resto non è sufficiente saper fare tecnicamente la guerra se prima non se ne sono valutate le conseguenze e non si aveva un progetto per il dopoguerra" .
    Siamo in sintonia con i pensieri che purtroppo non fermano queste tragiche morti.Un abbraccio

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  2. In prospettiva si pensa subito a Berlusca presidente della Repubblica ed a Fini presidente del Consiglio. Pensate invece ad una possibile futura sconfitta di Berlusconi, cosa che, se si votasse oggi, sarebbe praticamente certa: Forza Italia senza Belusconi non è niente. Fini si sta dando una forte "ripulita" per candidarsi anche a futuro leader della destra "popolare" italiana ed europea. Dovrebbe aver messo in conto di perder dei "pezzi" per strada, anzi forse conta proprio di perderli, li DEVE perdere, altrimenti la "manovra" non risulterebbe credibile. In caso di sconfitta del Polo si rifarà alla grande compensando le perdite di oggi con gli orfani di Forza Italia.
    Ciao, baci, COG

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venerdì 21 novembre 2003

Scontro di civiltà

Per la seconda volta in meno di una settimana, i terroristi hanno scelto Istanbul per colpire gli odiati nemici: sei giorni fa il bersaglio era la comunità  ebraica in preghiera, ieri diplomatici e impiegati britannici.
I morti nei due attacchi kamikaze di ieri davanti al consolato britannico e davanti alla sede della banca Hsbc (Hong Kong ad Shanghai Banking Corporation) che ha il suo quartier generale a Londra sono almeno 27 e 450 i feriti, e tra le vittime vi sono anche il console britannico Roger Short e il suo vice. La strage e' stata rivendicata da al Qaeda e dal Fronte islamico dei combattenti del Grande Oriente (Ibda-C).
Ma a prescindere dall'orrore, sgomento e indignazione, per i nuovi attentati, c'è anche una valutazione da fare. La Turchia è un paese islamico, che però vuole salvare la sua laicità  e vuole essere un Paese moderato che guarda al futuro come membro dell'Ue. Sembra pertanto che il terrorismo voglia punire l'Islam moderato che cerca il dialogo con la nostra civiltà e la nostra cultura a differenza dell'Islam integralista che ci vuole distruggere e la Turchia rischia di essere la frontiera di uno scontro tra civiltà  (ammesso che l'Islam integralista si possa chiamare civiltà ).

Continuo a pensare che la guerra all'Iraq voluta dagli USA e dalla Gran Bretagna, con i loro leader a loro volta in qualche modo fondamentalisti, abbia peggiorato la situazione. Se veramente tra gli scopi dei due leader c'erano anche la pace e la democrazia in medio oriente e con esse la fine del terrorismo i risultati sono stati assolutamente opposti. Il fallimento è evidente. Del resto non è sufficiente saper fare tecnicamente la guerra se prima non se ne sono valutate le conseguenze e non si aveva un progetto per il dopoguerra.
Ma al di là  di qualsiasi considerazione su quella guerra e al di là dell'essere pacifisti o meno non si può non prendere atto che il fondamentalismo ci ha dichiarato guerra.
Scriveva mercoledì sulla Repubblica, nella rubrica "L'Amaca", Michele Serra:
"E' stata dichiarata una guerra, da una minoranza di esaltati, una guerra mondiale agli impuri. E' una guerra di sterminio, ed è una guerra che si fonda sull'idea di indegnità , di non umanità dei non eletti: identicamente al nazismo. Pacifisti o bellicisti che siano, gli impuri si organizzino per tempo"
E speriamo che questa volta non si avverino le previsioni di Nostradamus, o di chi lo ha interpretato, circa una guerra mondiale tra Islam e Occidente della durata di ben ventisette anni.

2 commenti:

  1. Il nodo e' proprio questo mia cara.La democrazia in Islam non la desidera nessuno tranne qalche pazzo occidentale come Bush che come un "ubriaco texano" vuole sempre sparare all'uscita della birreria della pazzia.Una cosa giusta che approvo l'hai sottolineata tu dicendo:"Del resto non è sufficiente saper fare tecnicamente la guerra se prima non se ne sono valutate le conseguenze e non si aveva un progetto per il dopoguerra" .
    Siamo in sintonia con i pensieri che purtroppo non fermano queste tragiche morti.Un abbraccio

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  2. In prospettiva si pensa subito a Berlusca presidente della Repubblica ed a Fini presidente del Consiglio. Pensate invece ad una possibile futura sconfitta di Berlusconi, cosa che, se si votasse oggi, sarebbe praticamente certa: Forza Italia senza Belusconi non è niente. Fini si sta dando una forte "ripulita" per candidarsi anche a futuro leader della destra "popolare" italiana ed europea. Dovrebbe aver messo in conto di perder dei "pezzi" per strada, anzi forse conta proprio di perderli, li DEVE perdere, altrimenti la "manovra" non risulterebbe credibile. In caso di sconfitta del Polo si rifarà alla grande compensando le perdite di oggi con gli orfani di Forza Italia.
    Ciao, baci, COG

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