venerdì 21 novembre 2003

La moglie dell'Imam

Non so se susciti più pena o orrore la "moglie" dell'"Imam di Carmagnola", una italiana, torinese, tutta intabarrata nell'hijab, chador, o come altro si chiama (non sono in grado di distinguere tra le diverse versioni di copertura, né mi interessa), che lancia anatemi contro l'Occidente in nome di Allah. Mi domando quale oscura pazzia possa sconvolgere una mente umana a tal punto, quali perverse motivazioni ne siano alla base. E purtroppo non è la sola. Ce ne sono diverse di queste occidentali convertite che compaiono anche nei "talk show", più fanatiche dei fanatici. Chi avrebbe mai pensato che a trentacinque anni dal'68, che, al di là di ogni altra considerazione, fu una rivoluzione del costume, avremmo visto donne auspicare il ritorno al medioevo, alla reclusione, alla non visibilità, alla subordinazione all'uomo in nome di una religione oscurantista e fanatica.

2 commenti:

  1. nell'era della globalizzazione le vie dell' "intercultura" sono infinite: dopo il manzoniano "Conte di Carmagnola" si sentiva proprio il bisogno, cambiati (in meglio?) i tempi, di un "Imam di Carmagnola"....

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  2. Era un burqa completo, l'hijab è più corto, il chador è solo il velo del viso. Più cambiamernto di costumi di così...

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venerdì 21 novembre 2003

La moglie dell'Imam

Non so se susciti più pena o orrore la "moglie" dell'"Imam di Carmagnola", una italiana, torinese, tutta intabarrata nell'hijab, chador, o come altro si chiama (non sono in grado di distinguere tra le diverse versioni di copertura, né mi interessa), che lancia anatemi contro l'Occidente in nome di Allah. Mi domando quale oscura pazzia possa sconvolgere una mente umana a tal punto, quali perverse motivazioni ne siano alla base. E purtroppo non è la sola. Ce ne sono diverse di queste occidentali convertite che compaiono anche nei "talk show", più fanatiche dei fanatici. Chi avrebbe mai pensato che a trentacinque anni dal'68, che, al di là di ogni altra considerazione, fu una rivoluzione del costume, avremmo visto donne auspicare il ritorno al medioevo, alla reclusione, alla non visibilità, alla subordinazione all'uomo in nome di una religione oscurantista e fanatica.

2 commenti:

  1. nell'era della globalizzazione le vie dell' "intercultura" sono infinite: dopo il manzoniano "Conte di Carmagnola" si sentiva proprio il bisogno, cambiati (in meglio?) i tempi, di un "Imam di Carmagnola"....

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  2. Era un burqa completo, l'hijab è più corto, il chador è solo il velo del viso. Più cambiamernto di costumi di così...

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