martedì 4 novembre 2003

Iraq, ma quale effetto domino?

I fautori della guerra in Iraq sostenevano, tra l’altro, che la caduta del regime di Saddam Hussein avrebbe determinato un effetto domino nell’area mediorientale con una conseguente democratizzazione anche parziale degli altri paesi dell’area che avrebbe portato alla sconfitta del terrorismo e forse anche alla risoluzione del conflitto arabo israeliano.

I fatti hanno dimostrato che niente di tutto questo è accaduto. La democrazia è ben lontana in Iraq e negli altri paesi dell’area. Saddam Hussein era sicuramente odiato, ma non quanto gli invasori americani. Il terrorismo è attivo più che mai e se è probabile che Al Qaeda fosse scarsamente presente in Iraq prima della caduta del regime, ora certamente ha fatto dell’Iraq la sua base principale. Il conflitto arabo-israeliano è lungi da qualsiasi risoluzione.

E dalla cosiddetta fine del conflitto, quando Bush andò su una portaerei vestito da rambo per dichiarare la vittoria, ad oggi, i morti tra i soldati americani hanno superato di molto quelli dichiarati durante le operazioni belliche.

Mi domando allora come abbiano potuto gli strateghi della massima potenza mondiale non rendersi conto di quale problemi avrebbero dovuto affrontare. Ma uno studio sulla realtà irachena non lo aveva fatto nessuno? Oppure le motivazioni di politica interna, quelle economiche, il fondamentalismo di Bush e dei suoi pessimi consiglieri, hanno avuto la meglio su qualsiasi altra considerazione?

3 commenti:

  1. hanno fatto errori anche nel prevedere il Vietnam e la guerra Iraq-Iran...
    Nelle previsioni non puoi mai calcolare l'elemento umano.
    Gaspare

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  2. Bush è stato eletto per sentenza di corte federale... cosa vuoi sperare....

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martedì 4 novembre 2003

Iraq, ma quale effetto domino?

I fautori della guerra in Iraq sostenevano, tra l’altro, che la caduta del regime di Saddam Hussein avrebbe determinato un effetto domino nell’area mediorientale con una conseguente democratizzazione anche parziale degli altri paesi dell’area che avrebbe portato alla sconfitta del terrorismo e forse anche alla risoluzione del conflitto arabo israeliano.

I fatti hanno dimostrato che niente di tutto questo è accaduto. La democrazia è ben lontana in Iraq e negli altri paesi dell’area. Saddam Hussein era sicuramente odiato, ma non quanto gli invasori americani. Il terrorismo è attivo più che mai e se è probabile che Al Qaeda fosse scarsamente presente in Iraq prima della caduta del regime, ora certamente ha fatto dell’Iraq la sua base principale. Il conflitto arabo-israeliano è lungi da qualsiasi risoluzione.

E dalla cosiddetta fine del conflitto, quando Bush andò su una portaerei vestito da rambo per dichiarare la vittoria, ad oggi, i morti tra i soldati americani hanno superato di molto quelli dichiarati durante le operazioni belliche.

Mi domando allora come abbiano potuto gli strateghi della massima potenza mondiale non rendersi conto di quale problemi avrebbero dovuto affrontare. Ma uno studio sulla realtà irachena non lo aveva fatto nessuno? Oppure le motivazioni di politica interna, quelle economiche, il fondamentalismo di Bush e dei suoi pessimi consiglieri, hanno avuto la meglio su qualsiasi altra considerazione?

3 commenti:

  1. hanno fatto errori anche nel prevedere il Vietnam e la guerra Iraq-Iran...
    Nelle previsioni non puoi mai calcolare l'elemento umano.
    Gaspare

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  2. Bush è stato eletto per sentenza di corte federale... cosa vuoi sperare....

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