mercoledì 23 luglio 2003

Scena muta

Qualche giorno fa Berlusconi ha detto in un’intervista, non mi ricordo a quale giornale, di non essere un politico tradizionale e di avere il senso dell’umorismo, ma che tuttavia avrebbe cercato di diventare noioso, forse molto noioso, anche se dubitava di riuscirci.


Così, forse per questo intrinseco timore, nella conferenza stampa a conclusione della visita premio al ranch di Bush a Crawford ha ritenuto opportuno fare scena muta.

Infatti quando Bush, dopo un monologo di mezz’ora in cui ha passato in rassegna il dopoguerra in Iraq, le responsabilità di Iran e Siria nel terrorismo internazionale, il processo di pace in Medio Oriente, si è rivolto all’ospite italiano chiedendogli se voleva dire qualcosa, la risposta è stata: "No, no. I completely share what the President just said."
Ancora più allineato dunque del suo omologo inglese Tony Blair che, di fronte al Congresso di Whashington, aveva invitato l’America a non rinunciare all’Europa e ad abbandonare la diplomazia del “comando” per tornare alla “partnership”.

Sembra dunque che Berlusconi voglia continuare ad apparire come il portavoce della Casa Bianca in Europa, piuttosto che dell’Europa alla Casa Bianca, come dovrebbe anche in relazione al suo ruolo di Presidente del Consiglio Europeo oltre che di premier di un paese europeo.

1 commento:

  1. Scena muta! ...Per un grande comunicatore come lui non c'è male! Veramente un grande statista, ce lo dobbiamo tener caro!

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mercoledì 23 luglio 2003

Scena muta

Qualche giorno fa Berlusconi ha detto in un’intervista, non mi ricordo a quale giornale, di non essere un politico tradizionale e di avere il senso dell’umorismo, ma che tuttavia avrebbe cercato di diventare noioso, forse molto noioso, anche se dubitava di riuscirci.


Così, forse per questo intrinseco timore, nella conferenza stampa a conclusione della visita premio al ranch di Bush a Crawford ha ritenuto opportuno fare scena muta.

Infatti quando Bush, dopo un monologo di mezz’ora in cui ha passato in rassegna il dopoguerra in Iraq, le responsabilità di Iran e Siria nel terrorismo internazionale, il processo di pace in Medio Oriente, si è rivolto all’ospite italiano chiedendogli se voleva dire qualcosa, la risposta è stata: "No, no. I completely share what the President just said."
Ancora più allineato dunque del suo omologo inglese Tony Blair che, di fronte al Congresso di Whashington, aveva invitato l’America a non rinunciare all’Europa e ad abbandonare la diplomazia del “comando” per tornare alla “partnership”.

Sembra dunque che Berlusconi voglia continuare ad apparire come il portavoce della Casa Bianca in Europa, piuttosto che dell’Europa alla Casa Bianca, come dovrebbe anche in relazione al suo ruolo di Presidente del Consiglio Europeo oltre che di premier di un paese europeo.

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  1. Scena muta! ...Per un grande comunicatore come lui non c'è male! Veramente un grande statista, ce lo dobbiamo tener caro!

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