mercoledì 30 luglio 2003

Iraq - Gli errori della Casa Bianca


Secondo un rapporto del Csis, il Centro di studi strategici internazionali di Washington, serbatoio di cervelli che raccoglie repubblicani e democratici, la  situazione in Iraq si sta deteriorando al punto che “si rischia una terza guerra del Golfo, questa volta contro il popolo iracheno”. Il rapporto firmato dal direttore del Centro, Tony Cordesman, ammonisce che “non è affatto chiaro che gli Usa prevalgano in questa guerra asimmetrica”, e accusa l'amministrazione di non possedere una “exit strategy”, una strategia d'uscita per i suoi centocinquantamila militari impiegati sul terreno.

Cordesman, ex alto funzionario del Pentagono e del Dipartimento di Stato, rinfaccia a Bush di non avere saputo ricostruire politicamente ed economicamente l'Iraq. E gli attribuisce addirittura 26 errori. I principali: la Casa Bianca non è riuscita a formare un consenso sul piano internazionale, in particolare tra i Paesi arabi; non ha forze alleate addestrate al mantenimento dell'ordine, compito a cui quelle americane sono impreparate; si è illusa di poter risolvere facilmente i contrasti tribali e religiosi nel dopoguerra; non ha convinto il popolo iracheno della sincerità delle sue intenzioni; non ha prestato abbastanza attenzione agli aiuti umanitari e alla lotta alla criminalità.


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mercoledì 30 luglio 2003

Iraq - Gli errori della Casa Bianca


Secondo un rapporto del Csis, il Centro di studi strategici internazionali di Washington, serbatoio di cervelli che raccoglie repubblicani e democratici, la  situazione in Iraq si sta deteriorando al punto che “si rischia una terza guerra del Golfo, questa volta contro il popolo iracheno”. Il rapporto firmato dal direttore del Centro, Tony Cordesman, ammonisce che “non è affatto chiaro che gli Usa prevalgano in questa guerra asimmetrica”, e accusa l'amministrazione di non possedere una “exit strategy”, una strategia d'uscita per i suoi centocinquantamila militari impiegati sul terreno.

Cordesman, ex alto funzionario del Pentagono e del Dipartimento di Stato, rinfaccia a Bush di non avere saputo ricostruire politicamente ed economicamente l'Iraq. E gli attribuisce addirittura 26 errori. I principali: la Casa Bianca non è riuscita a formare un consenso sul piano internazionale, in particolare tra i Paesi arabi; non ha forze alleate addestrate al mantenimento dell'ordine, compito a cui quelle americane sono impreparate; si è illusa di poter risolvere facilmente i contrasti tribali e religiosi nel dopoguerra; non ha convinto il popolo iracheno della sincerità delle sue intenzioni; non ha prestato abbastanza attenzione agli aiuti umanitari e alla lotta alla criminalità.


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