sabato 18 ottobre 2003

In due articoli del Foglio le presunte frustrazioni del popolo dei "blogger"

Sul Foglio del 14/10/2003 c’è un articolo  a firma di Guia Soncini dal titolo “Il rimuginare artistico e logorroico in cui affoga il demiurgo del blog” (!?), in cui i “blogger” sono definiti “popolo di segaioli orfani di editore che nascosti dietro nomignoli da giovane marmotta, vomitano veleno su chiunque”.

Ecco alcuni passaggi dell’articolo:

“..Te ne apri uno, e ci scrivi dentro quel che ti pare. Nessuna esigenza di credibilità, si sensatezza, di linea editoriale. Nessun caporedattore che ti dica di riscrivere la tal cosa perché è raccapricciante, la tal’altra perché è mal espressa, infondata, irragionevole. Ti apri un blog e la tua giornata la passi – invece che chiuso in bagno con riviste hard, come i tuoi predecessori – attaccato al computer a digitare le tue opinioni di cui all’universo mondo non fregherebbe moltissimo, se solo non ci fosse un gigantesco complotto per impedirti di essere il più venduto, temuto, riverito autore del catalogo Einaudi..”

Ovviamente tra i “blogger” la cosa non è piaciuta e alcuni sono passati a commenti altrettanto volgari sull’essere “cessa” e bisognosa di sfogo sessuale della giornalista in questione, la quale ha ritenuto bene di rispondere sullo stesso tono in un articolo del 17 ottobre.

Anche se tutto sommato la questione non mi sembra molto interessante, poiché stasera non ho niente di meglio da fare, dirò anche la mia.

In primo luogo rilevo che ormai è prassi consolidata che le divergenze di opinione debbano essere condite da reciproci insulti a sfondo sessuale. Non sono certo una che non usa termini fioriti quando sia necessario e nel linguaggio di tutti i giorni, ma certi tipi di offese, soprattutto se compaiono su testate nazionali, mi sembrano l’espressione massima di mancanza di idee.

Premesso ciò, mi domando come mai la Soncini, di cui fino ad oggi ignoravo l’esistenza, anche perché non sono lettrice abituale del “Il Foglio” che, peraltro “on line” è quasi illeggibile (essendo assai difficile impostare la pagina in formato PDF nella giusta grandezza), manifesti un furore degno di miglior causa nei confronti dei “blogger”. Forse, come sostiene qualcuno, per timore che il suo status di giornalista possa essere messo in discussione da questi ultimi?

Personalmente ritengo il blog una “rivoluzione” nel campo della comunicazione, un mezzo che permette a tutti di esprimere le proprie opinioni su quel che accade nel mondo. E questo mi sembra un fatto positivo. Poi ovviamente di molte opinioni si potrebbe fare a meno. Ma quante sono le cose al mondo di cui nessuno sente la mancanza? E quanti tentativi devono essere fatti in qualsiasi disciplina, in qualsiasi settore, per ottenere qualcosa di originale, creativo, interessante, ecc.ecc.?

E se poi qualcuno vuole raccontare le proprie paranoie e questo gli serve a stare meglio, in fondo mica danneggia nessuno e comunque lo fa gratis.

Infine per quanto mi riguarda il mio non è uno pseudonimo da giovane marmotta, in quanto, anche se posto come Marivan, nell’Url del mio blog c’è nome e cognome.

Mi diverto a scrivere quello che penso e lo faccio quanto e quando mi pare con buona pace della Sig.ra Soncini e di chiunque altro.

4 commenti:

  1. sono perfettamente d'accordo con te!!!

    RispondiElimina
  2. mi fa piacere che tu sia passata a trovarmi... sul blog, e penso proprio che noi due non siamo gli unici a pensarla così... se solo tutti avessero voce per gridarlo.........
    Forse è anche a questo che serve un blog ;)
    P.S. Pistoia è una città splendida, vi ho passato due anni...

    RispondiElimina
  3. sull'argomento, sai come la penso,,,ho scritto un pai odi post in passato... mi trovi d'accordo con te...
    Gaspare

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  4. mia cara Maria Paola...trovo questo commenti sui Bloggers ed in genere sulla liberta' degli altri di esprimersi un arroganza che solo le persone cretine possono manifestare.Mi dispiace per questa giornalista che ha perso un altra occasione per tacere.Ma poi...detto fra di noi...chi lo legge il Foglio?Un bacio

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sabato 18 ottobre 2003

In due articoli del Foglio le presunte frustrazioni del popolo dei "blogger"

Sul Foglio del 14/10/2003 c’è un articolo  a firma di Guia Soncini dal titolo “Il rimuginare artistico e logorroico in cui affoga il demiurgo del blog” (!?), in cui i “blogger” sono definiti “popolo di segaioli orfani di editore che nascosti dietro nomignoli da giovane marmotta, vomitano veleno su chiunque”.

Ecco alcuni passaggi dell’articolo:

“..Te ne apri uno, e ci scrivi dentro quel che ti pare. Nessuna esigenza di credibilità, si sensatezza, di linea editoriale. Nessun caporedattore che ti dica di riscrivere la tal cosa perché è raccapricciante, la tal’altra perché è mal espressa, infondata, irragionevole. Ti apri un blog e la tua giornata la passi – invece che chiuso in bagno con riviste hard, come i tuoi predecessori – attaccato al computer a digitare le tue opinioni di cui all’universo mondo non fregherebbe moltissimo, se solo non ci fosse un gigantesco complotto per impedirti di essere il più venduto, temuto, riverito autore del catalogo Einaudi..”

Ovviamente tra i “blogger” la cosa non è piaciuta e alcuni sono passati a commenti altrettanto volgari sull’essere “cessa” e bisognosa di sfogo sessuale della giornalista in questione, la quale ha ritenuto bene di rispondere sullo stesso tono in un articolo del 17 ottobre.

Anche se tutto sommato la questione non mi sembra molto interessante, poiché stasera non ho niente di meglio da fare, dirò anche la mia.

In primo luogo rilevo che ormai è prassi consolidata che le divergenze di opinione debbano essere condite da reciproci insulti a sfondo sessuale. Non sono certo una che non usa termini fioriti quando sia necessario e nel linguaggio di tutti i giorni, ma certi tipi di offese, soprattutto se compaiono su testate nazionali, mi sembrano l’espressione massima di mancanza di idee.

Premesso ciò, mi domando come mai la Soncini, di cui fino ad oggi ignoravo l’esistenza, anche perché non sono lettrice abituale del “Il Foglio” che, peraltro “on line” è quasi illeggibile (essendo assai difficile impostare la pagina in formato PDF nella giusta grandezza), manifesti un furore degno di miglior causa nei confronti dei “blogger”. Forse, come sostiene qualcuno, per timore che il suo status di giornalista possa essere messo in discussione da questi ultimi?

Personalmente ritengo il blog una “rivoluzione” nel campo della comunicazione, un mezzo che permette a tutti di esprimere le proprie opinioni su quel che accade nel mondo. E questo mi sembra un fatto positivo. Poi ovviamente di molte opinioni si potrebbe fare a meno. Ma quante sono le cose al mondo di cui nessuno sente la mancanza? E quanti tentativi devono essere fatti in qualsiasi disciplina, in qualsiasi settore, per ottenere qualcosa di originale, creativo, interessante, ecc.ecc.?

E se poi qualcuno vuole raccontare le proprie paranoie e questo gli serve a stare meglio, in fondo mica danneggia nessuno e comunque lo fa gratis.

Infine per quanto mi riguarda il mio non è uno pseudonimo da giovane marmotta, in quanto, anche se posto come Marivan, nell’Url del mio blog c’è nome e cognome.

Mi diverto a scrivere quello che penso e lo faccio quanto e quando mi pare con buona pace della Sig.ra Soncini e di chiunque altro.

4 commenti:

  1. sono perfettamente d'accordo con te!!!

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  2. mi fa piacere che tu sia passata a trovarmi... sul blog, e penso proprio che noi due non siamo gli unici a pensarla così... se solo tutti avessero voce per gridarlo.........
    Forse è anche a questo che serve un blog ;)
    P.S. Pistoia è una città splendida, vi ho passato due anni...

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  3. sull'argomento, sai come la penso,,,ho scritto un pai odi post in passato... mi trovi d'accordo con te...
    Gaspare

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  4. mia cara Maria Paola...trovo questo commenti sui Bloggers ed in genere sulla liberta' degli altri di esprimersi un arroganza che solo le persone cretine possono manifestare.Mi dispiace per questa giornalista che ha perso un altra occasione per tacere.Ma poi...detto fra di noi...chi lo legge il Foglio?Un bacio

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