lunedì 8 settembre 2003

Berlusconi secondo "The Spectator"

“These judges are mad twice over! First, because they are politically that way, and second, because they are mad anyway. To do that job you need to be mentally disturbed, you need psychic disturbances. If they do that job it is because they are antropologicamente different! That is why I am in the process of reforming everything.”

(Questi giudici sono matti due volte! La prima volta perché sono orientati politicamente in quel modo -cioè a sinistra- e la seconda perché ad ogni modo sono matti. Per fare quel lavoro bisogna essere mentalmente disturbati, bisogna avere turbe psichiche. Se fanno quel lavoro è perché sono antropologicamente differenti! Questo è il motivo per cui io intendo avviare un processo complessivo di riforma).

Così Berlusconi al settimanale inglese “The Spectator”. Ma ovviamente anche l’esternazione sui disturbi mentali dei magistrati è già stata smentita dall’aurore. Si tratterebbe ancora una volta di uno di quegli scherzi cui ama indulgere specialmente di fronte alla stampa estera e al parlamento europeo.

A prescindere dal fatto che anche tra i giudici, come tra i rappresentanti di tutte le altre professioni, non può non esserci un certo numero di pazzi, così come di corrotti e di incompetenti,  tralascio qualsiasi altro commento, tanto hanno ormai commentato tutti, e mi concentro invece, più che sull’intervista, sull’articolo  interessante e divertente che la precede, come riportato nella versione on line della rivista, in cui i due intervistatori, il giornalista Boris Johnson e il corrispondente dall’Italia e biografo di Mussolini Nicholas Farrell (il primo in vacanza in Sardegna, l’altro arrivato per l’occasione da Predappio dove si sarebbe stabilito dopo aver visitato il luogo per motivi di studio), esprimono le loro impressioni sul personaggio Berlusconi. I due si sarebbero incontrati in un bar di Porto Rotondo per discutere sullo scopo dell’intervista e avrebbero deciso che non doveva essere quello di raggiungere un giudizio sulle vicende giudiziarie in cui è coinvolto il Presidente del Consiglio italiano, ma quello di capire se Berlusconi fosse positivo o meno per l’Italia, per l’Europa, per il mondo.

L’articolo è il racconto di alcune ore trascorse in compagnia del Presidente del Consiglio nella sua tenuta in Sardegna, contemplando il sole che tramonta dietro le rocce a strapiombo, fermandosi ad ammirare quasi con soggezione la forza che emana da un olivo cresciuto nella spaccatura di una roccia, percorrendo con lui su un “golf buggy” (un carrozzino per il gioco del golf che sembra avere copiato a Bush facendoselo rifare uguale ma in formato più grande ) l’enorme tenuta, con l’immensa piscina, le 4 vasche per talassoterapia costruite per Veronica (ma io perché non ho mai incontrato qualcuno che avesse almeno una piscinetta, una sauna, una vasca per idromassaggio!), il museo dei cactus, ascoltando il Presidente che, in una sala della sua villa, abbozza la sua visione del mondo, esalta la Thatcher, loda Blair, esalta Bush, sostiene la necessità di intervenire con la forza per imporre la democrazia, ribadisce che in Italia la sinistra ha infiltrato i propri uomini nei punti nodali dello stato, nella scuola, nei giornali, nelle televisioni, nella magistratura, e che lui sarebbe entrato in politica per salvare l’Italia dal comunismo, sostiene che la sinistra italiana avrebbe molti legami con la stampa estera e sarebbe riuscita a influenzare anche giornali conservatori come "The Economist", che i continui e ripetuti attacchi contro di lui sarebbero determinati dall’invidia, e via elencando.

E qual è il verdetto? Assolutamente positivo. I due intervistatori sono rimasti affascinati. E alla fine della corsa in trolley, davanti ad una birra in un bar di Porto Rotondo, arrivano alla conclusione che Berlusconi è una buona cosa.

Dall’interesse per i cactus, alle barzellette raccontate durante importanti meeting dell’Unione Europea, non solo sui comandanti dei campi nazisti, ma anche sulle possibili scappatelle della propria moglie, dalla felicità che sembra sprizzare dai pori del suo personale di servizio con il quale tratta cameratescamente, al suo ottimismo, tutto questo contribuirebbe a farne un personaggio affascinante. Il suo stile sarebbe eroico, gioiosamente regale. Dopo decenni di politici italiani oscuri, funesti, burocrati di partito afflitti da linguaggio convenzionale e persino da dialetto, ecco il grande Gatsby!

Che ci sia qualcosa di vero in questo giudizio? Perché Berlusconi ha ottenuto una maggioranza così ampia, anche se in giro si sente quasi solo la voce di chi lo avversa, come se chi l’ha votato se ne vergognasse, mentre nessuno si vergognava (e non è che non ce ne sarebbe stato motivo) di dichiarare il proprio voto per la Democrazia Cristiana? Certamente le cose che dice sui giornali, sulla magistratura, sui comunisti dappertutto, sulla congiura nei suoi confronti, sono espressione di paranoia. E anche tralasciando le vicissitudini giudiziarie, da cui comunque non sono immuni nemmeno i rappresentanti del centro sinistra, è certo aberrante e senza uguali in Europa la concentrazione di tanto potere nel settore dell’informazione nelle mani di una sola persona, che poi è anche il Presidente del Consiglio, (anche se nessuno può dire che il centro sinistra non abbia strumenti per veicolare le proprie idee ed opinioni, ammesso che ne abbia), mentre l’allineamento sulle posizioni del caro Bush non giovano all’immagine e alla posizione dell’Italia in Europa. Però qualche verità c’è anche in quello che dice Berlusconi: è certo, infatti, che la magistratura non funziona e che la pubblica amministrazione è pletorica, inefficiente e molto costosa. Mentre non è tutto vero quello che si sente dire contro lui. Anzi talvolta mi sembrano altrettanto paranoiche le esternazioni dei suoi avversari.

Mi è capitato di sentire affermazioni di questo tipo: che da due anni a questa parte la gente non vive più, come se prima si vivesse bene con stipendi medi di £. 2.000.000 al mese, che è stato smantellato lo stato sociale, che prima la sanità era gratis, come se i "ticket" li avesse inventati Berlusconi (del resto non ha inventato nemmeno la corruzione), che la scuola è sempre peggiore (è vero, ma è un fenomeno che data da lungo tempo, purtroppo, mentre i contributi alla scuola privata, cui sono assolutamente contraria, li aveva già approvati il centro sinistra) e via elencando.

E le affermazioni degli esponenti del centro-sinistra non sono molto diverse da quelle che si sentono in giro. Ma non sarebbe l’ora di farla finita e di concentrarsi invece che su Berlusconi, sulle idee, su un progetto? Purtroppo mancano le persone che abbiano le idee e soprattutto la capacità di imporle, anche attraverso un modo nuovo di presentarsi, in un’epoca in cui le ideologie sono tramontate e contano le persone. Il centro-sinistra pensa davvero di vincere le prossime elezioni ripresentando l’ex democristiano Prodi o il bel Rutelli?

2 commenti:

  1. Il problema è, a mio avviso, che per molti politici (in particolare nel centrosinistra, ma anche presso alcuni esponenti del centrodestra), la politica (e la campagna elettiva) sia solo un attacco contro l'avversario, e non verso le paittaforme politiche... Il centrosinistra ha perso per questo motivo: Mairapaola, hai scordato una cosa: per 5 anni il centrosinistra ha governato, ma non hanno mai risolto il conflitto di interessi...forse perchè gli faceva comodo come base epr attaccare berlusca, invece di risolvere il conflitto...
    Gaspare

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  2. Oppure non lo hanno risolto perché anche tra le loro file i conflitti di interesse non mancano.

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lunedì 8 settembre 2003

Berlusconi secondo "The Spectator"

“These judges are mad twice over! First, because they are politically that way, and second, because they are mad anyway. To do that job you need to be mentally disturbed, you need psychic disturbances. If they do that job it is because they are antropologicamente different! That is why I am in the process of reforming everything.”

(Questi giudici sono matti due volte! La prima volta perché sono orientati politicamente in quel modo -cioè a sinistra- e la seconda perché ad ogni modo sono matti. Per fare quel lavoro bisogna essere mentalmente disturbati, bisogna avere turbe psichiche. Se fanno quel lavoro è perché sono antropologicamente differenti! Questo è il motivo per cui io intendo avviare un processo complessivo di riforma).

Così Berlusconi al settimanale inglese “The Spectator”. Ma ovviamente anche l’esternazione sui disturbi mentali dei magistrati è già stata smentita dall’aurore. Si tratterebbe ancora una volta di uno di quegli scherzi cui ama indulgere specialmente di fronte alla stampa estera e al parlamento europeo.

A prescindere dal fatto che anche tra i giudici, come tra i rappresentanti di tutte le altre professioni, non può non esserci un certo numero di pazzi, così come di corrotti e di incompetenti,  tralascio qualsiasi altro commento, tanto hanno ormai commentato tutti, e mi concentro invece, più che sull’intervista, sull’articolo  interessante e divertente che la precede, come riportato nella versione on line della rivista, in cui i due intervistatori, il giornalista Boris Johnson e il corrispondente dall’Italia e biografo di Mussolini Nicholas Farrell (il primo in vacanza in Sardegna, l’altro arrivato per l’occasione da Predappio dove si sarebbe stabilito dopo aver visitato il luogo per motivi di studio), esprimono le loro impressioni sul personaggio Berlusconi. I due si sarebbero incontrati in un bar di Porto Rotondo per discutere sullo scopo dell’intervista e avrebbero deciso che non doveva essere quello di raggiungere un giudizio sulle vicende giudiziarie in cui è coinvolto il Presidente del Consiglio italiano, ma quello di capire se Berlusconi fosse positivo o meno per l’Italia, per l’Europa, per il mondo.

L’articolo è il racconto di alcune ore trascorse in compagnia del Presidente del Consiglio nella sua tenuta in Sardegna, contemplando il sole che tramonta dietro le rocce a strapiombo, fermandosi ad ammirare quasi con soggezione la forza che emana da un olivo cresciuto nella spaccatura di una roccia, percorrendo con lui su un “golf buggy” (un carrozzino per il gioco del golf che sembra avere copiato a Bush facendoselo rifare uguale ma in formato più grande ) l’enorme tenuta, con l’immensa piscina, le 4 vasche per talassoterapia costruite per Veronica (ma io perché non ho mai incontrato qualcuno che avesse almeno una piscinetta, una sauna, una vasca per idromassaggio!), il museo dei cactus, ascoltando il Presidente che, in una sala della sua villa, abbozza la sua visione del mondo, esalta la Thatcher, loda Blair, esalta Bush, sostiene la necessità di intervenire con la forza per imporre la democrazia, ribadisce che in Italia la sinistra ha infiltrato i propri uomini nei punti nodali dello stato, nella scuola, nei giornali, nelle televisioni, nella magistratura, e che lui sarebbe entrato in politica per salvare l’Italia dal comunismo, sostiene che la sinistra italiana avrebbe molti legami con la stampa estera e sarebbe riuscita a influenzare anche giornali conservatori come "The Economist", che i continui e ripetuti attacchi contro di lui sarebbero determinati dall’invidia, e via elencando.

E qual è il verdetto? Assolutamente positivo. I due intervistatori sono rimasti affascinati. E alla fine della corsa in trolley, davanti ad una birra in un bar di Porto Rotondo, arrivano alla conclusione che Berlusconi è una buona cosa.

Dall’interesse per i cactus, alle barzellette raccontate durante importanti meeting dell’Unione Europea, non solo sui comandanti dei campi nazisti, ma anche sulle possibili scappatelle della propria moglie, dalla felicità che sembra sprizzare dai pori del suo personale di servizio con il quale tratta cameratescamente, al suo ottimismo, tutto questo contribuirebbe a farne un personaggio affascinante. Il suo stile sarebbe eroico, gioiosamente regale. Dopo decenni di politici italiani oscuri, funesti, burocrati di partito afflitti da linguaggio convenzionale e persino da dialetto, ecco il grande Gatsby!

Che ci sia qualcosa di vero in questo giudizio? Perché Berlusconi ha ottenuto una maggioranza così ampia, anche se in giro si sente quasi solo la voce di chi lo avversa, come se chi l’ha votato se ne vergognasse, mentre nessuno si vergognava (e non è che non ce ne sarebbe stato motivo) di dichiarare il proprio voto per la Democrazia Cristiana? Certamente le cose che dice sui giornali, sulla magistratura, sui comunisti dappertutto, sulla congiura nei suoi confronti, sono espressione di paranoia. E anche tralasciando le vicissitudini giudiziarie, da cui comunque non sono immuni nemmeno i rappresentanti del centro sinistra, è certo aberrante e senza uguali in Europa la concentrazione di tanto potere nel settore dell’informazione nelle mani di una sola persona, che poi è anche il Presidente del Consiglio, (anche se nessuno può dire che il centro sinistra non abbia strumenti per veicolare le proprie idee ed opinioni, ammesso che ne abbia), mentre l’allineamento sulle posizioni del caro Bush non giovano all’immagine e alla posizione dell’Italia in Europa. Però qualche verità c’è anche in quello che dice Berlusconi: è certo, infatti, che la magistratura non funziona e che la pubblica amministrazione è pletorica, inefficiente e molto costosa. Mentre non è tutto vero quello che si sente dire contro lui. Anzi talvolta mi sembrano altrettanto paranoiche le esternazioni dei suoi avversari.

Mi è capitato di sentire affermazioni di questo tipo: che da due anni a questa parte la gente non vive più, come se prima si vivesse bene con stipendi medi di £. 2.000.000 al mese, che è stato smantellato lo stato sociale, che prima la sanità era gratis, come se i "ticket" li avesse inventati Berlusconi (del resto non ha inventato nemmeno la corruzione), che la scuola è sempre peggiore (è vero, ma è un fenomeno che data da lungo tempo, purtroppo, mentre i contributi alla scuola privata, cui sono assolutamente contraria, li aveva già approvati il centro sinistra) e via elencando.

E le affermazioni degli esponenti del centro-sinistra non sono molto diverse da quelle che si sentono in giro. Ma non sarebbe l’ora di farla finita e di concentrarsi invece che su Berlusconi, sulle idee, su un progetto? Purtroppo mancano le persone che abbiano le idee e soprattutto la capacità di imporle, anche attraverso un modo nuovo di presentarsi, in un’epoca in cui le ideologie sono tramontate e contano le persone. Il centro-sinistra pensa davvero di vincere le prossime elezioni ripresentando l’ex democristiano Prodi o il bel Rutelli?

2 commenti:

  1. Il problema è, a mio avviso, che per molti politici (in particolare nel centrosinistra, ma anche presso alcuni esponenti del centrodestra), la politica (e la campagna elettiva) sia solo un attacco contro l'avversario, e non verso le paittaforme politiche... Il centrosinistra ha perso per questo motivo: Mairapaola, hai scordato una cosa: per 5 anni il centrosinistra ha governato, ma non hanno mai risolto il conflitto di interessi...forse perchè gli faceva comodo come base epr attaccare berlusca, invece di risolvere il conflitto...
    Gaspare

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  2. Oppure non lo hanno risolto perché anche tra le loro file i conflitti di interesse non mancano.

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