venerdì 28 gennaio 2005

SESSANTANNI DOPO AUSCHWITZ



A noi tedeschi si addice il silenzio davanti a questo massimo crimine contro l’umanità.Vorremmo riuscire a comprendere questa realtà inconcepibile, che travalica ogni immaginazione umana. E inutilmente cerchiamo le risposte ultime.

 

(Dal discorso del Cancelliere della Repubblica federale tedesca Gerhard Schroeder in occasione del 60° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz)


Ma possiamo credere alla sincerità di un Fini che torna a stigmatizzare ogni cedimento sul tema delle responsabilità del fascismo verso la Shoah come ha fatto ieri sera intervistato dal TG2?


 

Nella stessa intervista il Ministro degli Esteri Fini ha anche citato Gobetti insieme a Gramsci e ad una serie di altri esponenti della cultura dell’epoca, da Palazzeschi a Marinetti a Gentile per dire che in fondo erano tutti accomunati dall’italianità! Qui certo la profondità del pensiero raggiunge livelli sublimi. 

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venerdì 28 gennaio 2005

SESSANTANNI DOPO AUSCHWITZ



A noi tedeschi si addice il silenzio davanti a questo massimo crimine contro l’umanità.Vorremmo riuscire a comprendere questa realtà inconcepibile, che travalica ogni immaginazione umana. E inutilmente cerchiamo le risposte ultime.

 

(Dal discorso del Cancelliere della Repubblica federale tedesca Gerhard Schroeder in occasione del 60° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz)


Ma possiamo credere alla sincerità di un Fini che torna a stigmatizzare ogni cedimento sul tema delle responsabilità del fascismo verso la Shoah come ha fatto ieri sera intervistato dal TG2?


 

Nella stessa intervista il Ministro degli Esteri Fini ha anche citato Gobetti insieme a Gramsci e ad una serie di altri esponenti della cultura dell’epoca, da Palazzeschi a Marinetti a Gentile per dire che in fondo erano tutti accomunati dall’italianità! Qui certo la profondità del pensiero raggiunge livelli sublimi. 

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