venerdì 1 ottobre 2004

Alcune considerazioni sulla vicenda delle due Simone

Forse non sapremo mai come sono andate veramente le cose. E’ certo che fin da subito il sequestro è apparso anomalo, le rivendicazioni ed i comunicati scarsamente attendibili.
E’ andata bene perché è stato pagato un riscatto, anche se ci si ostina a negarlo, ma per farlo era necessario trovare i canali giusti e questa volta il governo è riuscito nell’intento, si è mosso bene, a differenza di quanto è accaduto con il sequestro Baldoni in cui invece c’è stato un atteggiamento di distacco, e si sono persi giorni preziosi minimizzando la questione, come sostiene il fratello nella lettera inviata oggi alla Repubblica.
Sicuramente è andata bene anche perché molto probabilmente i rapitori, benché, sembra, molto osservanti della propria religione, erano criminali comuni che più che altro cercavano soldi, e avendo capito che le due risultavano fin da subito forse troppo ingombranti anche per un gruppo fondamentalista hanno deciso di trattare in proprio cercando di ricavarci quanto più possibile.
Nel racconto della propria vicenda le due donne insistono sul "rispetto" e la "dignità" con cui sono state trattate. "Ci hanno trattato bene, si sono scusati, ci hanno fatto dei regali".
Ma. Io sarei molto incazzata. Certo poteva andare peggio. Ma venire rapite, restare in una stanza per settimane, incappucciate, ecc., c’è da essere come minimo un po’ furiosi e poco propensi a comprendere.
Peraltro non ho nemmeno capito perché si siano tenute addosso quei barracani con i quali sono scese dall’aereo.Non potevano cambiarsi? L’abito era simbolico o faceva parte delle condizioni del riscatto.
Infine ecco che ricominciano a profusione i discorsi sull’Islam moderato con cui dialogare. E’ certo che una trattativa bisognerà trovare il modo di intavolarla per evitare che il mondo precipiti nel baratro. E d’altra parte sono anche convinta che non si possa imporre la democrazia e il modo di vivere dell’Occidente ad un qualunque altro paese di tradizioni diverse. Bisogna finirla con il colonialismo. Continua tuttavia a farmi rabbia l’atteggiamento di certuni progressisti, soprattutto se donne, di fronte a quelle società in cui la legge è l’Islam. Si sente parlare di dialogo, di rispetto di culture, usi e costumi diversi dai nostri. Ma quali? Quelli che sono alla base dello stato di semischiavitù o di schiavitù totale del 50% della popolazione (le donne).

2 commenti:

  1. chissà cosa mi scriveresti sull'ultimo post, se il mio blog si potesse ancora commentare... :-D

    RispondiElimina
  2. E così hai eliminato la possibilità di ricevere insulti! Del resto con quello che scrivi immagino i commenti che ti potresti attirare. Non tanto da me, che, benché di idee politiche opposte, qualche volta mi trovo stranamente d'accordo, almeno per quella certa originalità che ti distingue. Tornando alle Simone, devo dire che anch'io non ne posso più. Che sarebbe l’ora di farla finita, ma è colpa dei media e dell’”audience”. L’opinione pubblica vuole questo e questo gli viene dato. Premesso ciò non mi piace neanche il linciaggio delle suddette per aver detto che in Iraq c’è anche una resistenza alle forze di occupazione. Come poi siano andate veramente le cose non lo sapremo mai. Pertanto si può ipotizzare di tutto, ma la dietrologia si può fare per tutti gli avvenimenti in corso, fin dall’inizio.

    RispondiElimina

venerdì 1 ottobre 2004

Alcune considerazioni sulla vicenda delle due Simone

Forse non sapremo mai come sono andate veramente le cose. E’ certo che fin da subito il sequestro è apparso anomalo, le rivendicazioni ed i comunicati scarsamente attendibili.
E’ andata bene perché è stato pagato un riscatto, anche se ci si ostina a negarlo, ma per farlo era necessario trovare i canali giusti e questa volta il governo è riuscito nell’intento, si è mosso bene, a differenza di quanto è accaduto con il sequestro Baldoni in cui invece c’è stato un atteggiamento di distacco, e si sono persi giorni preziosi minimizzando la questione, come sostiene il fratello nella lettera inviata oggi alla Repubblica.
Sicuramente è andata bene anche perché molto probabilmente i rapitori, benché, sembra, molto osservanti della propria religione, erano criminali comuni che più che altro cercavano soldi, e avendo capito che le due risultavano fin da subito forse troppo ingombranti anche per un gruppo fondamentalista hanno deciso di trattare in proprio cercando di ricavarci quanto più possibile.
Nel racconto della propria vicenda le due donne insistono sul "rispetto" e la "dignità" con cui sono state trattate. "Ci hanno trattato bene, si sono scusati, ci hanno fatto dei regali".
Ma. Io sarei molto incazzata. Certo poteva andare peggio. Ma venire rapite, restare in una stanza per settimane, incappucciate, ecc., c’è da essere come minimo un po’ furiosi e poco propensi a comprendere.
Peraltro non ho nemmeno capito perché si siano tenute addosso quei barracani con i quali sono scese dall’aereo.Non potevano cambiarsi? L’abito era simbolico o faceva parte delle condizioni del riscatto.
Infine ecco che ricominciano a profusione i discorsi sull’Islam moderato con cui dialogare. E’ certo che una trattativa bisognerà trovare il modo di intavolarla per evitare che il mondo precipiti nel baratro. E d’altra parte sono anche convinta che non si possa imporre la democrazia e il modo di vivere dell’Occidente ad un qualunque altro paese di tradizioni diverse. Bisogna finirla con il colonialismo. Continua tuttavia a farmi rabbia l’atteggiamento di certuni progressisti, soprattutto se donne, di fronte a quelle società in cui la legge è l’Islam. Si sente parlare di dialogo, di rispetto di culture, usi e costumi diversi dai nostri. Ma quali? Quelli che sono alla base dello stato di semischiavitù o di schiavitù totale del 50% della popolazione (le donne).

2 commenti:

  1. chissà cosa mi scriveresti sull'ultimo post, se il mio blog si potesse ancora commentare... :-D

    RispondiElimina
  2. E così hai eliminato la possibilità di ricevere insulti! Del resto con quello che scrivi immagino i commenti che ti potresti attirare. Non tanto da me, che, benché di idee politiche opposte, qualche volta mi trovo stranamente d'accordo, almeno per quella certa originalità che ti distingue. Tornando alle Simone, devo dire che anch'io non ne posso più. Che sarebbe l’ora di farla finita, ma è colpa dei media e dell’”audience”. L’opinione pubblica vuole questo e questo gli viene dato. Premesso ciò non mi piace neanche il linciaggio delle suddette per aver detto che in Iraq c’è anche una resistenza alle forze di occupazione. Come poi siano andate veramente le cose non lo sapremo mai. Pertanto si può ipotizzare di tutto, ma la dietrologia si può fare per tutti gli avvenimenti in corso, fin dall’inizio.

    RispondiElimina