domenica 8 febbraio 2004

Onorevoli insulti

Divertente sfuriata di Berlusconi ieri al vertice della maggioranza. Il premier propone agli alleati una modifica della legge elettorale con abolizione del doppio turno per l’elezione dei sindaci e una revisione della legge sulla par condicio per la quale ogni partito avrebbe avuto uno spazio proporzionale alla propria consistenza numerica. Fini non è d’accordo. Piuttosto si dia uno spazio ai due schieramenti avversari e ciascuno di essi si regolerà secondo una equa ripartizione interna. Di modifica della legge elettorale a partita già iniziata non se ne parla nemmeno. Volontè dell’UDC esprime gli stessi concetti. E a questo punto Berlusconi perde le staffe e attacca:” Voi ex –democristiani mi avete rotto il cazzo, me lo hai rotto tu e il tuo segretario Follini. Basta con la vecchia politica. Conosco i vostri metodi da irresponsabili. Fate favori di qua e di là e poi raccogliete voti, ma io vi denuncio, non ve la caverete a buon mercato, vi faccio a pezzi. Io le televisioni le so usare e le userò. Chiaro? Mi avete rotto i coglioni. Non mi faccio massacrare due anni e mezzo per poi schiattare come un pollo cinese. Se andiamo avanti in questo modo ci stritolano, lo capite o no, affaristi che non siete altro?”e ancora “forse voi pensate di mandarmi via, ma io non ve lo lascio il governo, faccio in modo che ce ne andiamo tutti insieme….”
Il resoconto della sfuriata di Berlusconi a firma di Vittorio Feltri compare con grande risalto e tutti i particolari in cronaca sulla prima pagina del quotidiano “Libero” di oggi. Gli altri quotidiani si sono limitati a riferire di contrasti nella maggioranza. La Repubblica parla di strigliata agli alleati.
Tutto sommato mi sono divertita, tanto che questa volta Berlusconi mi è risultato quasi simpatico, perché è certo che i democristiani da qualunque parte stiano, CdL o Ulivo, non hanno perso i propri vizi di origine. E poi, a prescindere da qualsiasi considerazione sulle cause che hanno indotto il presidente del consiglio a perdere le staffe e che vanno dall’irritazione per i franchi tiratori sulla legge Gasparri al timore di perdere le elezioni, se ormai il turpiloquio è routine perché lo usano tutti e in tutte le circostanze, può ancora apparire liberatorio in un contesto del genere. Per rimanere in tema sempre sulla prima pagina sullo stesso giornale si dà notizia del fatto che la Camera ha deciso a maggioranza che l’espressione “pezzo di merda” tra deputati non è reato, ma rientra tra le attività parlamentari che la Costituzione sottrae ad ogni sindacato davanti alla giustizia.

2 commenti:

  1. Ciao. Buon fine settimana anzitutto. Sto facendo un sondaggio sui VIPS PIU' ODIATI in Italia, vieni a trovarmi se ti va! A presto. Vale

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  2. Ogni tanto Berlusconi dà l'idea di essere un politico vero, uno dei pochi rimasti in questa nidiata di inetti.

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domenica 8 febbraio 2004

Onorevoli insulti

Divertente sfuriata di Berlusconi ieri al vertice della maggioranza. Il premier propone agli alleati una modifica della legge elettorale con abolizione del doppio turno per l’elezione dei sindaci e una revisione della legge sulla par condicio per la quale ogni partito avrebbe avuto uno spazio proporzionale alla propria consistenza numerica. Fini non è d’accordo. Piuttosto si dia uno spazio ai due schieramenti avversari e ciascuno di essi si regolerà secondo una equa ripartizione interna. Di modifica della legge elettorale a partita già iniziata non se ne parla nemmeno. Volontè dell’UDC esprime gli stessi concetti. E a questo punto Berlusconi perde le staffe e attacca:” Voi ex –democristiani mi avete rotto il cazzo, me lo hai rotto tu e il tuo segretario Follini. Basta con la vecchia politica. Conosco i vostri metodi da irresponsabili. Fate favori di qua e di là e poi raccogliete voti, ma io vi denuncio, non ve la caverete a buon mercato, vi faccio a pezzi. Io le televisioni le so usare e le userò. Chiaro? Mi avete rotto i coglioni. Non mi faccio massacrare due anni e mezzo per poi schiattare come un pollo cinese. Se andiamo avanti in questo modo ci stritolano, lo capite o no, affaristi che non siete altro?”e ancora “forse voi pensate di mandarmi via, ma io non ve lo lascio il governo, faccio in modo che ce ne andiamo tutti insieme….”
Il resoconto della sfuriata di Berlusconi a firma di Vittorio Feltri compare con grande risalto e tutti i particolari in cronaca sulla prima pagina del quotidiano “Libero” di oggi. Gli altri quotidiani si sono limitati a riferire di contrasti nella maggioranza. La Repubblica parla di strigliata agli alleati.
Tutto sommato mi sono divertita, tanto che questa volta Berlusconi mi è risultato quasi simpatico, perché è certo che i democristiani da qualunque parte stiano, CdL o Ulivo, non hanno perso i propri vizi di origine. E poi, a prescindere da qualsiasi considerazione sulle cause che hanno indotto il presidente del consiglio a perdere le staffe e che vanno dall’irritazione per i franchi tiratori sulla legge Gasparri al timore di perdere le elezioni, se ormai il turpiloquio è routine perché lo usano tutti e in tutte le circostanze, può ancora apparire liberatorio in un contesto del genere. Per rimanere in tema sempre sulla prima pagina sullo stesso giornale si dà notizia del fatto che la Camera ha deciso a maggioranza che l’espressione “pezzo di merda” tra deputati non è reato, ma rientra tra le attività parlamentari che la Costituzione sottrae ad ogni sindacato davanti alla giustizia.

2 commenti:

  1. Ciao. Buon fine settimana anzitutto. Sto facendo un sondaggio sui VIPS PIU' ODIATI in Italia, vieni a trovarmi se ti va! A presto. Vale

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  2. Ogni tanto Berlusconi dà l'idea di essere un politico vero, uno dei pochi rimasti in questa nidiata di inetti.

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