venerdì 20 febbraio 2004

Miscellanea

Cari amici sono impossibilitata a postare e a rispondere ai commenti, perché sembra stiano facendo dei lavori sul server per il passaggio da una velocità di trasferimento di 256 byte a 640. Almeno questa è la spiegazione di Telecom che non è stata in grado di indicare precisamente il periodo di interruzione del servizio, forse una settimana, forse meno. In questo momento sto approfittando del computer di un amico.

Il Tiranno
Penso che mi verrà una crisi di astinenza, ma ne approfitterò per dedicarmi alla lettura, che fa sempre bene.  Ho iniziato ieri l’ultimo di Valerio Massimo Manfredi, dal titolo “Il Tiranno”. Il protagonista è Dionisio di Siracusa, passato alla storia come feroce dittatore, il quale però combatté tutta la vita per la libertà della propria città contro la forza egemone, e non meno feroce, di Cartagine e forse  per questo ebbe cattiva fama.


Bush e le scimmie
Ho visto che il mio precedente post con la vignetta di Bush e le scimmie, benché mi si dica che è vecchia, ha riscosso un certo successo di critica! A chi ha parlato di sciocchezze, vorrei dire che l'intelligenza è quella facoltà che permette anche di capire l'ironia, indipendentemente dalle opinioni personali e politiche. Se poi a qualcuno vengono anche i nervi ne sono contenta.
Ulivo
Degli ultimi avvenimenti mi è sembrato particolarmente divertente il comportamento dell’Ulivo che il giorno prima fa l’alleanza, ma poi si divide sull’Iraq. Dunque la missione continua con il beneplacito degli ulivisti (neanche tutti) che si astengono.
Interventi americani
Ho sempre detto di non essere pacifista ad oltranza ed ho esposto la bandiera su questo blog in occasione della strage di Nassirya, perché mi sembrava doveroso l’omaggio nei confronti di chi è morto compiendo il suo dovere, ma continuo a pensare che non avremmo dovuto essere in Iraq, perché senza l’appoggio di organizzazioni internazionali la nostra partecipazione rappresenta un avallo ad una guerra voluta solo dagli anglo-americani, di cui peraltro è caduta la principale motivazione, quelle delle armi di distruzione di massa che non c’erano. E se d’altra parte è vero che c’è un dittatore in meno, nessuno si occupa di tutti gli altri dittatori che continuano ad imperversare nel mondo, almeno fino a che qualcuno di loro non pesti i piedi all’iperpotenza. Quanto alla  democratizzazione dell’Iraq mi sembra comunque ancora molto lontana, dato che i fatti dimostrano che è in atto una guerra civile dalla quale, senza la presenza delle truppe americane, uscirebbe una altrettanto feroce dittatura islamica. Dunque per l’ipotetica democratizzazione del medioriente al momento mi pare non ci siano le condizioni. Le condizioni ci furono invece ben 50 anni fa, se in Iran l’esperimento di Mossadeq, democraticamente eletto capo del governo,  fosse andato avanti, ma gli Stati Uniti  preferirono riportare sul trono lo Sciah Reza Palhevi, perché Mossadeq aveva nazionalizzato l’industria petrolifera, e così dopo un feroce boicottaggio economico appoggiato da tutte le compagnie petrolifere, nell’agosto del 1953 fu organizzato il colpo di stato, naturalmente con l’aiuto della CIA. Ovviamente gli americani sostennero che Mossadeq aveva mire dittatoriali e che invece lo Sciah era un sincero amico degli USA.
Ora anche se la storia non si fa con i se, senza l’intervento americano in favore dello Sciah, non ci sarebbe mai stato un Khomeini, e forse neanche un Saddam e il fondamentalismo islamico non avrebbe mai preso forza e forse oggi il medioriente sarebbe un’area pacificata e democratica e l’occidente non sarebbe sottoposto alla  minaccia del terrorismo islamico.

1 commento:

  1. Ciao Maria Paola...le tue parole suonano sempre la mia stessa canzone.Una intesa politica molto forte la nostra.Un abbraccio e buon week end

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venerdì 20 febbraio 2004

Miscellanea

Cari amici sono impossibilitata a postare e a rispondere ai commenti, perché sembra stiano facendo dei lavori sul server per il passaggio da una velocità di trasferimento di 256 byte a 640. Almeno questa è la spiegazione di Telecom che non è stata in grado di indicare precisamente il periodo di interruzione del servizio, forse una settimana, forse meno. In questo momento sto approfittando del computer di un amico.

Il Tiranno
Penso che mi verrà una crisi di astinenza, ma ne approfitterò per dedicarmi alla lettura, che fa sempre bene.  Ho iniziato ieri l’ultimo di Valerio Massimo Manfredi, dal titolo “Il Tiranno”. Il protagonista è Dionisio di Siracusa, passato alla storia come feroce dittatore, il quale però combatté tutta la vita per la libertà della propria città contro la forza egemone, e non meno feroce, di Cartagine e forse  per questo ebbe cattiva fama.


Bush e le scimmie
Ho visto che il mio precedente post con la vignetta di Bush e le scimmie, benché mi si dica che è vecchia, ha riscosso un certo successo di critica! A chi ha parlato di sciocchezze, vorrei dire che l'intelligenza è quella facoltà che permette anche di capire l'ironia, indipendentemente dalle opinioni personali e politiche. Se poi a qualcuno vengono anche i nervi ne sono contenta.
Ulivo
Degli ultimi avvenimenti mi è sembrato particolarmente divertente il comportamento dell’Ulivo che il giorno prima fa l’alleanza, ma poi si divide sull’Iraq. Dunque la missione continua con il beneplacito degli ulivisti (neanche tutti) che si astengono.
Interventi americani
Ho sempre detto di non essere pacifista ad oltranza ed ho esposto la bandiera su questo blog in occasione della strage di Nassirya, perché mi sembrava doveroso l’omaggio nei confronti di chi è morto compiendo il suo dovere, ma continuo a pensare che non avremmo dovuto essere in Iraq, perché senza l’appoggio di organizzazioni internazionali la nostra partecipazione rappresenta un avallo ad una guerra voluta solo dagli anglo-americani, di cui peraltro è caduta la principale motivazione, quelle delle armi di distruzione di massa che non c’erano. E se d’altra parte è vero che c’è un dittatore in meno, nessuno si occupa di tutti gli altri dittatori che continuano ad imperversare nel mondo, almeno fino a che qualcuno di loro non pesti i piedi all’iperpotenza. Quanto alla  democratizzazione dell’Iraq mi sembra comunque ancora molto lontana, dato che i fatti dimostrano che è in atto una guerra civile dalla quale, senza la presenza delle truppe americane, uscirebbe una altrettanto feroce dittatura islamica. Dunque per l’ipotetica democratizzazione del medioriente al momento mi pare non ci siano le condizioni. Le condizioni ci furono invece ben 50 anni fa, se in Iran l’esperimento di Mossadeq, democraticamente eletto capo del governo,  fosse andato avanti, ma gli Stati Uniti  preferirono riportare sul trono lo Sciah Reza Palhevi, perché Mossadeq aveva nazionalizzato l’industria petrolifera, e così dopo un feroce boicottaggio economico appoggiato da tutte le compagnie petrolifere, nell’agosto del 1953 fu organizzato il colpo di stato, naturalmente con l’aiuto della CIA. Ovviamente gli americani sostennero che Mossadeq aveva mire dittatoriali e che invece lo Sciah era un sincero amico degli USA.
Ora anche se la storia non si fa con i se, senza l’intervento americano in favore dello Sciah, non ci sarebbe mai stato un Khomeini, e forse neanche un Saddam e il fondamentalismo islamico non avrebbe mai preso forza e forse oggi il medioriente sarebbe un’area pacificata e democratica e l’occidente non sarebbe sottoposto alla  minaccia del terrorismo islamico.

1 commento:

  1. Ciao Maria Paola...le tue parole suonano sempre la mia stessa canzone.Una intesa politica molto forte la nostra.Un abbraccio e buon week end

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