giovedì 8 gennaio 2009

Hamas e Israele - Le ragioni e le colpe






Volevo scriverne da diversi giorni, ma ho sempre rimandato anche per il fatto che in passato non avrei avuto dubbi sui torti e sulle ragioni, oggi la situazione non è così chiara.

 

E' in corso un massacro. Ma i morti della striscia di Gaza si devono non solo ad Israele ma anche ad Hamas, gruppo integralista islamico che dall’Islam deriva le sue idee e i suoi precetti fondamentali, e che vorrebbe governare con la sharia, la legge islamica.

 

Nel gennaio del 2006 ha vinto le elezioni palestinesi promettendo la distruzione di Israele, nel 2007 si è sbarazzato dei suoi alleati “moderati” di Al Fatah, uccidendoli casa per casa ed assumendo così il pieno controllo della striscia di Gaza. Pochi giorni fa i proiettili di mortaio e i razzi Qassam costruiti in garage dai miliziani di Hamas hanno cominciato a piovere sulle case e le strade dei territori nel sud di Israele. Impensabile che Israele non reagisse.


Quanto detto sopra non deve però far dimenticare che lo Stato di Israele è una realtà artificiale costituita 61 anni fa in un territorio che era dei Palestinesi, i quali si sono visti privare delle loro terre e del loro destino.


E mi domando perché non sia stata data agli ebrei per costruire il loro stato magari una regione della Germania come indennizzo per quanto avevano subito durante il regime nazista. Con quale criterio si è permesso loro di andare ad occupare territori altrui, territori sui quali avevano vissuto, certo, ma nei quali non abitavano più da 2000 anni? E volevo vedere se fossero venuti a casa nostra.


Da allora c’è stata solo guerra e non poteva essere diversamente e ci sarà finché i due popoli non riusciranno a venire ad un accordo che consenta ad entrambi di vivere sullo stesso territorio in pace, perché ormai lo stato di Israele esiste e solo pazzi come Ahmaninejad e i terroristi di Hamas possono pensare di distruggerlo.



Oggi 1.500.000 persone vivono recluse nella striscia di Gaza, senza speranza, senza futuro, molti di loro, quasi tutti, non hanno visto che guerra da quando sono nati, e trovare in questa situazione esplosiva dei terroristi non è difficile.



Sarà mai possibile che la forza della ragione prevalga sulla violenza?



Ormai l'odio è talmente radicato che sono veramente pochi dall'una e dall'altra parte quelli che lavorano dalla parte della ragione.



Credo che l'unica soluzione sarebbe quella di un unico stato con pieni diritti di arabi e ebrei. Le esperienze di ebrei e palestinesi sono storicamente e organicamente legate fra loro. I due popoli dovrebbero comprendere che può esistere solo un futuro che li comprenda entrambi. Purtroppo il fondamentalismo islamico che si è aggiunto negli ultimi anni al problema preesistente dei territori non aiuta.

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giovedì 8 gennaio 2009

Hamas e Israele - Le ragioni e le colpe






Volevo scriverne da diversi giorni, ma ho sempre rimandato anche per il fatto che in passato non avrei avuto dubbi sui torti e sulle ragioni, oggi la situazione non è così chiara.

 

E' in corso un massacro. Ma i morti della striscia di Gaza si devono non solo ad Israele ma anche ad Hamas, gruppo integralista islamico che dall’Islam deriva le sue idee e i suoi precetti fondamentali, e che vorrebbe governare con la sharia, la legge islamica.

 

Nel gennaio del 2006 ha vinto le elezioni palestinesi promettendo la distruzione di Israele, nel 2007 si è sbarazzato dei suoi alleati “moderati” di Al Fatah, uccidendoli casa per casa ed assumendo così il pieno controllo della striscia di Gaza. Pochi giorni fa i proiettili di mortaio e i razzi Qassam costruiti in garage dai miliziani di Hamas hanno cominciato a piovere sulle case e le strade dei territori nel sud di Israele. Impensabile che Israele non reagisse.


Quanto detto sopra non deve però far dimenticare che lo Stato di Israele è una realtà artificiale costituita 61 anni fa in un territorio che era dei Palestinesi, i quali si sono visti privare delle loro terre e del loro destino.


E mi domando perché non sia stata data agli ebrei per costruire il loro stato magari una regione della Germania come indennizzo per quanto avevano subito durante il regime nazista. Con quale criterio si è permesso loro di andare ad occupare territori altrui, territori sui quali avevano vissuto, certo, ma nei quali non abitavano più da 2000 anni? E volevo vedere se fossero venuti a casa nostra.


Da allora c’è stata solo guerra e non poteva essere diversamente e ci sarà finché i due popoli non riusciranno a venire ad un accordo che consenta ad entrambi di vivere sullo stesso territorio in pace, perché ormai lo stato di Israele esiste e solo pazzi come Ahmaninejad e i terroristi di Hamas possono pensare di distruggerlo.



Oggi 1.500.000 persone vivono recluse nella striscia di Gaza, senza speranza, senza futuro, molti di loro, quasi tutti, non hanno visto che guerra da quando sono nati, e trovare in questa situazione esplosiva dei terroristi non è difficile.



Sarà mai possibile che la forza della ragione prevalga sulla violenza?



Ormai l'odio è talmente radicato che sono veramente pochi dall'una e dall'altra parte quelli che lavorano dalla parte della ragione.



Credo che l'unica soluzione sarebbe quella di un unico stato con pieni diritti di arabi e ebrei. Le esperienze di ebrei e palestinesi sono storicamente e organicamente legate fra loro. I due popoli dovrebbero comprendere che può esistere solo un futuro che li comprenda entrambi. Purtroppo il fondamentalismo islamico che si è aggiunto negli ultimi anni al problema preesistente dei territori non aiuta.

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