giovedì 3 giugno 2004

La visita di Bush

La visita di Bush è assolutamente inopportuna in questo momento.
E’ giusto ricordare che 60 anni fa l’esercito americano insieme a quelli dei paesi alleati (non bisogna dimenticarlo) liberò l’Europa dal nazismo, ma questo non era il momento più opportuno per una visita nel nostro paese del presidente degli Stati Uniti la cui politica non è approvata dalla gran parte dell’opinione pubblica. Peraltro mi piacerebbe sapere quanto costeranno allo Stato le necessarie misure di sicurezza.
Ritengo pertanto giusto manifestare contro, ovviamente in maniera pacifica.
Non mi sono sembrate invece opportune le manifestazioni di protesta svoltesi ieri nell’ambito della festa della Repubblica.
Non mi piace quella sinistra che ritiene di dover lasciare i concetti di patria e nazione alla destra in genere e, in particolare, a leaders post (?)-fascisti, ministri col fazzoletto verde e nemici di Roma capitale.
Quanto a Bush, in un'intervista al settimanale francese "Paris Match", si mette nei panni degli iracheni e fa una clamorosa ammissione: capisce che possano prendere le armi contro le forze di occupazione. “I kamizaze sono tutti terroristi ma altri combattenti non lo sono “- afferma il presidente americano. “Non sopportano di essere occupati. Né io né nessun altro vorremmo essere al loro posto. Io stesso non sopporterei che il mio paese fosse occupato”.
Ma allora i “liberatori” sono occupanti per ammissione stessa del capo delle forze di occupazione?

3 commenti:

  1. le continue contraddizioni sono l'anima della politica, in generale come in quelle italiana e americana nello specifico. leggendo le diachiarazioni rilasciate oggi, dietro lo scudo di parole come pace e libertà, posso provare solo che sdegno e nulla più. buon 4giugno. ::angelic::

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  2. Beh forse si sarà accorto, Bush, del lapsus...ma sarà stato sicuramente un lapsus freudiano. Ciao. Buon w-e. Alain

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  3. ma Mariapaola, non è che abbia scelto un giorno per un altro... era una ricorrenza importante, non poteva soprassedere. Senza contare che dovremmo essere ancora un paese alleato...

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giovedì 3 giugno 2004

La visita di Bush

La visita di Bush è assolutamente inopportuna in questo momento.
E’ giusto ricordare che 60 anni fa l’esercito americano insieme a quelli dei paesi alleati (non bisogna dimenticarlo) liberò l’Europa dal nazismo, ma questo non era il momento più opportuno per una visita nel nostro paese del presidente degli Stati Uniti la cui politica non è approvata dalla gran parte dell’opinione pubblica. Peraltro mi piacerebbe sapere quanto costeranno allo Stato le necessarie misure di sicurezza.
Ritengo pertanto giusto manifestare contro, ovviamente in maniera pacifica.
Non mi sono sembrate invece opportune le manifestazioni di protesta svoltesi ieri nell’ambito della festa della Repubblica.
Non mi piace quella sinistra che ritiene di dover lasciare i concetti di patria e nazione alla destra in genere e, in particolare, a leaders post (?)-fascisti, ministri col fazzoletto verde e nemici di Roma capitale.
Quanto a Bush, in un'intervista al settimanale francese "Paris Match", si mette nei panni degli iracheni e fa una clamorosa ammissione: capisce che possano prendere le armi contro le forze di occupazione. “I kamizaze sono tutti terroristi ma altri combattenti non lo sono “- afferma il presidente americano. “Non sopportano di essere occupati. Né io né nessun altro vorremmo essere al loro posto. Io stesso non sopporterei che il mio paese fosse occupato”.
Ma allora i “liberatori” sono occupanti per ammissione stessa del capo delle forze di occupazione?

3 commenti:

  1. le continue contraddizioni sono l'anima della politica, in generale come in quelle italiana e americana nello specifico. leggendo le diachiarazioni rilasciate oggi, dietro lo scudo di parole come pace e libertà, posso provare solo che sdegno e nulla più. buon 4giugno. ::angelic::

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  2. Beh forse si sarà accorto, Bush, del lapsus...ma sarà stato sicuramente un lapsus freudiano. Ciao. Buon w-e. Alain

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  3. ma Mariapaola, non è che abbia scelto un giorno per un altro... era una ricorrenza importante, non poteva soprassedere. Senza contare che dovremmo essere ancora un paese alleato...

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