venerdì 11 giugno 2004

Divagazioni sul voto e altro

Settimana terribile. Il mio computer è continuamente assediato dai virus e ultimamente non riuscivo più ad aggiornare Norton (ma serve a qualcosa?). Finalmente, di consiglio in consiglio, di forum in forum, sono riuscita a capire come farlo ripartire, senza chiamare il tecnico. Devo dire che non è semplice districarsi tra le istruzioni fornite dai ragazzini in merito, magari saltano dei passaggi che per loro sono scontati, ma non per quelli della mia generazione. Poi è scoppiato il caldo ed io dopo due giorni già non lo sopporto più, tenuto conto che per me la temperatura ideale è di 21 gradi. Inoltre sono molto impegnata con il mio lavoro che comprende, tra l’altro, le attività preparatorie delle elezioni e questa settimana si stanno raggiungendo punte massime di tensione, anche perché la Prefettura ci manda i materiali con lentezza esasperante. E il peggio deve ancora venire, un “tour de force” da sabato 12 a lunedì 14, comprendente anche la notte tra domenica e lunedì. Poi vado in ferie, almeno una settimana, mare o terme, perché mi devo riposare e ristrutturare (ad una certa età bisogna fare il tagliando!)
E, a proposito di elezioni, non so per chi votare. Pazienza per le elezioni provinciali di cui mi importa il giusto, mi dispiace però per le elezioni europee. Purtroppo non esiste il partito per il quale voterei con convinzione: un partito liberaldemocratico, laico, progressista, europeista, ma anche nazionalista, né filoamericano né antiamericano, neutralista, che non vuol dire pacifista ad oltranza, ma sempre attento agli interessi nazionali nell’ambito dell’Unione Europea, un partito che si ponga come obiettivi la tutela dei diritti civili, la salvaguardia dell’ambiente, ma anche il benessere sociale, e che ritenga valori fondamentali per la crescita del paese, la cultura, la scuola, la ricerca.
Voterei i radicali per la laicità e l’impegno in favore dei diritti civili, ma li sento troppo svisceratamente filoamericani, ultimamente parlano addirittura di Stati Uniti d’Europa e d’America, come se tra le due sponde dell’Atlantico non ci fossero interessi divergenti. Ho persino fatto un pensierino sul partitino di Sgarbi, che dà garanzie in ordine alla laicità e all’attenzione ai valori culturali, ma sulla politica estera mi sembra che siamo sulla linea filoamericana dei radicali. Quanto al centro-sinistra se non riesce ad esprimere altro leader che Prodi non merita il voto. Prodi proprio non lo sopporto, democristiano era e democristiano rimane, non ha carisma, e anche come Presidente della Commissione Europea non ha ricevuto a livello internazionale giudizi molto lusinghieri e un voto per uno qualsiasi dei partiti ulivisti è un voto al democristiano Prodi. Peraltro mi risulta che alcuni esponenti della Margherita siedono nel Parlamento europeo nel gruppo del PPE (Partito Popolare Europeo) dove stanno anche Forza Italia e UDC. Lascio perdere i partiti minori come l’anacronistica Rifondazione.
Ad ogni modo non ho nessuna convinzione e probabilmente deciderò all’ultimo momento, sulla soglia del seggio.
Qualcuno mi dà un consiglio in merito? Secondo voi quale partito si può aggiudicare la palma del meno peggio?

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venerdì 11 giugno 2004

Divagazioni sul voto e altro

Settimana terribile. Il mio computer è continuamente assediato dai virus e ultimamente non riuscivo più ad aggiornare Norton (ma serve a qualcosa?). Finalmente, di consiglio in consiglio, di forum in forum, sono riuscita a capire come farlo ripartire, senza chiamare il tecnico. Devo dire che non è semplice districarsi tra le istruzioni fornite dai ragazzini in merito, magari saltano dei passaggi che per loro sono scontati, ma non per quelli della mia generazione. Poi è scoppiato il caldo ed io dopo due giorni già non lo sopporto più, tenuto conto che per me la temperatura ideale è di 21 gradi. Inoltre sono molto impegnata con il mio lavoro che comprende, tra l’altro, le attività preparatorie delle elezioni e questa settimana si stanno raggiungendo punte massime di tensione, anche perché la Prefettura ci manda i materiali con lentezza esasperante. E il peggio deve ancora venire, un “tour de force” da sabato 12 a lunedì 14, comprendente anche la notte tra domenica e lunedì. Poi vado in ferie, almeno una settimana, mare o terme, perché mi devo riposare e ristrutturare (ad una certa età bisogna fare il tagliando!)
E, a proposito di elezioni, non so per chi votare. Pazienza per le elezioni provinciali di cui mi importa il giusto, mi dispiace però per le elezioni europee. Purtroppo non esiste il partito per il quale voterei con convinzione: un partito liberaldemocratico, laico, progressista, europeista, ma anche nazionalista, né filoamericano né antiamericano, neutralista, che non vuol dire pacifista ad oltranza, ma sempre attento agli interessi nazionali nell’ambito dell’Unione Europea, un partito che si ponga come obiettivi la tutela dei diritti civili, la salvaguardia dell’ambiente, ma anche il benessere sociale, e che ritenga valori fondamentali per la crescita del paese, la cultura, la scuola, la ricerca.
Voterei i radicali per la laicità e l’impegno in favore dei diritti civili, ma li sento troppo svisceratamente filoamericani, ultimamente parlano addirittura di Stati Uniti d’Europa e d’America, come se tra le due sponde dell’Atlantico non ci fossero interessi divergenti. Ho persino fatto un pensierino sul partitino di Sgarbi, che dà garanzie in ordine alla laicità e all’attenzione ai valori culturali, ma sulla politica estera mi sembra che siamo sulla linea filoamericana dei radicali. Quanto al centro-sinistra se non riesce ad esprimere altro leader che Prodi non merita il voto. Prodi proprio non lo sopporto, democristiano era e democristiano rimane, non ha carisma, e anche come Presidente della Commissione Europea non ha ricevuto a livello internazionale giudizi molto lusinghieri e un voto per uno qualsiasi dei partiti ulivisti è un voto al democristiano Prodi. Peraltro mi risulta che alcuni esponenti della Margherita siedono nel Parlamento europeo nel gruppo del PPE (Partito Popolare Europeo) dove stanno anche Forza Italia e UDC. Lascio perdere i partiti minori come l’anacronistica Rifondazione.
Ad ogni modo non ho nessuna convinzione e probabilmente deciderò all’ultimo momento, sulla soglia del seggio.
Qualcuno mi dà un consiglio in merito? Secondo voi quale partito si può aggiudicare la palma del meno peggio?

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