lunedì 9 febbraio 2009

IL CASO ENGLARO E' SOLO UN PRETESTO - ROMPIAMO IL SILENZIO



 

Il cammino della democrazia non è un cammino facile. Per questo bisogna essere continuamente vigilanti, non rassegnarsi al peggio, ma neppure abbandonarsi ad una tranquilla fiducia nelle sorti fatalmente progressive dell’umanità… La differenza tra la mia generazione e quella dei nostri padri è che loro erano democratici ottimisti. Noi siamo, dobbiamo essere, democratici sempre in allarme”.

Norberto Bobbio

 

 

Ho appena firmato l'appello diffuso ieri da Libertà e Giustizia sul sito di Repubblica dal titolo "Rompiamo il silenzio".


Sulla questione Englaro ho tanti dubbi e mi sembra che li abbia anche la scienza.   Personalmente credo che quella di Eluana non sia vita, ma non vorrei essere nel giudice che ha preso la decisione, tanto meno nei suoi genitori. Non mi piace neanche il padre che è sempre in televisione e che ha diffuso quelle foto che peraltro sono controproducenti. La gente vede una bella ragazza nel fiore della gioventù e non si immagina nemmeno quale larva umana possa essere oggi.


Ma Berlusconi ha preso a pretesto il caso Englaro con un atto che minaccia seriamente il principio della divisione dei poteri che da Montesquieu in avanti informa tutte le democrazie. Questo mi preoccupa.

1 commento:

  1. Certo si possono avere tutti i dubbi che si vuole, io personalmente penso che l'alimentazione forzata con sonde e sondini fatta invasivamente su chi, come la povera Eluana, si sapeva che non avrebbe scientificamente avuto chances di ripresa, mi sembra puro e semplice accanimento terapeutico, anche se fatto a fine di bene. Io non lo vorrei e non lo vorrò. Quello che in questa triste vicenda mi sembra veramente rivoltante è stato lo scacallaggio politico di chi l'ha usata per arruffianarsi col clero ufficiale e per perseguire i suoi fini politici. Nei fatti anticostituzionali e quindi antidemocratici: in sostanza l'ha detto anche Gianfranco Fini e lo dicono anche molti dei media stranieri.
    Personalmente, il 9 febbraio, ho ricordato sul mio blog (www.historiablogori.splinder.com) il 160° anniversario della Repubblica Romana, esempio di laicità e tolleranza, la cui Costituzione disegna nei suoi Principi Fondamentali un progetto di Stato straordinario e attualissimo.

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lunedì 9 febbraio 2009

IL CASO ENGLARO E' SOLO UN PRETESTO - ROMPIAMO IL SILENZIO



 

Il cammino della democrazia non è un cammino facile. Per questo bisogna essere continuamente vigilanti, non rassegnarsi al peggio, ma neppure abbandonarsi ad una tranquilla fiducia nelle sorti fatalmente progressive dell’umanità… La differenza tra la mia generazione e quella dei nostri padri è che loro erano democratici ottimisti. Noi siamo, dobbiamo essere, democratici sempre in allarme”.

Norberto Bobbio

 

 

Ho appena firmato l'appello diffuso ieri da Libertà e Giustizia sul sito di Repubblica dal titolo "Rompiamo il silenzio".


Sulla questione Englaro ho tanti dubbi e mi sembra che li abbia anche la scienza.   Personalmente credo che quella di Eluana non sia vita, ma non vorrei essere nel giudice che ha preso la decisione, tanto meno nei suoi genitori. Non mi piace neanche il padre che è sempre in televisione e che ha diffuso quelle foto che peraltro sono controproducenti. La gente vede una bella ragazza nel fiore della gioventù e non si immagina nemmeno quale larva umana possa essere oggi.


Ma Berlusconi ha preso a pretesto il caso Englaro con un atto che minaccia seriamente il principio della divisione dei poteri che da Montesquieu in avanti informa tutte le democrazie. Questo mi preoccupa.

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  1. Certo si possono avere tutti i dubbi che si vuole, io personalmente penso che l'alimentazione forzata con sonde e sondini fatta invasivamente su chi, come la povera Eluana, si sapeva che non avrebbe scientificamente avuto chances di ripresa, mi sembra puro e semplice accanimento terapeutico, anche se fatto a fine di bene. Io non lo vorrei e non lo vorrò. Quello che in questa triste vicenda mi sembra veramente rivoltante è stato lo scacallaggio politico di chi l'ha usata per arruffianarsi col clero ufficiale e per perseguire i suoi fini politici. Nei fatti anticostituzionali e quindi antidemocratici: in sostanza l'ha detto anche Gianfranco Fini e lo dicono anche molti dei media stranieri.
    Personalmente, il 9 febbraio, ho ricordato sul mio blog (www.historiablogori.splinder.com) il 160° anniversario della Repubblica Romana, esempio di laicità e tolleranza, la cui Costituzione disegna nei suoi Principi Fondamentali un progetto di Stato straordinario e attualissimo.

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