Oggi a pranzo, al tavolo accanto
al mio, si discuteva animatamente di un libro. Dal contesto del discorso
presumo si trattasse di "Cinquanta sfumature di grigio", o di nero o
di rosso. Non ne parlavano bene, ma il
discorso era molto animato.
In serata mi sono fermata in una
libreria. Nel giro di cinque minuti sono entrate in due a comprare le
"cinquanta sfumature".
Ora mi pare preoccupante il
successo di un libro in cui la protagonista accetta di diventare schiava di un
uomo fino a sottoporsi a violenze fisiche.
Poiché non ho letto il libro non posso
valutare se regga il confronto con illustri precedenti, quali "Justine"
di De Sade, il fumetto "Valentina" di Guido Crepax, "Histoire
d'O" dell'autrice francese
Dominique Aury o magari anche "Venere in pelliccia " di Sacher-Masoch
in cui lo schiavo è invece il protagonista maschile. Quel che è certo è che
l'autrice, tale E.L. James, pseudonimo di
Erika Leonard, mai sentita prima, deve avere fatto un bel po' di soldi.
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