giovedì 23 agosto 2012

Cinquanta sfumature di grigio - Un successo preoccupante


Oggi a pranzo, al tavolo accanto al mio, si discuteva animatamente di un libro. Dal contesto del discorso presumo si trattasse di "Cinquanta sfumature di grigio", o di nero o di rosso.  Non ne parlavano bene, ma il discorso era molto animato.

In serata mi sono fermata in una libreria. Nel giro di cinque minuti sono entrate in due a comprare le "cinquanta sfumature".

Ora mi pare preoccupante il successo di un libro in cui la protagonista accetta di diventare schiava di un uomo fino a sottoporsi a violenze fisiche.

Poiché non ho letto il libro non posso valutare se regga il confronto con illustri precedenti, quali "Justine" di De Sade, il fumetto "Valentina" di Guido Crepax, "Histoire d'O" dell'autrice francese Dominique Aury o magari anche "Venere in pelliccia " di Sacher-Masoch in cui lo schiavo è invece il protagonista maschile. Quel che è certo è che l'autrice, tale E.L. James, pseudonimo di  Erika Leonard, mai sentita prima, deve avere fatto un bel po' di soldi. 

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giovedì 23 agosto 2012

Cinquanta sfumature di grigio - Un successo preoccupante


Oggi a pranzo, al tavolo accanto al mio, si discuteva animatamente di un libro. Dal contesto del discorso presumo si trattasse di "Cinquanta sfumature di grigio", o di nero o di rosso.  Non ne parlavano bene, ma il discorso era molto animato.

In serata mi sono fermata in una libreria. Nel giro di cinque minuti sono entrate in due a comprare le "cinquanta sfumature".

Ora mi pare preoccupante il successo di un libro in cui la protagonista accetta di diventare schiava di un uomo fino a sottoporsi a violenze fisiche.

Poiché non ho letto il libro non posso valutare se regga il confronto con illustri precedenti, quali "Justine" di De Sade, il fumetto "Valentina" di Guido Crepax, "Histoire d'O" dell'autrice francese Dominique Aury o magari anche "Venere in pelliccia " di Sacher-Masoch in cui lo schiavo è invece il protagonista maschile. Quel che è certo è che l'autrice, tale E.L. James, pseudonimo di  Erika Leonard, mai sentita prima, deve avere fatto un bel po' di soldi. 

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