giovedì 23 maggio 2013

Niente da segnalare: ho già scritto tutto su Facebook e Twitter


Non ho scritto più niente dal 19 aprile e me ne scuso con questo blog cui avevo promesso una miglior cura!

Eppure di cose ne sono successe e il materiale per un post non mancava, dalla rielezione di Napolitano a Presidente della Repubblica (e una rielezione non si era mai verificata nella storia della Repubblica), con conseguente energica strigliata dello stesso al Parlamento nel giorno del reinsediamento, al governo di "larghe intese", con Enrico Letta, Presidente del Consiglio dei Ministri, e Alfano, Vice-Presidente e Ministro dell'Interno, che sembra quasi un governo democristiano, tenuto conto delle origini di entrambi, nonché di diversi altri membri del governo (basti pensare che Graziano Delrio,  Ministro per gli affari regionali e delle autonomie, ha 9 figli, presumo per rispondere al noto precetto della Chiesa e immagino dalla stessa donna, poveretta!), al pazzo che spara ai Carabinieri davanti a Palazzo Chigi mentre il governo sta giurando al Quirinale, alle condanne e richieste di condanne per Berlusconi (e qui poco di nuovo) che organizza una manifestazione contestatissima a Brescia,  mentre nel PD ci si continua a dilaniare ma alla fine viene eletto Epifani, quale segretario di transizione, in attesa del congresso di autunno, alle indegne proposte di legge di entrambi gli schieramenti, con il PDL che chiede il carcere per chi disturba le manifestazioni altrui (ovvero di Berlusconi) e il dimezzamento delle pene per il reato di concorso in associazione mafiosa (ovvero “salva Dell’Utri”), e il PD che propone una legge sui partiti in attuazione di una norma della Costituzione che tuttavia è rimasta lettera morta per 60 anni e ora ha il sapore di un attacco al M5S che gli toglie voti (ma di una riflessione sui motivi ancora niente). Se a questo poi si aggiungono il pazzo che a Milano uccide alcuni passanti a picconate, i suicidi per disperazione, gli uomini  che uccidono mogli e compagne che li lasciano, le madri che gettano i figli dalla finestra, da commentare ci sarebbe anche troppo.

Tuttavia non ne ho avuto voglia e poi ormai, complici anche smartphone e Ipad, utilizzabili anche comodamente sdraiati sul divano mentre si seguono i talkshow, si fa prima a mettere un breve post su Facebook o, ancora più breve su Twitter.  Sembrano ormai lontani i tempi dei blogger compulsivi che postavano di tutto anche a distanza di poche ore e si commentavano tra di loro, eppure era solo qualche anno fa.  

Mi è venuta tuttavia l'idea di riportare su questo blog anche i post che metto sui social network in modo da avere la cronologia delle mie pensate e chissà ad una rilettura tra qualche anno lo spaccato di un periodo.

Quanto alla mia vita personale procede più o meno come al solito. Poco da segnalare se non una distorsione al piede destro di cui ovviamente avrei fatto volentieri a meno, la lettura di diversi romanzi, tra cui l’ultimo di Dan Brown, “Inferno”, concluso in due giorni, complice anche la distorsione, e ovviamente commentato sui soliti socialnetwork, il lavoro per il quale non c’è niente di nuovo da segnalare se non che ogni giorno la pensione si fa più vicina, e meno male, infine sulla  vita sentimentale meglio stendere un velo pietoso.

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Niente da segnalare: ho già scritto tutto su Facebook e Twitter


Non ho scritto più niente dal 19 aprile e me ne scuso con questo blog cui avevo promesso una miglior cura!

Eppure di cose ne sono successe e il materiale per un post non mancava, dalla rielezione di Napolitano a Presidente della Repubblica (e una rielezione non si era mai verificata nella storia della Repubblica), con conseguente energica strigliata dello stesso al Parlamento nel giorno del reinsediamento, al governo di "larghe intese", con Enrico Letta, Presidente del Consiglio dei Ministri, e Alfano, Vice-Presidente e Ministro dell'Interno, che sembra quasi un governo democristiano, tenuto conto delle origini di entrambi, nonché di diversi altri membri del governo (basti pensare che Graziano Delrio,  Ministro per gli affari regionali e delle autonomie, ha 9 figli, presumo per rispondere al noto precetto della Chiesa e immagino dalla stessa donna, poveretta!), al pazzo che spara ai Carabinieri davanti a Palazzo Chigi mentre il governo sta giurando al Quirinale, alle condanne e richieste di condanne per Berlusconi (e qui poco di nuovo) che organizza una manifestazione contestatissima a Brescia,  mentre nel PD ci si continua a dilaniare ma alla fine viene eletto Epifani, quale segretario di transizione, in attesa del congresso di autunno, alle indegne proposte di legge di entrambi gli schieramenti, con il PDL che chiede il carcere per chi disturba le manifestazioni altrui (ovvero di Berlusconi) e il dimezzamento delle pene per il reato di concorso in associazione mafiosa (ovvero “salva Dell’Utri”), e il PD che propone una legge sui partiti in attuazione di una norma della Costituzione che tuttavia è rimasta lettera morta per 60 anni e ora ha il sapore di un attacco al M5S che gli toglie voti (ma di una riflessione sui motivi ancora niente). Se a questo poi si aggiungono il pazzo che a Milano uccide alcuni passanti a picconate, i suicidi per disperazione, gli uomini  che uccidono mogli e compagne che li lasciano, le madri che gettano i figli dalla finestra, da commentare ci sarebbe anche troppo.

Tuttavia non ne ho avuto voglia e poi ormai, complici anche smartphone e Ipad, utilizzabili anche comodamente sdraiati sul divano mentre si seguono i talkshow, si fa prima a mettere un breve post su Facebook o, ancora più breve su Twitter.  Sembrano ormai lontani i tempi dei blogger compulsivi che postavano di tutto anche a distanza di poche ore e si commentavano tra di loro, eppure era solo qualche anno fa.  

Mi è venuta tuttavia l'idea di riportare su questo blog anche i post che metto sui social network in modo da avere la cronologia delle mie pensate e chissà ad una rilettura tra qualche anno lo spaccato di un periodo.

Quanto alla mia vita personale procede più o meno come al solito. Poco da segnalare se non una distorsione al piede destro di cui ovviamente avrei fatto volentieri a meno, la lettura di diversi romanzi, tra cui l’ultimo di Dan Brown, “Inferno”, concluso in due giorni, complice anche la distorsione, e ovviamente commentato sui soliti socialnetwork, il lavoro per il quale non c’è niente di nuovo da segnalare se non che ogni giorno la pensione si fa più vicina, e meno male, infine sulla  vita sentimentale meglio stendere un velo pietoso.

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