Ultimamente sono troppo presa dal lavoro e non ho tempo di seguire cosa accade in Italia e nel mondo e tanto meno di aggiornare questo blog.
So che il 23 marzo il Senato ha approvato una riforma costituzionale che il centro-sinistra ritiene devastante.
Da quanto ho letto sui giornali, la riforma attribuisce poteri amplissimi al presidente del consiglio che potrà sciogliere le camere e sarà in grado di esigere l’approvazione in blocco di una legge da lui proposta, abbinandola alla questione di fiducia che, se negata, condannerebbe la Camera all’automatico scioglimento anticipato.
Nel campo delle autonomie il nuovo testo assegna la competenza legislativa esclusiva alle Regioni in settori decisivi quali la scuola, la sanità, l’assistenza (con la disarticolazione della scuola pubblica e del servizio sanitario nazionale).
In sintesi il massimo del centralismo autoritario ed il massimo della destrutturazione dello stato unitario.
Grande bagarre in Parlamento con sfoggio o spreco di bandiere tricolori da entrambe le parti.
Andreotti (ma Andreotti, oltre che in odore di mafia, è anche di sinistra?) ricorda che il 23 marzo era la festa del “fascio” e Carla Voltolina, vedova dell’ex-presidente della Repubblica, Pertini, parla di “leggi fascistissime”.
Avevo scaricato il disegno di legge, ma non ho mai avuto tempo di leggerlo, così non sono in grado di giudicare quanto questa riforma sia veramente pericolosa per la democrazia.
E’ certo che l’opinione pubblica né è rimasta quasi completamente all’oscuro, non ne hanno parlato molto i giornali, almeno fino agli ultimi giorni, né mi risulta che l’argomento sia stato oggetto di dibattito in uno dei tanti “talk show”, come “Porta a Porta”, ove si è trovato il tempo di parlare anche della Leccisi, per non dire del comportamento relativamente inerte del centro-sinistra che solo ora grida allo stravolgimento della Costituzione. Mi sembra peraltro che l’idea del “premierato” sia stata abbracciata in passato anche da qualche autorevole esponente del centrosinistra e quindi mi domando se ora si avversi la riforma in sé o per il fatto che al momento il Presidente si chiama Berlusconi. Quanto al federalismo, già il centro sinistra, al termine della passata Legislatura, modificò il Titolo V della Costituzione.
Ad ogni modo sono state scongiurate le dimissioni di Calderoli!
una vera porcheria, Marivan.....Intanto ti auguro una Pasqua serena. Alain
RispondiEliminaLe modifiche alla Costituzione
RispondiEliminahanno un forte "sapore" di deriva
delle garanzie, di giustizia, dello stato unitario e di prevenzione di qualsiasi forma di totalitarismo.
la solita menata approvata al Senato.....Ti abbraccio mia cara ed una buona settimana
RispondiEliminaSuona un po' come "fai del buon vino"
RispondiEliminacomunque ti ringrazio.