Il Ministro della giustizia può anche interessarsi della sorte di un carcerato che sta male, qualunque sia la sua condizione economica. Si dice del resto che la Cancellieri sia intervenuta anche per altri.
Tuttavia compito del Ministro sarebbe in primo luogo di trovare le soluzioni al problema delle carceri e della giustizia e non di interessarsi dei singoli casi specialmente quando riguardano gli amici suoi.
Ma quello che è più grave è l'evidente conflitto di interessi.
Ormai è storia nota che il figlio del Ministro abbia lavorato per breve tempo per FonSai ottenendone una buonuscita milionaria.
Ma quello che viene fuori, anche dai servizi andati in onda nella puntata di stasera del talk show di LA7 "La Gabbia", nonché da diversi articoli sui giornali e su internet, è un rapporto molto stretto e di lunga data della Cancellieri con i Ligresti che, anche prima degli arresti del luglio scorso per falso in bilancio e manipolazione del mercato, erano considerati imprenditori "di sistema" per il rapporto "disinvolto" con la politica e che, proprio per questo, forse non erano tra le persone più consone alla frequentazione da parte di una persona che ricopre prima il ruolo di Ministro dell'Interno e oggi quello di Ministro della Giustizia.
Sarebbe stato opportuno che ne avesse preso le distanze almeno dall'assunzione di quei ruoli, invece ci sono forti sospetti che si sia spesa in favore degli amici anche come Ministro dell'Interno.
Sia nel talk show che in questo articolo si parla di un rapidissimo sgombro della Torre Guelfa a Milano, di proprietà dei Ligresti, che era stata occupata da un centro sociale, quando per queste procedure ci vuole in genere molto più tempo. Nel servizio andato in onda stasera è stato registrato il colloquio di un poliziotto con uno degli occupanti in cui si parla di pressioni dall'alto in un momento (maggio 2012) in cui la Cancellieri era Ministro dell'Interno, anche se queste sono solo supposizioni.
Quel che è ovvio è che un ministro non si mette a disposizione, non dice conta su di me per qualsiasi cosa e non dice che una decisione della magistratura è un'ingiustizia.
L'ingiustizia sta nella condizione delle carceri che lei in quanto Ministro della Giustizia avrebbe avuto il compito di risolvere. Il suo comportamento ribadisce invece la nota situazione per la quale se hai dei problemi e un ministro amico una soluzione si trova, altrimenti ti arrangi.
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