Questo l’avvio dell’editoriale di Vittorio Feltri su Libero dell’8 settembre, dal titolo”Vittime dei pacifisti”, a proposito delle due italiane rapite in Iraq dai terroristi.
Carni? Non ho parole! Posso capire che trattandosi di donne ci possano essere anche rischi diversi da quello di essere ammazzate, ma ad ogni modo mi ha dato molto fastidio l’espressione maschilmente retrograda di chi vede nella donna carne di sua proprietà o di proprietà della nazione e si sente offeso per questo e non perché ci sono due connazionali in pericolo.
Ad ogni modo poi il nostro continua definendo Torretta e Pari "due brave ragazze buone dentro e generose di fatto" ma anche “due fanciulle scriteriate nel loro bisogno di assistere l'umanità ferita e sgarrupata del vicino Oriente” e conclude che “se fossero state mie figlie le avrei prese a schiaffi”.
Non voglio dire che non ci possa essere anche un fondo di verità in quello che sostiene Feltri che già aveva detto di Baldoni che sarebbe piombato nel deserto alla ricerca di emozioni e brividi, ma che alla sua età avrebbe fatto meglio ad affidarsi ad “Alpitour” per le sue vacanze.
Certamente queste persone che, a qualunque titolo, si trovano sulla scena di conflitti armati, devono avere anche una certa dose di spirito di avventura e, come aveva ammesso anche una delle due ragazze in un’intervista rilasciata alla Repubblica, una certa paura di vivere nella normalità (e mi domando poi che male c’è, oltre tutto quando questa personale caratteristica viene indirizzata ad aiutare gli altri), ma d’altra parte se non ci fossero queste persone il mondo sarebbe anche peggiore. Poi si tratterà di vedere se la situazione in Iraq non sia giunta ad un punto tale da richiedere il ritiro di tutti i civili. Ma questo è un altro discorso.
Ad ogni modo quello che mi ha fatto imbestialire nell’articolo di Feltri non sono tanto le sue opinioni sull’ingenuità delle due che sarebbero partite “per la missione più pericolosa del mondo” con “la testa imbottita di ottime intenzioni e di luoghi comuni pacifisti e noglobalisti. Sicuramente in buona fede, mosse da sacro fuoco, desiderose di aiutare il prossimo eccetera”, ma l’atteggiamento paternalistico, i termini usati (carni, schiaffi, fanciulle, ecc.) che probabilmente non si sarebbe mai permesso di usare se al posto delle due ragazze ci fossero stati due coetanei di sesso maschile.
no comment - sereno w-e. Alain
RispondiEliminacosa dire, se non che si rischia davvero una profonda spaccatura del nostro paese? cioè si sono dette cose infami in occasione dei rapimenti da varie parte e i giudizi cambiavano e cambiano in base alla natura della persona rapita (leggasi quattrocchi o baldoni, o quelle 2 ragazze).
RispondiEliminaPer il resto, un saluto alle figlie di Feltri
Concordo assolutamente. Comunque, non sono le persone anziane che dicono *eh, se fosse mia figlia... * Feltri ha usufruito degli incentivi contro il pensionamento?
RispondiEliminaecco, per dire quanto sia "femminista" il nostro occidentale paese... direi che un paese dove si pubblicano commenti di questo tenore è molto, ma molto indietro...
RispondiEliminavorrei poi farti una precisazione riguardo all'ultimo post: ma tu lo sai che, per esempio in Egitto ma anche in altri paesi, le prime femministe che lottavano per il voto femminile ci sono state già nel 1908?
è semplicemente una questione politica, quella del maschilismo, che non c'entra in maniera essenziale con l'Islam.
e oggi ci sono molte femministe "islamiche", che leggono cioè la religione islamica come un'arma per la libertà femminile.
se fosse come dici tu, se in Italia oggi comandassero la chiesa cattolica e i personaggi come feltri, oggi non avremmo il divorzio e questo paese avrebbe ancora il "delitto d'onore"...
vai a vederti per es. questo sito:
http://www.livejournal.com/community/islamicfeminist/