mercoledì 18 febbraio 2009

Veltroni: tutta sfortuna?

 

Andate a vedere questi due post del blog “Brodo Primordiale” dal titolo “Non voglio tirarmela” e “Ci siamo quasi”.

Carini, no?

Ma non sarà che Veltroni porta sfiga?

Mi viene in mente la celebre frase di Napoleone: "Non voglio generali esperti e capaci, voglio generali fortunati!!"




Ora in tutte le imprese esperienza e capacità sono, a mio parere, essenziali, ma riuscire è anche questione di fortuna, e di ottimismo e di carisma. Anzi penso che ottimismo e carisma attirino la fortuna.




Con questo la crisi della sinistra non è solo questione di leader.




Il PD non è mai esistito, è un coacervo che non sta insieme, che non poteva stare insieme. Un’impresa riesce se ci sono alla base delle idee, dei principi condivisi e se ci sono dei leader che hanno talento, energia e, perché no, fortuna.




Avete visto cosa è successo alle primarie di Firenze? Il vincitore, Matteo Renzi sembra sia uno che ha energia da vendere e uno fortunato. Prima di darsi alla politica aveva vinto 33 milioni (di lire) alla Ruota della Fortuna! Ma non mi piace. E’ stato intervistato qualche tempo fa da Irene Bignardi alle “Invasioni barbariche”: un cattolico neanche molto progressista.




Quanto a Veltroni gli si deve riconoscere che almeno si è dimesso. Saranno vere dimissioni? In un paese in cui le dimissioni sono quasi sconosciute, può venire anche il dubbio. Si è mai visto un segretario di partito che si dimette dopo un’elezione regionale? Ma se non si dimettono neanche quando vengono pescati con le mani nel sacco!




Per la crisi della sinistra, non vedo soluzioni a breve. A prescindere dai leaders (Bersani? ma vi pare uno che riesce a ispirare fiducia, a trascinare?), mancano anche le idee, i principi. Finite le ideologie, alla destra è rimasto comunque “Dio, patria, famiglia”, ma alla sinistra? Quali sono i valori che porta avanti? Quali i principi, le idee da sostenere, gli obiettivi da porsi anche a rischio di perdere i voti di qualcuno (tanto sono stati persi lo stesso e sarà sempre peggio). Finite le ideologie, abbandonato il marxismo e ogni altro anacronismo, doveva nascere un partito moderno, progressista, che si rifacesse ai principi del socialismo democratico, liberale e libertario, i cui obiettivi fossero la tutela del lavoro, dell’ambiente, dei diritti civili, della laicità, il miglioramento della scuola pubblica, della sanità pubblica, lo sviluppo della ricerca. Ma così non è stato. E’ stato creato qualcosa che non esiste, che è solo la giustapposizione di due ex-partiti, a suo tempo nemici, e tutto ciò anche nell’ambito di una deriva etica. Peggio di così….




Poi si può anche dire che la gente ama Berlusconi, che lo sente simile a sé, specie nelle battute più trite che fanno parte del suo successo (e questo la dice lunga sul livello culturale del paese), che vuol sentire parlare di soluzioni rigorose per la sicurezza, di lotta alla delinquenza, di punizioni esemplari, che cerca una soluzione alla proprie paure in un capro espiatorio (e cosa meglio degli stranieri? anche se poi continuano ad arrivare, come e anche più che sotto il governo Prodi).




D’accordo c’è anche tutto questo, ma il problema della sinistra resta e non mi sembra che le soluzioni siano a portata di mano.


Comunque nella scelta del prossimo segretario di un futuro partito meglio verificare la sua storia personale e che si compri un amuleto!





3 commenti:

  1. condivido in tutto e per tutto quello che hai scritto. Penso che Veltroni abbia avuto troppa fretta, che il pd sia stata una "fusione a freddo" tra tendenze troppo diverse, che Veltroni, allarmando qui figli di p....a di Mastella e Dini abbia a suo tempo contribuito prematuramente a far crollare il governo Prodi (che poi Prodi abbia sbagliato sui due tempi, badando troppa alla macroeconomia e assecondando la foia di Padoa Schioppa ad accontentare l'Europa è un altro discorso...). Berlusconi del "predellino" a Roma era alla "fetta": Fini disse "siamo alle comiche finali!". Veltroni li ha salvati! Non è tutta sfortuna: è anche dabbenaggine!
    Comunque molto brava, come sempre.
    Ciao
    COG

    RispondiElimina
  2. Forse tutta colpa di Veltroni non è, ma certo ha commesso degli errori, notevoli. Aveva fretta di creare questo nuovo soggetto che per ovvie ragioni è nato morto. Poi sicuramente D'Alema (e anche altri) non aspettava altro che fallisse. Invece di cercare di sfruttare le debolezze degli avversari, la sinistra (ma si poteva definire tale?) si è dedicata a lotte intestine. Intanto l'opposizione non decollava. Paura di tutto, anche di dirsi di sinistra, anche di tutelare la laicità dello Stato.
    E ora? Un governo ultrareazionario con un padrone assoluto e un'opposizione inesistente. Non vedo nulla di buono all'orizzonte.

    RispondiElimina
  3. Sensato e per me ampiamente condivisibile il commento delle 22,12, successivo al mio, proprio così come dici ...
    COG

    RispondiElimina

mercoledì 18 febbraio 2009

Veltroni: tutta sfortuna?

 

Andate a vedere questi due post del blog “Brodo Primordiale” dal titolo “Non voglio tirarmela” e “Ci siamo quasi”.

Carini, no?

Ma non sarà che Veltroni porta sfiga?

Mi viene in mente la celebre frase di Napoleone: "Non voglio generali esperti e capaci, voglio generali fortunati!!"




Ora in tutte le imprese esperienza e capacità sono, a mio parere, essenziali, ma riuscire è anche questione di fortuna, e di ottimismo e di carisma. Anzi penso che ottimismo e carisma attirino la fortuna.




Con questo la crisi della sinistra non è solo questione di leader.




Il PD non è mai esistito, è un coacervo che non sta insieme, che non poteva stare insieme. Un’impresa riesce se ci sono alla base delle idee, dei principi condivisi e se ci sono dei leader che hanno talento, energia e, perché no, fortuna.




Avete visto cosa è successo alle primarie di Firenze? Il vincitore, Matteo Renzi sembra sia uno che ha energia da vendere e uno fortunato. Prima di darsi alla politica aveva vinto 33 milioni (di lire) alla Ruota della Fortuna! Ma non mi piace. E’ stato intervistato qualche tempo fa da Irene Bignardi alle “Invasioni barbariche”: un cattolico neanche molto progressista.




Quanto a Veltroni gli si deve riconoscere che almeno si è dimesso. Saranno vere dimissioni? In un paese in cui le dimissioni sono quasi sconosciute, può venire anche il dubbio. Si è mai visto un segretario di partito che si dimette dopo un’elezione regionale? Ma se non si dimettono neanche quando vengono pescati con le mani nel sacco!




Per la crisi della sinistra, non vedo soluzioni a breve. A prescindere dai leaders (Bersani? ma vi pare uno che riesce a ispirare fiducia, a trascinare?), mancano anche le idee, i principi. Finite le ideologie, alla destra è rimasto comunque “Dio, patria, famiglia”, ma alla sinistra? Quali sono i valori che porta avanti? Quali i principi, le idee da sostenere, gli obiettivi da porsi anche a rischio di perdere i voti di qualcuno (tanto sono stati persi lo stesso e sarà sempre peggio). Finite le ideologie, abbandonato il marxismo e ogni altro anacronismo, doveva nascere un partito moderno, progressista, che si rifacesse ai principi del socialismo democratico, liberale e libertario, i cui obiettivi fossero la tutela del lavoro, dell’ambiente, dei diritti civili, della laicità, il miglioramento della scuola pubblica, della sanità pubblica, lo sviluppo della ricerca. Ma così non è stato. E’ stato creato qualcosa che non esiste, che è solo la giustapposizione di due ex-partiti, a suo tempo nemici, e tutto ciò anche nell’ambito di una deriva etica. Peggio di così….




Poi si può anche dire che la gente ama Berlusconi, che lo sente simile a sé, specie nelle battute più trite che fanno parte del suo successo (e questo la dice lunga sul livello culturale del paese), che vuol sentire parlare di soluzioni rigorose per la sicurezza, di lotta alla delinquenza, di punizioni esemplari, che cerca una soluzione alla proprie paure in un capro espiatorio (e cosa meglio degli stranieri? anche se poi continuano ad arrivare, come e anche più che sotto il governo Prodi).




D’accordo c’è anche tutto questo, ma il problema della sinistra resta e non mi sembra che le soluzioni siano a portata di mano.


Comunque nella scelta del prossimo segretario di un futuro partito meglio verificare la sua storia personale e che si compri un amuleto!





3 commenti:

  1. condivido in tutto e per tutto quello che hai scritto. Penso che Veltroni abbia avuto troppa fretta, che il pd sia stata una "fusione a freddo" tra tendenze troppo diverse, che Veltroni, allarmando qui figli di p....a di Mastella e Dini abbia a suo tempo contribuito prematuramente a far crollare il governo Prodi (che poi Prodi abbia sbagliato sui due tempi, badando troppa alla macroeconomia e assecondando la foia di Padoa Schioppa ad accontentare l'Europa è un altro discorso...). Berlusconi del "predellino" a Roma era alla "fetta": Fini disse "siamo alle comiche finali!". Veltroni li ha salvati! Non è tutta sfortuna: è anche dabbenaggine!
    Comunque molto brava, come sempre.
    Ciao
    COG

    RispondiElimina
  2. Forse tutta colpa di Veltroni non è, ma certo ha commesso degli errori, notevoli. Aveva fretta di creare questo nuovo soggetto che per ovvie ragioni è nato morto. Poi sicuramente D'Alema (e anche altri) non aspettava altro che fallisse. Invece di cercare di sfruttare le debolezze degli avversari, la sinistra (ma si poteva definire tale?) si è dedicata a lotte intestine. Intanto l'opposizione non decollava. Paura di tutto, anche di dirsi di sinistra, anche di tutelare la laicità dello Stato.
    E ora? Un governo ultrareazionario con un padrone assoluto e un'opposizione inesistente. Non vedo nulla di buono all'orizzonte.

    RispondiElimina
  3. Sensato e per me ampiamente condivisibile il commento delle 22,12, successivo al mio, proprio così come dici ...
    COG

    RispondiElimina