domenica 27 febbraio 2005

Cercate di non morire nei prossimi 20 anni



Interessante notizia su “The Instablog”:


“Secondo lo scienziato Ray Kurzweil basteranno appena altri 20 anni perché la nanotecnologia permetta di rendere l'uomo virtualmente immortale. NanoRobot specializzati ripareranno le nostre cellule ed i nostri tessuti, perfino il DNA potrà essere periodicamente sostituito con versioni migliori scaricate da Internet[?!].”


L'articolo non dice però se si riuscirà anche a ringiovanire. E vivere per sempre da vecchi non mi sembra molto carino.

E il sovrappopolamento? Si riuscirà a "terraformare" Marte e a spedirci un po' del "surplus" di popolazione? 

10 commenti:

  1. Insomma dobbiamo resistere solo per altri ventanni ed e' fatta.Mi sembra che questo scienziato abbia esagerato.Un bacio e buona domenica mia cara Marivan

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  2. Mi immagino marivan che scrive il suo blog da Marte.....hahahahahaha

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  3. No! Voglio partire mercenario, andare a combattere in quei posti che si chiamano Lontanistan e morire in battaglia a 35 anni al massimo (ho 5 anni di tempo).
    Non è importante quanto si vive ma come.

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  4. Chissà chi te le ha messe in testa queste idee della bella morte in battaglia? Non credo sia granché. Certo anche morire da vecchi, o peggio, da giovani, di tumore o d'infarto non deve essere una bella soddisfazione. Io vorrei vivere 1000 anni almeno, e vedere il lontano futuro, ma anche tornare indietro nel tempo e vedere tutti gli avvenimenti storici, e anche le battaglie, ma da turista del tempo e magari passare in altre dimensioni e vivere tutte le vite, cambiando epoca e anche genere, come Orlando di Virgina Wolf.E soppattutto vorrei avere di nuovo 30 anni.

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  5. ho conosciuto la vita dell'Occidente, se così si può chiamare. Mi sono svuotato completamente, ho dato tutto qui. No, meglio andarsene in battaglia, davvero. Non c'è null'altro intorno a me che abbia senso.

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  6. Decadentismo, fascismo o cos'altro? Depressione? Potresti provare con la fluoxetina (prozac). Dicono che funzioni.
    Qualche volta devo fare un post su quelli come te. Ora però sono troppo impegnata con il lavoro.
    Penso di essere ai tuoi antipodi per idee, anche se oggi mi riconosco più nelle idee liberali che in quelle di sinistra, però in parte certe forme di decadentismo mi affascinano. Arditi, avventuriere, cosa di meglio. A proposito di Cesare Renzi ed Elettra Stavros, li ho cercati su internet e non ho trovato niente, a prescindere dal fatto che casualmente Cesare Renzi è il vero nome di Dago (presumo conoscerai il fumetto). Dunque non esistono.
    Buonanotte.

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  7. Conosco Dago, fumetto ambientato ai tempi dello splendore dell'Impero Ottomano, ne ho letto qualche episodio. Ehm, forse non sono stato chiaro da me?il mio ultimo post parla di un mini CD (introduzione di un concept album di prossima uscita), e ovviamente i personaggi sono inventati... ma per saperne di più bastava seguire il link indicato nel post (www.illevriero.it), che ti porta alla casa di distribuzione del lavoro dei miei amici. Comunque "Cesare Renzi" prima aveva un altro nome... immagino il perché sia stato cambiato (ma è un nome che a te non direbbe nulla comunque).
    Per scrivere un post su di me dovresti conoscere quelli come me... non sono sicuro di questo, però, da quello che (ne) scrivi. Soprattutto guardi la cosa da un punto di vista troppo convenzionale: mi cataloghi nelle uniche categorie che per te potrebbero contenere quelli come me... ma potrebbe non essere del tutto esatto.
    E' ora di pranzo.

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  8. Si, forse ho letto il tuo post in modo frettoloso, ma in questo periodo sono molto stanca e stressata causa lavoro.

    Non voglio catalogare te e quelli come te. Non conosco e non ho mai frequentato il vostro ambiente, e sicuramente mi sfuggono molte cose, però mi interessa capire come nascono certe idee, come si collegano tra loro. In questi ultimi tempi si è parlato di bellezza della guerra, anche in relazione all'ultimo libro di Baricco "OMERO, ILIADE" e sembra esserci una certa fame di azioni eroiche, come dimostrerebbe anche il successo di film e romanzi storici e fantasy. In questo ambito ci puoi entrare anche tu e quelli come te.

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  9. Vedi, tu parti dall'idea sbagliata nel mio caso) che certa forma mentis sia esogena, ovvero venga da esperienze precedenti. Magari pensi che mi ispiri, non so, l'epopea di Salò, a cui prese parte mio nonno, magari credi che voglia seguire le orme di chi andò a cercar la bella morte per riscattare l'onore della patria, eccetera.
    Ti illuminerò superficialmente sul mio caso: ho vissuto tutta la vita che è possibile vivere in Occidente. Non quantitativamente visto che non ho ancora 30 anni, non tutte le esperienze possibili visto che non ho maif atto l'astronauta o il manager, ma la "vita" occidentale ormai la conosco tutta. Laurea in giurisprudenza, futuro da magistrato o avvocato, una scrivania, una pensione, uno stipendio, la vita, la morte, le tasse, eccetera. Non sono io, non è per me. Mi ha stancato anche solo la visione di questo futuro, di questa vita. Sono arrivato al punto in cui per me fare il magistrato a 5000 euro al mese, il manovale a 800, l'avvocato da 5000 euro a causa o il muratore da 800 euro ad "ingaggio" è la stessa identica cosa.
    E forse sono stanco di vivere, non per delusione, ma perché mi sento come se avessi già provato tutto, e come se il resto non m'interessasse, fosse comunque uguale -a parte le differenze superficiali- al mio deja vu. L'unica altra vita che conosco è quella che ho detto, la sola morte che voglio è quella; non importa quando, anche a 35 anni, non m'importa quanto vivrò ma come. Non credo sia depressione, non mi sento depresso; psicopatico, forse, traviato, anormale, ma male non sto, non "voglio" morire semplicemente epr farla finita. Mi sento come fossi arrivato alla fine del ciclo, e mi sento di poter chiamare vita solo... solo quello che per altri è follia, o non so che altro.

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  10. Sulla scrivania, lo stipendio, la pensione, la pensavo come te alla tua età, anche se non mi sfiorava l'idea di fare la mercenaria e nemmeno la rivoluzionaria di professione, ma solo la giornalista o qualunque altra cosa che mi avese portato in giro per il mondo e lontano da una scrivania. Invece poi non ne ho avuto il coraggio e ho utilizzato la mia laurea in legge per entrare in una pubblica amministrazione. Sono schifata e vorrei scappare. In questi giorni ho anche meditato di dare le dimissioni, ma ho sempre speso tutto il mio guadagno, ho le mani bucate e non ce la farei a vivere senza quello stipendio. Mi mancano 8 anni alla pensione, e se non avessi terrore della vecchiaia vorrei che passassero in un baleno per essere finalmente una persona libera.

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domenica 27 febbraio 2005

Cercate di non morire nei prossimi 20 anni



Interessante notizia su “The Instablog”:


“Secondo lo scienziato Ray Kurzweil basteranno appena altri 20 anni perché la nanotecnologia permetta di rendere l'uomo virtualmente immortale. NanoRobot specializzati ripareranno le nostre cellule ed i nostri tessuti, perfino il DNA potrà essere periodicamente sostituito con versioni migliori scaricate da Internet[?!].”


L'articolo non dice però se si riuscirà anche a ringiovanire. E vivere per sempre da vecchi non mi sembra molto carino.

E il sovrappopolamento? Si riuscirà a "terraformare" Marte e a spedirci un po' del "surplus" di popolazione? 

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  1. Insomma dobbiamo resistere solo per altri ventanni ed e' fatta.Mi sembra che questo scienziato abbia esagerato.Un bacio e buona domenica mia cara Marivan

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  2. Mi immagino marivan che scrive il suo blog da Marte.....hahahahahaha

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  3. No! Voglio partire mercenario, andare a combattere in quei posti che si chiamano Lontanistan e morire in battaglia a 35 anni al massimo (ho 5 anni di tempo).
    Non è importante quanto si vive ma come.

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  4. Chissà chi te le ha messe in testa queste idee della bella morte in battaglia? Non credo sia granché. Certo anche morire da vecchi, o peggio, da giovani, di tumore o d'infarto non deve essere una bella soddisfazione. Io vorrei vivere 1000 anni almeno, e vedere il lontano futuro, ma anche tornare indietro nel tempo e vedere tutti gli avvenimenti storici, e anche le battaglie, ma da turista del tempo e magari passare in altre dimensioni e vivere tutte le vite, cambiando epoca e anche genere, come Orlando di Virgina Wolf.E soppattutto vorrei avere di nuovo 30 anni.

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  5. ho conosciuto la vita dell'Occidente, se così si può chiamare. Mi sono svuotato completamente, ho dato tutto qui. No, meglio andarsene in battaglia, davvero. Non c'è null'altro intorno a me che abbia senso.

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  6. Decadentismo, fascismo o cos'altro? Depressione? Potresti provare con la fluoxetina (prozac). Dicono che funzioni.
    Qualche volta devo fare un post su quelli come te. Ora però sono troppo impegnata con il lavoro.
    Penso di essere ai tuoi antipodi per idee, anche se oggi mi riconosco più nelle idee liberali che in quelle di sinistra, però in parte certe forme di decadentismo mi affascinano. Arditi, avventuriere, cosa di meglio. A proposito di Cesare Renzi ed Elettra Stavros, li ho cercati su internet e non ho trovato niente, a prescindere dal fatto che casualmente Cesare Renzi è il vero nome di Dago (presumo conoscerai il fumetto). Dunque non esistono.
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  7. Conosco Dago, fumetto ambientato ai tempi dello splendore dell'Impero Ottomano, ne ho letto qualche episodio. Ehm, forse non sono stato chiaro da me?il mio ultimo post parla di un mini CD (introduzione di un concept album di prossima uscita), e ovviamente i personaggi sono inventati... ma per saperne di più bastava seguire il link indicato nel post (www.illevriero.it), che ti porta alla casa di distribuzione del lavoro dei miei amici. Comunque "Cesare Renzi" prima aveva un altro nome... immagino il perché sia stato cambiato (ma è un nome che a te non direbbe nulla comunque).
    Per scrivere un post su di me dovresti conoscere quelli come me... non sono sicuro di questo, però, da quello che (ne) scrivi. Soprattutto guardi la cosa da un punto di vista troppo convenzionale: mi cataloghi nelle uniche categorie che per te potrebbero contenere quelli come me... ma potrebbe non essere del tutto esatto.
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  8. Si, forse ho letto il tuo post in modo frettoloso, ma in questo periodo sono molto stanca e stressata causa lavoro.

    Non voglio catalogare te e quelli come te. Non conosco e non ho mai frequentato il vostro ambiente, e sicuramente mi sfuggono molte cose, però mi interessa capire come nascono certe idee, come si collegano tra loro. In questi ultimi tempi si è parlato di bellezza della guerra, anche in relazione all'ultimo libro di Baricco "OMERO, ILIADE" e sembra esserci una certa fame di azioni eroiche, come dimostrerebbe anche il successo di film e romanzi storici e fantasy. In questo ambito ci puoi entrare anche tu e quelli come te.

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  9. Vedi, tu parti dall'idea sbagliata nel mio caso) che certa forma mentis sia esogena, ovvero venga da esperienze precedenti. Magari pensi che mi ispiri, non so, l'epopea di Salò, a cui prese parte mio nonno, magari credi che voglia seguire le orme di chi andò a cercar la bella morte per riscattare l'onore della patria, eccetera.
    Ti illuminerò superficialmente sul mio caso: ho vissuto tutta la vita che è possibile vivere in Occidente. Non quantitativamente visto che non ho ancora 30 anni, non tutte le esperienze possibili visto che non ho maif atto l'astronauta o il manager, ma la "vita" occidentale ormai la conosco tutta. Laurea in giurisprudenza, futuro da magistrato o avvocato, una scrivania, una pensione, uno stipendio, la vita, la morte, le tasse, eccetera. Non sono io, non è per me. Mi ha stancato anche solo la visione di questo futuro, di questa vita. Sono arrivato al punto in cui per me fare il magistrato a 5000 euro al mese, il manovale a 800, l'avvocato da 5000 euro a causa o il muratore da 800 euro ad "ingaggio" è la stessa identica cosa.
    E forse sono stanco di vivere, non per delusione, ma perché mi sento come se avessi già provato tutto, e come se il resto non m'interessasse, fosse comunque uguale -a parte le differenze superficiali- al mio deja vu. L'unica altra vita che conosco è quella che ho detto, la sola morte che voglio è quella; non importa quando, anche a 35 anni, non m'importa quanto vivrò ma come. Non credo sia depressione, non mi sento depresso; psicopatico, forse, traviato, anormale, ma male non sto, non "voglio" morire semplicemente epr farla finita. Mi sento come fossi arrivato alla fine del ciclo, e mi sento di poter chiamare vita solo... solo quello che per altri è follia, o non so che altro.

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  10. Sulla scrivania, lo stipendio, la pensione, la pensavo come te alla tua età, anche se non mi sfiorava l'idea di fare la mercenaria e nemmeno la rivoluzionaria di professione, ma solo la giornalista o qualunque altra cosa che mi avese portato in giro per il mondo e lontano da una scrivania. Invece poi non ne ho avuto il coraggio e ho utilizzato la mia laurea in legge per entrare in una pubblica amministrazione. Sono schifata e vorrei scappare. In questi giorni ho anche meditato di dare le dimissioni, ma ho sempre speso tutto il mio guadagno, ho le mani bucate e non ce la farei a vivere senza quello stipendio. Mi mancano 8 anni alla pensione, e se non avessi terrore della vecchiaia vorrei che passassero in un baleno per essere finalmente una persona libera.

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